Tra sensualità e spiritualità
Il 2 Luglio 1877 nasce, a Calw nello
Shwarwald (Württemberg, Germania), Hermann Hesse, uno degli scrittori più letti
del secolo. Il padre, Johannes, ex missionario e direttore editoriale è un
cittadino tedesco nato in Estonia mentre la madre, Maria Gundert, è nata in
India da padre tedesco e madre svizzero-francese. Da questo singolare impasto
di culture si può forse far rinvenire la successiva attrazione che Hesse
svilupperà per la visione del mondo orientale, la quale avrà la sua massima
espressione nel celeberrimo "Siddartha",
un vero e proprio "cult" per generazioni di adolescenti e no.
Non si può ad ogni modo tralasciare l'annotazione che, a conti
fatti, la famiglia degli Hesse impartì una severa educazione pietistica al
figlio,
tale da provocare non poche reazioni negative nel sensibile
ragazzo. Alcuni esempi di questa insofferenza si possono rinvenire direttamente
per mezzo dell'autore, attraverso gli schizzi autobiografici che ci ha lasciato
e in cui descrive le reazioni negative ai doveri imposti e a qualsiasi
"comando familiare", prescindendone dalla giustezza come dalla
nobiltà delle intenzioni.
Hesse era un bambino oltremodo sensibile e testardo, che creava
ai genitori e agli educatori notevoli difficoltà. Già nel 1881 la madre intuì
che il figlio sarebbe andato incontro a un futuro non ordinario. Nello stile di
pensiero che le era consono informò il marito del proprio timore: "Prega
insieme a me per il piccolo Hermann [...] Il bambino ha una vitalità e una forza
di volontà così decisa e [...] un'intelligenza che sono sorprendenti per i suoi
quattro anni. Che ne sarà di lui? [...] Dio deve impiegare questo senso
orgoglioso, allora ne conseguirà qualcosa di nobile e proficuo, ma
rabbrividisco solo al pensiero per ciò che una falsa e debole educazione
potrebbe fare del piccolo Hermann" (A.G., p. 208).
Un'altra figura di notevole rilievo nella crescita del piccolo
Hermann è quella del nonno materno Hermann Guntert, anche lui missionario in
India fino al 1859, ed erudito poliglotta conoscitore di vari dialetti indiani.
Fra l'altro, aveva scritto una grammatica, un dizionario, e tradotto il Nuovo
Testamento nella lingua malajala. L'accesso alla ricca biblioteca del
nonno,insomma, sarà essenziale per la formazione extrascolastica di Hesse,
soprattutto nel periodo delle crisi giovanile, anch'esse ben documentate dagli
scritti pervenuti, nonché leggibili in controluce nelle gesta e nei moti
dell'animo che costituiscono i personaggi dei suoi romanzi.
Malgrado le migliori intenzioni, dunque, i metodi pedagogici dei
genitori non ottennero di "addomesticare" il bambino così poco
docile, pur tentando, conformemente ai principi del pietismo, di frenare già
nei primi anni quell'ostinazione ribelle che gli era propria. Così Johannes
Hesse decise, trovandosi con la famiglia a Basilea e non avendo altra
soluzione, di lasciar educare il bambino irrequieto al di fuori della famiglia.
Nel 1888 entra nel ginnasio di Calw, che frequenta controvoglia pur risultando
fra i primi della classe. Nel frattempo prende lezioni private di violino,
ripetizioni di latino e greco dal padre e si sottopone, da febbraio fino a
luglio del 1890, sotto la guida del rettore Bauer (uno fra i pochi insegnanti
che Hesse stimava) a un programma di studio finalizzato al superamento
dell'esame regionale. Il suo futuro appariva predeterminato. Avrebbe percorso
una strada comune a molti figli di pastori in Svevia: attraverso l'esame
regionale in seminario, quindi alla facoltà teologica-evangelica di Tubinga. Le
cose tuttavia dovevano andare altrimenti. Supera senza difficoltà l'esame a
Stoccarda e accede nel settembre del 1891 al seminario di Maulbronn.
Era un istituto di formazione in cui convivevano cultura
medievale cistercense, cultura classica e pietismo. Tuttavia, sei mesi più
tardi, senza apparente ragione, il ragazzo fugge dall'istituto. Viene ritrovato
il giorno successivo e riportato al seminario. I suoi insegnanti lo trattano
con comprensione ma
lo sottopongono a otto ore di carcere "per aver lasciato senza
autorizzazione l'istituto". Hesse, però, comincia a soffrire di gravi
stati depressivi, tali da indurre gli insegnanti a caldeggiare un suo ritorno a
casa. I genitori non trovano di meglio che inviarlo per una "cura",
al pastore Christoph Blumhardt. La conseguenza è un tentativo di suicidio, che
sarebbe riuscito se il revolver non si fosse inceppato. Hermann viene quindi
ricoverato nella clinica per malati di nervi, un luogo di fatto simile ad un
manicomio, a Stetten.
Questo intrecciarsi di motivi esistenziali diversi getta
notevole luce sulla sua attività narrativa. La vita e l'opera di Hermann Hesse,
infatti, sono percorse interamente dal contrasto fra tradizione familiare,
personalità e coscienza individuale e realtà esterna. Il fatto che lo scrittore
sia riuscito, nonostante i ripetuti conflitti interiori e in contrasto con le
decisioni familiari, ad assecondare la propria volontà, non può essere spiegato
soltanto con la caparbietà e la forte consapevolezza della propria missione.
Fortunatamente i genitori gli concedono, dopo le sue insistenti
preghiere, di ritornare a Calw, dove frequenterà dal novembre 1892 sino
all'ottobre 1893 il ginnasio Canstatter. Non porterà a termine comunque
l'intero ciclo di studi ginnasiali. All'esperienza scolastica seguirà un
brevissimo apprendistato come libraio a Esslingen: dopo appena quattro giorni
Hermann abbandona la libreria; viene ritrovato dal padre in giro per le
strade di Stoccarda, quindi spedito in cura dal dottor Zeller a Winnenthal. Qui
trascorre alcuni mesi dedicandosi al giardinaggio, finché ottiene il permesso
di tornare in famiglia.
Hermann è costretto a seguire un apprendistato presso l'officina
di orologi da campanile di Heinrich Perrot a Calw. In questo periodo progetta
di fuggire in Brasile. Un anno dopo abbandona l'officina e incomincia
nell'ottobre 1895 un apprendistato come libraio presso Heckenhauer a Tubinga,
che durerà tre anni. Non mancheranno tuttavia in futuro crisi interiori ed
esteriori, di natura esistenziale o provocate dal lavoro, così come falliranno
anche i suoi tentativi di adeguarsi a un'esistenza dall'aspetto
"borghese" o di condurre semplicemente un'esistenza normale. Gli
eventi di quel periodo, che già appartiene alla storia, riportano Hesse da
Tubinga per alcuni anni a Basilea (sempre come libraio si occuperà anche di
libri d'antiquariato), quindi appena sposato (già libero scrittore) sulle rive
del lago di Costanza a Gaienhofen, fino a che, al ritorno da un viaggio in
India, si trasferirà definitivamente in Svizzera, prima a Berna, poi nel Canton
Ticino.
Nel 1924 ottiene nuovamente la cittadinanza svizzera che aveva
perduto per sostenere l'esame regionale nel Württemberg. Divorzia sia dalla prima
che dalla seconda moglie, entrambe svizzere. Dal primo matrimonio con Maria
Bernoulli (1869-1963) nasceranno tre figli: Bruno (1905), Heiner (1909) e
Martin (1911). Il secondo matrimonio con Ruth Wenger (1897), di lui più giovane
di vent'anni, dura solo alcuni anni. Soltanto la sua terza moglie, Ninon
Ausländer (1895-1965), divorziata Dolbin, una storica dell'arte, austriaca e di
origine ebraica, rimase vicina al poeta sino alla fine.
Dopo i primi successi letterari Hesse trovò una schiera di lettori
sempre crescente, innanzitutto nei paesi di lingua tedesca, poi, prima della
Grande guerra, negli altri paesi europei e in Giappone, e dopo l'assegnazione
del Nobel per
la letteratura (1946) in tutto il mondo. Il 9 agosto del 1962 a Montagnola
moriva in seguito a una emorragia cerebrale.
L'opera di Hesse, in qualche modo complementare a quella del suo
grande coetaneo Thomas
Mann, esprime, in una prosa classicamente composta, ma ricca di
accensioni liriche, una vasta, articolata dialettica tra sensualità e
spiritualità, ragione e sentimento. Il suo interesse per le componenti
irrazionalistiche del pensiero e per certe forme del misticismo orientale
anticipa, sotto vari aspetti, gli atteggiamenti delle ultime avanguardie
statunitensi ed europee e spiega la nuova fortuna che i suoi libri hanno
trovato presso le giovani generazioni successive.
Una selezione delle
opere di Hermann Hesse
Il lupo della steppa - Il viandante – Poesie - Sull'amore - Dall'India -Peter
Camenzind - Leggende e fiabe – Demian – Knulp - Il giuoco delle perle di vetro – Siddharta
- False vocazioni - L'ultima estate di Klingsor - Narciso e Boccadoro
https://biografieonline.it/biografia-hermann-hesse
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