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mercoledì 15 giugno 2016

Lo Sapevate Che: Lo tsunami chiamato antisistema che si abbatte sui partiti tradizionali...



Sono ormai passati mesi da quando Donald Trump ha smesso di essere uno show miliardario destinato a ravvivare le primarie “nell’attesa del vero candidato repubblicano – come scrivevano gli esperti – per divenire una seria minaccia della nostra storia. Già prima di allora, in un Contromano, avevo provato a segnalare che Trump non sarebbe stato un finto candidato, ma uno con serie possibilità di diventare presidente. Eppure i media continuano a occuparsi di tinture per capelli, storie di sesso aziendale, gaffes geopolitiche e altri dettagli. E’ vero, sì, che Trump vanta la seconda più ridicola pettinatura della scena mondiale, dopo quella dei dittatori nordcoreani, che è una bella combinazione di omofobo e misogino e che mostra una conoscenza di storia e geografia inferiori a quelle di un bravo studente delle medie. E con questo? Anche l’ascesa di Hitler si realizzò fra comprensibili lazzi a proposito di baffetti e gesti isterici, prima di manifestarsi come tragedia epocale. Non possiamo sapere oggi se l’eventuale ingresso alla Casa Bianca di Trump sarà il primo passo verso una Terza guerra mondiale. Quello che si potrebbe indagare è come mai stiano accadendo in Occidente cose impensabili fino a pochi anni fa. Nella piccola e placida Austria si sono contesi la presidenza due outsider estremisti, un verde e un neofascista, mentre i due partiti che governano da ’70 anni hanno raccolto insieme un quinto dei voti. Nella grande America due outsider estremisti, Trump e Sanders, mettono in crisi la secolare alternanza fra repubblicani e democratici tradizionali. La potenza improvvisa di questi fenomeni ricorda la violenza dei mutamenti climatici radicali, le piogge tropicali in Europa o la progressione dei tifoni in America, che paiono anomalie ma sono in realtà il segno del superamento di un punto di non ritorno. A vent’anni dalla globalizzazione, a otto dall’inizio della crisi, imponenti masse di consensi si sono ormai spostate dal sistema all’antisistema, in qualunque modo sia incarnato, a destra o a sinistra. In tutto l’Occidente i tradizionali conservatori o progressisti sopravvivono soltanto grazie ai voti dei pensionati. Fra i giovani e i ceti medi impoveriti sono ormai marginali. Si stanno insomma desertificando, proprio come alcune aree del Pianeta. Se i media vivessero più nella realtà e meno nei palazzi se ne sarebbero accorti. Non sarà questo l’ultimo anno più caldo della politica.
Curzio Maltese – Contromano – Il Venerdì di Repubblica -10 giugno -2016 -

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