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domenica 16 febbraio 2020

Speciale: Cosa si mangia a Carnevale? ...☺♥


In epoca romana si chiamavano frictilia, oggi chiacchiere, cicerchiata, struffoli, castagnole, frittelle e così via. Parliamo dei dolci tipici della tradizione carnevalesca che hanno come caratteristica comune il fatto di essere fritti.
Durante il periodo dei saturnali romani era usanza riversarsi per le strade e darsi ai piaceri del cibo. Per questo motivo si friggevano pastelle di vario genere dagli ingredienti poveri, che mettevano tutti d’accordo. Oggi, a seconda delle regioni d’Italia, i dolci tipici del Carnevale prendono nomi diversi ma mettono sempre tutti d’accordo. Di seguito sono riportati quelli più diffusi e conosciuti.
La cicerchiata è tipica delle regioni del centro Italia (Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo). Il nome deriva dalla parola cece dato il suo aspetto che tra l’altro richiama anche quello degli struffoli napoletani.
Le chiacchiere (cenci, bugie, frappe ecc.) si fanno un po’ in tutta Italia ma prendono nomi diversi a seconda delle regioni. Gli ingredienti principali sono sempre: uova, farina, zucchero a velo, olio di semi.
Tipici della tradizione napoletana e diffusi anche nel centro Italia, sono gli struffoli. Quelli napoletani somigliano molto alla cicerchiata anche negli ingredienti (miele, uova, farina, zucchero, anice) mentre, quelli diffusi in Italia centrale, sono più simili a delle grandi frittelle ricoperte di miele.
In Friuli si festeggia con le castagnole, piccole frittelle molto morbide che tuttavia si trovano anche nel resto del nostro Paese con nomi diversi e talvolta ripiene di crema.
Le graffe o Krapfen sono ciambelle di origine austriaca. Possono essere farcite con dello zucchero o con della confettura. Gli ingredienti principali sono: farina, uova, patate, zucchero, lievito.
Qui di seguito alcune di queste gustosissime ricette:

Qualcosa di salato:

Zuppa Frantoiana (CARNEVALE DI VIAREGGIO)

Da non perdere anche le ricette della cucina rurale legata alla tradizione delle campagne della Versilia di cui fa parte la zuppa alla frantoiana, un piatto che testimonia l'importanza della forte cultura dell'olio in Versilia.

Ingredienti
1 kg fagioli secchi, 80 gr pancetta arrotolata 2 fette alte, 2 porri medi, 250 gr zucca, 3 patate, 2 cavoli,  bianchi medi80 gr prezzemolo, 3 mazzi cavolo nero, 3 zucchine,2 mazzetti basilico, 2 mazzetti pepolino, 2 carote, 4 coste di sedano, 1 cipolla rossa grossa, 2 spicchi aglio, 1 peperoncino, 3 bicchieri olio extra vergine di oliva, 6/7 fette di pane raffermo, q.b. sale e pepe, q.b. erbette a piacere: borragine, erba cipollina, ecc.

Mettere tutte le verdure e le erbe aromatiche, tagliate grossolanamente, in un tegame. Aggiungere l’olio e una volta appassite le verdure aggiungere il passato dei 3/4 dei fagioli cotti in precedenza. L’altro quarto aggiungerlo senza passarlo.
Colmare poi con l’acqua a seconda della densità che si vuol dare alla zuppa. Portare a cottura le verdure e versare poi la zuppa in una terrina sul pane possibilmente posato e ridotto in grossi dadi. Attendere che il pane si ammorbidisca assorbendo il brodo ottenuto e servire i piatti ben caldi, aggiungendo, per completare il piatto, un filo di olio extra vergine di oliva.
Olio consigliato Utilizzare un olio mediamente fruttato, evitandone uno troppo saporito che potrebbe creare contrasto con le verdure.
Vino suggerito Un piacevole bianco Colline Lucchesi o Montecarlo purché mediamente strutturato e affinato in legno per almeno 12 mesi. E buon appetito!

La Cicerchiata del centro e sud Italia

Con il nome di Cicerchiata viene indicato un dolce tipico comune in diverse zone del centro e sud Italia e solitamente preparato in occasione del Carnevale. A base di farina, uova, zucchero e burro, si presenta come un mucchietto più o meno imponente di palline di circa un centimetro di diametro fritte e cosparse di miele. Per la sua lunga storia e a causa della sua diffusione, molte sono naturalmente le varianti di questa semplice ricetta, che vedono l’aggiunta o la sottrazione di ingredienti. Benché diffuso anche in Umbria e a Roma, in alcune regioni esso è un vero e proprio patrimonio culturale e in Abruzzo, Marche e Molise è riconosciuto come prodotto PAT (Prodotto Agroalimentare Tipico). Anche la Campania non è estranea a questa diffusione: i suoi famosi struffoli, infatti, sono molto simili alla Cicerchiata ma preparati durante le festività natalizie.

Ingredienti: 2 uova, 2 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di olio evo, 200 g di farina tipo 00, olio per friggere, 10-12 cucchiai di miele, codette dolorate, qualche mandorla pelata
1- Mescolare uova, zucchero in un composto spumoso a cui vengono aggiunti la farina e il burro.
2- L’impasto così ottenuto viene diviso in piccoli rotoli che andranno tagliati a piccoli pezzi.
3- Modellano questi pezzi si ottengono delle piccole palline di circa un cm di diametro.
4- Dopo aver fritto queste palline in olio caldo e averle lasciate ad asciugare è il momento di mischiarle in un pentolino al miele che avete fatto sciogliere per qualche minuto.
5- Le ultime fasi consistono nel modellare il tutto secondo la forma di una ciambella, decorare con le codette colorate, le mandorle perlate, lasciar raffreddare e gustare.

Le famose Chiacchere del Carnevale
8-10 persone

Ingredienti:

gr 500 di farina, gr 100 di zucchero, gr 100 di burro, 3 uova, 2 cucchiai di zucchero a velo, una bustina di vanillina, vino bianco secco o Marsala, olio.

Mescolare la farina, lo zucchero e la vanillina e disponete il tutto a fontana, su una spianatoia. Rompetevi al centro le uova, unite il burro a pezzetti e 3 cucchiai di vino. Impastate bene gli ingredienti e se l’impasto dovesse risultare troppo consistente, aggiungete ancora un po’ di vino o di Marsala. A questo punto stendete la pasta in una sfoglia sottile e ricavate da essa con una rotellina dentata, tanti pezzi di pasta di circa 8cm per 12. Fate 3 tagli nel mezzo nel senso della lunghezza e lasciando unite le estremità, intrecciate in modo irregolare. Ponete sul fuoco una padella con abbondante olio e friggetevi le chiacchere, lasciandole dorare da tutte le parti. Scolatele e adagiatele su un foglio di carta assorbente. Spolverizzate con abbondante zucchero a velo.

Sfrappole del Carnevale di Cento

Tipiche del periodo di Carnevale, ecco le sfrappole bolognesi, la ricetta delle chiacchiere emiliane. Ogni massaia sotto l’ombra delle due torri prepara da sempre una buona quantità di sfrappole da offrire a tutti proprio in questo periodo. In città ci sono anche tantissime pasticcerie che vendono le proprie produzioni artigianali, ma io penso che la genuinità di un prodotto fatto in casa sia sempre da preferire. Eccovi quindi una ricetta esclusiva delle sfrappole bolognesi confidatami proprio da una ‘sdaura’ di Bologna.

Ingredienti:

50 gr di farina, 2 uova,10 gr di burro, Olio o strutto per friggere, 20 gr di zucchero semolato, 2 cucchiai di liquore, all'anice o rum, Sale, 2 cucchiai di zucchero a velo vanigliato
Setaccia la farina su un piano di lavoro pulito, fai una buca, aggiungi lo zucchero, un pizzico di sale e il burro. Unisci anche il liquore scelto e comincia a impastare gli ingredienti fino ad ottenere un composto piuttosto morbido che tirerai in una sfoglia sottile con l’aiuto di un matterello. Ritaglia l’impasto in strisce lunghe e strette, come fossero dei nastri e ponile a friggere in olio bollente o strutto, (prediligete l'olio di semi allo strutto). Recupera le sfrappole con una ramina forata e mettile a sgocciolare su un pezzo di carta da cucina prima di spolverarle con lo zucchero a velo vanigliato.
I Cenci di Carnevale (CARNEVALE DI VIAREGGIO)

Ingredienti:

300 g di farina, 2 uova, 110 g di zucchero, scorza grattugiata di limone, qualche cucchiaio di marsala, 40 g di burro, 1 pizzico di sale, 2 cucchiaini di lievito, olio per friggere

Setacciate la farina sulla spianatoia, fate la fontana e aggiungete le uova, lo zucchero, la scorza grattugiata del limone, il burro fuso, il sale, il lievito (sciolto in qualche cucchiaio di latte) ed il marsala.
Lavorate bene gli ingredienti, fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, che farete riposare 15 minuti.
Con il matterello, tirate una sfoglia sottile, tagliatela a rettangoli o triangoli con la rotella dentata. Friggete i cenci ottenuti in abbondate olio bollente, quando saranno dorati, sgocciolateli e metteteli ad asciugare su carta assorbente. Spolverizzate con zucchero a velo. Deliziosi!
Buona domenica e felice Carnevale!

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