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sabato 29 febbraio 2020

Lo Sapevate Che: 29 febbraio: curiosità sull'anno bisestile


Cosa significa l'anno bisestile? Da dove nasce? È di buono o cattivo auspicio? Chi nasce in questo giorno quando festeggia il compleanno? Perché esiste e perché ogni 4 anni? Ecco tutto quello che c'è da sapere sul 29 febbraio e sugli anni bisestili
Perché c'è l'anno bisestile?
È un anno che ha un giorno in più, il 29 febbraio. Quel giorno 'in più' serve per pareggiare uno slittamento astronomico. Per girare intorno al sole, la terra impiega 365,2422 giorni. Ogni anno sono circa 6 ore in più. Queste eccedenze vengono sommate e consumate in quel giorno 'in più', proprio per riallineare il nostro calendario al sistema solare.
La regola per calcolarlo
Sono anni bisestili quelli divisibili per 4. Ma non basta. Se finiscono per '00' (cioè gli anni secolari) devono anche essere divisibili per 400. Per esempio, 1900, pur essendo divisibile per 4, non è un anno bisestile. Mentre gli anni come 1600, 2000 sono anni bisestili. Questi calcoli servono a sincronizzare il nostro calendario con la durata annuale effettiva del viaggio della terra attorno al sole.
Si trova in tutti i calendari del mondo?
Questi calcoli sono stati introdotti per la prima volta nel 1582 da papa Gregorio XIII. Si trattava di correggere gli errori introdotti dal calendario giuliano, meno accurato. A un certo punto, per decreto papale, per passare da un sistema all'altro, si saltarono alcuni giorni del calendario, dal 4 ottobre si passò direttamente al 15. Nel resto del mondo, il moderno calendario iraniano ha otto giorni bisestili, inseriti in un ciclo di 33 anni. Il calendario nazionale indiano e quello del Bangladesh presentano degli anni bisestili: il giorno 'in più' viene aggiunto in prossimità del 29 febbraio del calendario gregoriano. Il nome “bisestile” ci arriva dal calendario giuliano: il giorno in più ogni 4 anni cadeva dopo il 24 febbraio. Siccome quest'ultima data, in latino, era 'sexto die ante Calendas Martias', il giorno aggiunto successivamente diventò il 'bis sexto die', da cui deriva 'bisestile'.
Chi nasce il 29 febbraio, quando festeggia?
Sceglie lui. Qualcuno festeggia il 28 febbraio, qualcuno il primo marzo. Non c'è una regola fissa. La probabilità di nascere il 29 febbraio è di una su 1.461. In quattro anni ci sono 1.460 giorni, aggiungiamo quello dell'anno bisestile, si arriva così a 1.461. Nei paesi anglofono i bambini nati in quel giorno si chiamano "leapers" o "leaplings", il 29 febbraio viene chiamato infatti leap-day, giorno 'del salto'.
Il santo del 29 febbraio
Il 29 febbraio si festeggiano: Sant'Augusto Chapdelaine, Sant'Ilaro papa, Sant'Osvaldo di Worcester (vescovo), Beata Antonia di Firenze (badessa). Precisazione: non si creda che i santi che si venerano il 29 febbraio vengano ricordati solo ogni quattro anni. Negli altri anni, essi vengono aggregati ai santi del giorno prima.
Chi è nato in quel giorno?
Personaggi celebri: Gioacchino Rossini e papa Paolo III. Vip dei nostri giorni: l'attrice Antonella Ponziani, la starlette Sylvie Lubamba, la giornalista Rai Elisabetta Caporale, il life coach statunitense Anthony Robbins, motivatore di tanti leader (l'ultimo, Donald Trump). Secondo un'interpretazione, finirebbe gli anni anche un personaggio bizzarro: Leprotto Bisestile, inseparabile amico del Cappellaio Matto, con cui beve tè e festeggia non-compleanni, nell'edizione disneyana di 'Alice nel paese delle meraviglie',
Il club che li unisce
Due i club che chiamano a raccolta, ogni 4 anni, tutti i nati del 29 febbraio. Uno è nato 20 anni fa: il 'Club mundial de los bisiestos' si dà appuntamento nella città basca di San Sebastian, per una grande festa. Nel 2012, si presentarono in 500. Negli Usa, c'è invece il ‘The Honor society of Leap Year Day Babies', club virtuale, ma totalmente gratuito, che mette in contatto le storie di 10mila persone. Festeggiano in casa invece i Keogh, una famiglia con tre generazioni - dal nonno Peter Antonhy al figlio Peter Eric e la nipote Bethany Wealth – tutte nate in quel giorno.
Perché si dice anno bisesto, anno funesto?
Probabilmente ci arriva dai Romani, visto che il periodo dell'anno che coincide con febbraio era considerato tetro, anche perché dedicato ai riti funebri. Analizzando alcune statistiche... non si può che confermare la vulgata popolare. 1908: terremoto di Messina; 1968: quello del Belice; 1976: Friuli. Nel 2004, capitò lo tsunami nell'Oceano Indiano. Sono, questi, tutti anni bisestili! Una coincidenza?
Cosa fare e cosa non fare in quel giorno
Secondo una vecchia leggenda irlandese, in quel giorno le ragazze potevano chiedere al fidanzato di sposarle. In alcuni luoghi è chiamato anche “Bachelor day”, ovvero, “il giorno degli scapoli”: un uomo paga pegno, se rifiuta una proposta di matrimonio da una donna. In certi paesi europei, l’uomo è obbligato a comprarle addirittura 12 paia di guanti. Servono a nascondere le mani, per evitare l’imbarazzo di non avere un anello di fidanzamento al dito.
Un 29 da social
Siccome il 29 febbraio comunque è un giorno in più sul calendario, sui social impazza la condivisione di storie e pensieri sotto l’ashtag #24more: una occasione per riflettere se le nostre aspettative, i nostri desideri coincidono con le nostre attività; #ungiornoinpiù è invece la campagna contro la violenza di genere, sempre in quella data. – https://www.donnamoderna.com/news/societa/29-febbraio-anno-bisestile-curiosita

Lo Sapevate Che: Gioachino Rossini, massimo genio della lirica di tutti i tempi!


Crescendo
Compositore grande, grandissimo, addirittura immenso e che è tutto nostro. Un artista dal carattere peculiare che ha saputo imporre al suo tempo il nome dell'Italia in tutto il mondo civilizzato e che ancora oggi è sinonimo di italianità: il suo nome rappresenta una delle ragioni per essere fieri di appartenere al Bel Paese.
Gioacchino Rossini nasce a Pesaro il 29 febbraio 1792, figlio di un suonatore d'orchestra e di una cantante d'opera attivi nei teatri di provincia italiani. Di talento musicale precocissimo, è allievo del Mattei al Conservatorio di Bologna dove studia in particolare le opere di Cimarosa, Haydn e Mozart.
A vent'anni già scrive "opere buffe" e "opere serie" per vari teatri italiani, mostrando sorprendente freschezza e vitalità.
A quel tempo la suddivisione fra questi due generi era molto rigida: l'Opera seria cosiste sempre in tre atti (con molte arie) che escludono le scene allegre e divertenti mentre, com'è intuibile, l'Opera buffa è in buona sostanza una commedia musicale spesso basata sulla "Commedia dell'arte".
Inoltre l'Opera seria si distingue anche per avere uno schema fisso della situazione e dei ruoli dal fatto di essere contrassegnata dal "lieto fine", cioè dalla conciliazione dei contrasti e delle contraddizioni alla fine dell'opera. Rossini nella sua carriera contribuirà grandemente a sovvertire molti di questi luoghi comuni operistici.
Dopo il successo di "Tancredi" e de "L'italiana in Algeri" comincia un'ascesa inarrestabile. Diviene popolarissimo grazie all'irresistibile vivacità dei suoi ritmi, alla bellezza delle melodie e all'irrefrenabile vena e vigore teatrale che circolano nelle sue composizioni.
Dal 1816 al 1822 Barbaja, potente e accorto impresario del Teatro San Carlo di Napoli, lo scrittura per infondere nuovo vigore al mondo operistico napoletano in declino. Disponendo di un teatro tutto suo, di una buona orchestra e di grandi cantanti, Rossini matura come drammaturgo e amplia i propri mezzi musicali che culminano con l'opera "Semiramide", l'ultima del suo periodo italiano. A Napoli Rossini pone le basi della sua fortuna finanziaria e sposa il contralto Isabella Colbran, spagnola, che con il suo grande talento vocale, contribuisce al successo delle sue opere.
Tra le sue più celebri opere ricordiamo anche: La gazza ladra, La Cenerentola, Il barbiere di Siviglia.
Dopo un soggiorno a Vienna e Londra, dove vengono allestiti due festival delle sue opere, nel 1824 Rossini si reca a Parigi come direttore del Théâtre Italien. Qui fa rappresentare le sue opere migliori revisionandole per adattarle ai gusti della società parigina, poi con il "William Tell" (Guglielmo Tell) affronta un nuovo soggetto romantico: con questa opera riesce a fondere gli elementi dello stile italiano e francese aprendo la strada al "grand-opera", tipo di spettacolo dal soggetto storico, ricco di effetti scenici, balletti e masse corali.
Ormai al culmine della celebrità internazionale Rossini chiude tuttavia la sua attività operistica, forse per motivi di salute o forse per stanchezza creativa, dopo anni di intensa attività compositiva, ma anche per la raggiunta sicurezza finanziaria. Resta ancora a Parigi curando i propri affari, seguendo gli allestimenti dei compositori contemporanei e concedendosi numerosi viaggi.
Nel 1836 fa ritorno a Bologna in uno stato di grande abbattimento fisico e psichico poi si sposta a Firenze. Rientrato a Parigi nel 1855 riprende a comporre brevi pezzi da camera.
Muore a Passy il 13 novembre 1868.
Vent'anni dopo la sua salma viene traslata nella chiesa di Santa Croce a Firenze, accanto a quella degli altri grandi Italiani.
Molti sono i meriti e le strade aperte da questo eccezionale compositore italiano. Ha saputo rendere brillante e imprevedibile l'orchestra, ravvivando i colori strumentali e accentuando le dinamiche con il celebre uso del crescendo (poi denominato appunto "crescendo rossiniano"), e del concertato finale. Rossini ha inoltre regolato il cosiddetto "bel canto", sino ad allora lasciato al gusto degli interpreti, e imposto alle voci un inedito virtuosismo. L'espressione musicale acquista così un effetto fortemente teatrale, dall'impatto quasi fisico, che è storicamente unico e innovativo. https://biografieonline.it/biografia-gioachino-rossini

Speciale: Menù dell’anno bisesto 2020!



Infatti la storia dell’anno bisestile, anche detto bisesto, risale ai tempi dell’antica Roma, dunque ha una tradizione solida che dura da moltissimo tempo. L’anno bisestile non è altro che un anno di 366 giorni anziché di 365. Questo avviene ogni quattro anni, perché un anno dura esattamente 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi.


Strudel di Verdure con Riso
Per 6 persone

Ingredienti:

Per la pasta dello strudel: 300 gr di farina, 3 cucchiai d’olio, 2 uova, sale.

Per il ripieno: 350 gr di cipolle, 300 gr di zucchine, 200 di riso da risotti, 2 carote, 1 cima di broccolo, 150 gr di fontina, 1 bustina di zafferano, alloro, chiodi di garofano, burro, brodo vegetale, olio, sale.

Impastare la farina con l’olio, le uova, un pizzico di sale e 100 gr di acqua. Lavorare a lungo. Far riposare la pasta, coperta con un canovaccio, al caldo. Affettare le cipolle, farle soffriggere in una padella con 2 cucchiai d’olio, unire le zucchine a rondelle, le carote a fettine sottili. Salare e lasciare raffreddare.
Soffriggere il riso con 2 cucchiai d’olio, una foglia d’alloro, 3 chiodi di garofano. Salare, unire 400 gr di brodo vegetale, lo zafferano sciolto in poco brodo, e far cuocere senza mescolare per 12 minuti. Fare raffreddare.
Stendere la pasta in una sfoglia sottile, allargarla su un canovaccio, cospargerla con il riso freddo, le verdure, la fontina a dadini o a fettine sottilissime e avvolgere tutto nella pasta. Arrotolare lo strudel, sistemarlo su una placca coperta da carta da forno, spennellandolo di burro fuso. Farlo cuocere in forno preriscaldato a 200° per 45 minuti.


Crumble con Finocchi e formaggio di Capra
Per 4 persone

Ingredienti:

2 finocchi, 150gr di formaggio fresco di capra, olio, sale. Per la copertura: 70 gr di farina, 70 gr di pangrattato,70 gr di burro, un pizzico di sale, un pizzico di semi di finocchio frullati.

Pulire e lavare i finocchi, eliminare le foglie più dure. Tagliarli a fettine sottili e farli dorare in una pirofila con 3 cucchiai d’olio, in forno preriscaldato a 190° per 15 minuti. Togliere dal forno, salarli e spargervi sopra, sbriciolandolo, il formaggio fresco. Preparare la copertura: in una terrina mettere la farina con il pangrattato, 70 gr di burro ammorbidito a dadini, un pizzico di sale e i semi di finocchio.
Lavorare gli ingredienti con la punta delle dita per ottenere una pasta granulosa. Versare la preparazione sopra i finocchi e mettere in forno preriscaldato a 200° per 30 minuti. Qualora la preparazione colorisse troppo, coprirla con carta argentata e abbassare il calore del forno a 190°.


Meringata al Limone
Per 6 persone

Ingredienti:

1 confezione di pasta brisée, 3 uova, 1 cucchiaio di maizena, 3 limoni naturali, 140 gr di zucchero semolato, 70 gr di burro. Per la meringa: 2 albumi, 2 cucchiai di zucchero semolato. Farina per il piano di lavoro.

Su di un piano di lavoro stendere con il mattarello la pasta brisée e foderare una tortiera di 25 cm di diametro. Forare il fondo della pasta con i rebbi di una forchetta, coprire il fondo con un foglio di alluminio e fagioli secchi in superficie. Fare cuocere in forno preriscaldato a 180° per 25 minuti.
Sfornarla e lasciarla raffreddare, togliendo carta e fagioli. Lavare e spremere i limoni. In un casseruolina fondere a fuoco dolce il burro. In una scodella battere con la frusta le uova con lo zucchero e la maizena. Versare il composto sul burro intiepidito e mescolare energicamente, aggiungendo anche 1 dl del succo dei limoni e mescolare nuovamente. Mettere la casseruolina sul fuoco medio e, sempre mescolando, far cuocere la crema sin che sarà addensata.
Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare.
Montare gli album a neve fermissima con lo zucchero e due gocce di succo di limone. Versare la crema di uova nella pasta brisée e ricoprire con la meringa di albumi. Passare la torta sotto il grill caldissimo per pochi istanti e servire.

venerdì 28 febbraio 2020

Lo Sapevate Che: Come e quando è stato scoperto il Dna?


Nel 1953 James Watson e Francis Crick scoprirono la struttura del Dna (acido desossiribonucleico) e il suo meccanismo di replicazione. Ma questo evento è solo la tappa più clamorosa di una lunga...


Nel 1953 James Watson e Francis Crick scoprirono la struttura del Dna (acido desossiribonucleico) e il suo meccanismo di replicazione. Ma questo evento è solo la tappa più clamorosa di una lunga serie di scoperte senza le quali i due scienziati non avrebbero mai potuto intraprendere gli studi per i quali, nel 1962, vinsero il premio Nobel. Inizialmente la molecola del Dna era stata osservata all’interno della cellula, ma non se ne conosceva la struttura.

Una forma originale. Nel 1944, a conclusione di una serie di studi sul Dna di alcuni microrganismi, gli studiosi giunsero definitivamente alla conclusione che il Dna è la molecola che trasmette l’informazione genetica da un organismo all’altro. Il merito di Watson e Crick fu quello di scoprire la struttura “a doppia elica” del Dna: due lunghi filamenti di molecole, i nucleotidi, avvolti a spirale. Ci vollero comunque ancora anni di lavoro per interpretare il codice genetico, cioè per capire come dalla semplice alternanza di quattro molecole base l’organismo decodifichi le informazioni per sintetizzare tutte le proteine necessarie.

Il lavoro continua. Oggi le nostre conoscenze sulla struttura del Dna umano sono aumentate, ma non sono ancora complete. Gli scienziati studiano la posizione e le funzioni delle singole unità operative del Dna, i geni (responsabili della trasmissione dei caratteri ereditari). Le implicazioni di questi studi non sono puramente teoriche: grazie alla biologia molecolare, per esempio, si è potuta capire l’origine di alcune malattie e si stanno mettendo a punto nuove strategie per sconfiggerle.

Lo Sapevate Che; Michel de Montaigne


Di lui Nietzsche dirà: "Che un tale uomo abbia scritto, ha accresciuto il nostro piacere di vivere su questa terra".
Alla luce dello scetticismo
Viaggiatore e moralista antesignano del "filosofo ideale" degli illuministi, Michel de Montaigne nacque il 28 febbraio 1533 nel castello di Montaigne nel Périgord in Francia. Educato dal padre in modo del tutto libero ed esente da inutili costrizioni, imparò il latino come lingua materna da un precettore che non conosceva il francese. Studiò diritto e divenne consigliere nel parlamento di Bordeaux (1557).
Il suo primo lavoro letterario fu la traduzione di un'opera del teologo catalano Raimondo di Sabunda (morto a Tolosa nel 1436), ossia il celebre "Libro delle creature o Teologia naturale", un testo di apologetica che cercava di dimostrare, più che con l'appoggio dei testi sacri o dei canonici dottori della chiesa, la verità della fede cattolica mediante lo studio delle creature e dell'uomo. Nel 1571 si ritirò nel suo castello per dedicarsi agli studi. I primi frutti del suo lavoro, raccolti tuttora nella sterminata raccolta di saggi, sono semplici collezioni di fatti o di sentenze, desunte da scrittori diversi antichi e moderni, nelle quali non ancora compare la personalità dell'autore.
Ma in seguito questa stessa personalità comincia ad essere il vero centro della meditazione di Montaigne, la quale assume il carattere di una, per unare una sua espressione, "dipintura dell'io". Nel 1580 egli pubblicò i primi due libri di quelli che divennero i celeberrimi "Saggi", di cui usci una prima edizione in due libri nel 1580. Negli anni successivi continuò a rivedere ed ampliare l'opera fino all'edizione de11588, in tre libri. La morte gli impedì invece di ultimare la revisione di quest'ultima edizione.
Sempre nel '71, invece, Montaigne lasciò la Francia e viaggiò in Svizzera, in Germania e in Italia dove, a Roma, trascorse l'inverno 1580-1581. Nominato sindaco di Bordeaux, ritornò in patria, ma le cure della carica non gli impedirono di attendere allo studio e alla meditazione.
Montaigne attendeva come detto ad una nuova edizione della sua opera con ulteriori arricchimenti, quando morì nel suo castello il 13 settembre 1592.
"La riflessione di Montaigne si colloca in un momento di profondi rivolgimenti nella cultura e nella storia europea, ed egli può dirsi testimone per eccellenza della crisi dei valori e del sistema di conoscenze scientifiche e filosofiche avvertita nell'Europa della seconda metà del Cinquecento: da un lato, la caduta del geocentrismo, la critica ai principi di Aristotele, le innovazioni mediche dimostravano la provvisorietà di ogni acquisizione umana nelle scienze; dall'altro, la scoperta del continente americano imponeva la riflessione su valori morali fino ad allora giudicati eterni e immutabili per tutti gli uomini. Lo sconvolgimento dell'orizzonte culturale convince Montaigne che il cambiamento non è uno stato provvisorio cui possa succedere un assestamento definitivo del mondo umano: la mutevolezza si rivela infatti espressione tipica della condizione umana, impossibilitata a raggiungere verità e certezze definitive; di qui ha origine lo scetticismo montaignano, la critica alla ragione stoica che, fiduciosa nella propria capacità di essere il veicolo della liberazione umana, non si accorge di essere a sua volta determinata da consuetudini, influenze geografiche e storiche" [Enciclopedia Garzanti di Filosofia].
I suoi filosofi preferiti furono Seneca, per il suo stoicismo e la sua razionalità, Catone per il rifiuto alla tirannide, e Plutarco per la sua profondità etica. Fondamentali furono però gli scettici: nota, infatti, è la sua preferenza alla volontà razionale contro le passioni che spingono sovente al fanatismo. - https://biografieonline.it/biografia-michel-de-montaigne

Speciale: Il Pesce nel piatto! ...☺♥


Spaghetti grossi con Pomodorini e Baccalà
Per 4 persone

Ingredienti:

500 gr di spaghetti grossi, 500 gr di baccalà ammollato, 200 gr di pomodorini pachino, ½ cipolla tritata, un pugnetto di capperi dissalati, un cucchiaio di prezzemolo tritato, 2 cucchiai di olive taggiasche, brodo di pesce q.b. (col dado se non si ha tempo di farlo con tutti i gusti per brodo e residui di lische e pelle di pesci. sale), olio evo, sale, pepe.

Lavare e spellare i filetti di pesce tenendo da parte la pelle. Ridurre la polpa a dadini. In un tegame capiente, far appassire la cipolla in 2 cucchiai d’olio, con i capperi e poco brodo di pesce caldo. Unire i dadini di pesce e la pelle tolta. Far cuocere per 10 minuti, mescolare con molta delicatezza. Unire i pomodorini, tagliati a metà. Unire anche le olive tritate grossolanamente. Mescolare e far cuocere ancora per mezzo minuto. Quindi eliminare la pelle del pesce.
Nel mentre Far cuocere la pasta al dente in abbondante acqua salata in ebollizione. Scolarla e aggiungerla nel tegame con sugo preparato. Cospargere col prezzemolo e pepe.


Speciale Zuppa di Mare
Per 4 persone

Ingredienti:

250 gr di cozze, 250 gr di vongole, 200 gr di cannolicchi, 4 seppie, 4 patate, 3 carote, 1 zucchina, 1 costola di sedano, ½ cipolla, foglie di basilico, un ciuffo di prezzemolo, 1lt e ½ mezzo di brodo vegetale, olio, sale e pepe.

Lavate e spazzolatele bene tutti i molluschi, togliete le barbine alle cozze e metteteli tutti a bagno in un grosso recipiente pieno di acqua tiepida, salata, per 2 ore. Lavate le seppie, eliminate le interiora contenute nella sacca e l’inchiostro, gli occhi e il beccuccio che si trova al centro dei ciuffi.
 Sbucciate le patate e raschiate le carote, poi lavatele e tagliatele a dadini. Lavate la zucchina e la costola di sedano, quindi tagliateli tutti a pezzi. Sbucciate e affettate la mezza cipolla.
In una casseruola mettete 6 cucchiai d’olio e unitevi gli ingredienti preparati, 5 foglie di basilico e il ciuffo di prezzemolo. Fate rosolare bene e unitevi il brodo vegetale. Cuocete a fuoco dolce per circa un’ora.
Riunite in una padella cozze, vongole e cannolicchi, ben sciacquati sotto l’acqua corrente, aggiungete un bicchiere d’acqua. Coprite e fate aprire i molluschi a fuoco vivo per 8 minuti.
Sciacquate le seppie e fatele cuocere in una casseruola con acqua bollente salate, per 30 minuti.  Scolatele e tagliatele a listerelle, lasciando interi i ciuffetti.
Eliminate le valve di vongole, cozze e cannolicchi, mettete i molluschi e le seppie nella casseruola con il brodo di verdure, salate e pepate. Servite la zuppa con crostini di pane tostati. Deliziosa!


Nasello grigliato
Per 4 persone

Ingredienti:

4 tranci di nasello di circa 150 gr l’uno, 1 limone, salvia, rosmarino, origano erba cipollina, prezzemolo, olio, sale e pepe.

Spremete il limone e mescolatene 4 cucchiai con 3 cucchiai d’olio, un cucchiaino di sale, un pizzico di pepe, e tute le erbe tritate o secche, un cucchiaino per ognuna. Sistemate i tranci di pesce, lavati, asciugati e puliti da eventuali spine, in un contenitore che li contenga tutti in un solo piano e versateci sopra l’intingolo preparato. Rigirateli più volte e coprite il contenitore, fate marinare per mezz’ora in frigorifero. Sistemate il nasello prelevandolo dalla marinata, in una pirofila e fatelo cuocere in forno preriscaldato a 230° per circa 20 minuti, bagnandolo una volta con la marinata a metà cottura. Servite il pesce direttamente dalla pirofila.

giovedì 27 febbraio 2020

Lo Sapevate Che: Nel 1900 fondato il Partito Laburista


Il Partito Laburista (in ingleseLabour Party; in galleseBlaid Lafur) è un partito politico britannico di centro-sinistra. È un partito storicamente riconducibile al socialismo democratico e alla socialdemocrazia, ma dalla seconda metà degli anni novanta è stato dominato da esponenti facenti capo alle correnti progressistesocioliberali e vicine alla terza via, tra cui Tony Blair, primo ministro dal 1997 al 2007Alastair Campbell e Gordon Brown, primo ministro dal 2007 al 2010.

È uno dei due principali partiti del sistema politico britannico (l'altro è il Partito Conservatore); dal 1997 al 2010 è stato il primo per numero di voti nelle elezioni generali. A livello internazionale aderisce in qualità di membro osservatore all'Internazionale Socialista e fa parte dell'Alleanza Progressista. A livello europeo aderisce al Partito del Socialismo Europeo ed i suoi esponenti siedono nel gruppo dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici.

Dal 12 settembre 2015 presidente e leader del partito è Jeremy Corbyn, veterano della sinistra interna, di stampo socialista, critica nei confronti della deriva centrista e neoliberale del partito.
(..)
Struttura
Il Partito Laburista ha una struttura federale, con organizzazioni autonome per l'Inghilterra, la Scozia (Partito Laburista Scozzese) e il Galles, mentre non è presente in Irlanda del Nord. Il partito non prevede una forma di iscrizione personale dei suoi sostenitori, i quali possono invece aderire alle organizzazioni "affiliate": i partiti laburisti locali, uno per circoscrizione elettorale (constituency Labour parties), i sindacati affiliati al partito, il Partito Parlamentare Laburista (corrispondente ad un gruppo parlamentare, ma rilevante anche per l'organizzazione interna al partito) e le associazioni socialiste, come la Fabian Society. Questi gruppi hanno il diritto di inviare i propri rappresentanti ai congressi annuali del partito, così come le organizzazioni femminile e giovanile; i deputati partecipano al congresso di diritto. Il congresso elegge un Comitato Esecutivo di 26 membri, massimo organo di governo del partito; il sindacato ha diritto a 12 membri.
Il Partito Parlamentare gode comunque nelle sue scelte politiche di un'ampia autonomia rispetto all'organizzazione di base. Inoltre, nel 1987 sono state modificate le regole interne al partito allo scopo di ridurre il peso dei sindacati. Di conseguenza, il leader del partito viene scelto con una votazione in cui un terzo dei voti spetta alle trade unions, un terzo al Partito Parlamentare e un terzo ai constituency Labour parties; i sindacati non hanno più potere nella scelta dei candidati alle elezioni; il peso dei delegati scelti dal sindacato al congresso annuale non può superare il 50%. Inoltre, è stato istituito un Forum Politico Nazionale, i cui membri sono scelti dai ministri (o dai "ministri-ombra" quando il Labour è all'opposizione), i cui rapporti vengono approvati o rigettati dal congresso senza possibilità di presentare emendamenti.
Base elettorale
Il Partito Laburista è stato in passato un tipico "partito operaio", sebbene abbia sempre avuto larghi consensi da parte di esponenti del ceto medio. A partire dagli anni Sessanta ha iniziato a ottenere voti in misura maggiore da parte dei dipendenti pubblici. Negli anni Ottanta, tuttavia, la base elettorale del partito si era molto ridotta rispetto al passato, e limitata alle tradizionali zone operaie del Galles, del Nord dell'Inghilterra e della Scozia. La leadership di Tony Blair ha consentito al Labour di recuperare consensi tra i lavoratori urbani di Londra e di altre città dell'Inghilterra meridionale.
Ancora oggi, sebbene gli operai tendano a iscriversi al partito in misura sensibilmente minore rispetto al passato, il voto operaio al partito laburista è superiore a quello di altre classi sociali[9] Il numero degli iscritti individuali si è ridotto rispetto ai decenni scorsi, e buona parte dei finanziamenti del Labour proviene da quanto versato dai sindacati affiliati, mentre i contributi da parte di donatori ad alto reddito coprono una parte minore delle entrate.

Speciale: Di tutto un po'! ...☺♥


Delizia di Torta di Patate ripiena
Per 6 persone

Preparazione:

1 kg di patate, 180 gr di petto di pollo, 100 gr di prosciutto in una sola fetta, 100 gr di formaggio Asiago, 100 gr di formaggio Montasio, 100 gr di parmigiano grattugiato, 1 uovo, 3 tuorli, un mazzetto di prezzemolo, un rametto di rosmarino, 2 cucchiai di farina, 50 gr di burro, noce moscata, olio, sale.

Lavate le patate con la buccia e mettetele in una pentola con acqua fredda.
Fatele cuocere per 40 minuti circa, dal momento dell’ebollizione.
In un padellino con 2 cucchiai d’olio, fate cuocere il petto di pollo con il rosmarino, salate, coprite e cuocete per 10 minuti.
Scolate le patate, sbucciatele e ancora calde passatele allo schiacciapatate. Riunite la purea in una terrina, aggiungete 60 gr di parmigiano, una presa di sale, la farina, un pizzico di noce moscata e il 40 gr di burro a dadini. Mescolate bene gli ingredienti, poi incorporatevi i tre tuorli.
In uno stampo da forno di circa 16 cm di diametro, imburrato, stendete due terzi del composto di patate sul fondo e sulle pareti, formando uno strato uniforme, spesso un centimetro circa. Tritate grossolanamente petto di pollo, il prosciutto e i formaggi; metteteli in una terrina e lavorateli con un cucchiaio di prezzemolo tritato, un uovo, il parmigiano rimasto e un pizzico di noce moscata grattugiata. Versate il composto nel guscio di patate. Coprite il ripieno con la rimanente purea e rigate la superficie con una forchetta. Cuocete in forno preriscaldato a 200° per circa 40 minuti, finché la superficie sia ben dorata. Servite la torta calda o tiepida. Deliziosa!


Gran Mix di Verdure al forno
Per 4 persone

Ingredienti:

500 gr di patate, 2 carciofi, 1 melanzana, 2 cespi di radicchio di Treviso, 4 cipollotti novelli, 2 pomodori, 1 limone, un cucchiaio di erbe miste (timo, basilico, rosmarino), aceto balsamico, vino bianco, olio, sale e pepe.

Togliete le spine e le foglie più esterne ai carciofi ed il fieno esterno, riduceteli a spicchietti e metteteli a bagno in acqua acidulata con limone. Sbucciate e tagliate a pezzetti le patate. Lavate, tagliate a metà la melanzana e riducetela a fette spesse, senza sbucciarla. Lavate sgocciolate e tagliate i cespi di radicchio a larghe listerelle. Pulite e lavate i cipollotti, tagliateli a rondelle spesse. Trasferite le verdure in una larga pirofila in cui avrete versato 5 cucchiai d’olio, mescolate e distribuitevi sopra 2 pomodori tagliati a spicchi. Profumate col cucchiaio di erbe miste, salate, insaporite con una macinata di pepe e bagnate con qualche goccia di aceto balsamico e un filo d’olio. Coprite la pirofila con carta d’alluminio e mettete in forno preriscaldato a 180° per 15 minuti. Togliete la carta e bagnate le verdure con un bicchiere di vino bianco, coprite ancora e proseguite la cottura per 20 minuti. Eliminate la carta d’alluminio e portate la temperatura del forno a 200°. Cuocete ancora per 8 minuti per far dorare la superficie della preparazione.


Budino con Panna e Nocciole croccanti
Per 6 persone

Ingredienti:

3 uova, 3 dl di latte, 60 gr di nocciole tostate, 120 gr di cioccolato fondente, panna, 130 gr di zucchero, panna da montare per guarnire.

Tritare le nocciole grossolanamente (lasciarne un cucchiaio raso da parte) Per preparare il caramello: in una casseruolina mettere 60 gr di zucchero con un cucchiaino d’acqua e far scaldare fin quando inizia a caramellare. Versarvi le nocciole e mescolare bene tutto il composto velocemente.
Versare il caramello in uno stampo da budino non molto grande, facendo in modo che ricopra tutto il fondo. Scaldare il latte con 1 dl di panna. Battere in una terrina battere le uova con 120 gr di zucchero.
Fare fondere il cioccolato ridotto a pezzi piccoli in un tegamino con due cucchiai del latte. Unire il cioccolato alle uova, mescolando bene. Unire pure latte e panna tiepidi, mescolare accuratamente tutti gli ingredienti.
Versare la preparazione nello stampo col caramello. Posare lo stampo in un contenitore da forno contenente per ¾ acqua calda e fare cuocere in forno a 180° per 30 minuti. Togliere dal forno e lasciare raffreddare nel contenitore dell’acqua.
Toglierlo lo stampo dall’acqua, asciugare bene la parte esterna, coprire con pellicola e tenerlo per 12 ore in frigorifero.
Al momento di servire, rovesciare il budino su un piatto di portata. Coprire la superficie con 100 gr di panna montata zuccherata e il cucchiaio di nocciole trite.