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domenica 9 ottobre 2016

Lo Sapevate Che: Perchè il Movimento 5 Stelle merita un'inchiesta seria...



Al netto di stupidaggini e violenze intollerabili, come le aggressioni del meeting di Palermo, si capisce che molti militanti ed elettori del Movimento 5 Stelle non amino i giornalisti. Per la verità è difficile in assoluto, anche per un giornalista, capire il vuoto di vera informazione che circonda la creatura Grillo. Insomma siamo di fronte a un soggetto magnifico per un giornalista. Un movimento fondato da un comico che diventa in pochi mesi il primo o secondo partito di una grande nazione e governa la capitale grazie a un plebiscito. Poi certo ognuno la può pensare come vuole, detestare Grillo e i grillini, ma c’è poco di più interessante da indagare e raccontare oggi nel panorama politico internazionale, non parliamo di quello nazionale. Personalmente ho detestato la Lega prima e poi ancor di più Berlusconi e non ne ho fatto mistero nei commenti, come tanti altri. Ma questo non mi ha impedito di precipitarmi alle prime riunioni di Pontida e raccontare quello che vedevo, parlare con la gente e provare curiosità e anche una certa fascinazione per la parabola di Umberto Bossi, tipo da bar con una laurea inventata e nessun mestiere alle spalle, ma capace d’inventarsi di sana pianta una nuova mitologia politica, con tanto di dei e riti, e persino una nazione immaginaria, la Padania. Così, quando sono nati i circoli di Forza Italia, che allora negava d’essere un partito, sono corso a Milano in viale Isonzo, dove si facevano i provini televisivi per i candidati, che avevo battezzato “berluscones”, sulla suggestione della Brianza sudamericana di Gadda, profeta di un’antropologia comparsa al centro della scena molti anni più tardi. Il Movimento è ancora più interessante per un cronista. Senza le aziende miliardarie di Berlusconi, senza un radicamento nel territorio come la Lega Nord, senza finanziamenti di Stato o di gruppi di potere, senza un quadro di riferimento ideologico a destra o a sinistra, la creatura di Casaleggio e Grillo è un animale unico e fantastico sulla scena internazionale e nella storia politica d’Italia. D’accordo, ha clamorosamente sbagliato la scelta del sindaco di Roma, una giovane signora inadeguata e prigioniera di un pessimo giro romano. Cose che capitano quando la selezione della classe dirigente è affidata al voto di un condominio su internet. Ma davvero non c’è altro da raccontare? Un movimento che al ballottaggio otterrebbe la fiducia di metà degli italiani non merita un’inchiesta seria, un racconto più onesto dell’affannosa ricerca di pettegolezzi e di prove vere o inventate di teorie preconcette?
Curzio Maltese- Contromano – Il Venerdì di Repubblica – 7 Ottobre 2016 -

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