Per rimettere in moto
l’economia, per tagliare i tempi della ripresa, per tirar fuori quanti più
soldi possibile in tempo reale, si prova con fracking. Si iniettano acqua rifiuti e gente
varia nel sottosuolo in quantità enormi sperando che alla fine poi esca il
petrolio.
Certo il paesaggio non ne guadagna, ma il turismo non è più
una risorsa a livello del passato. Certo sottoterra si creano dei danni enormi,
ma la natura sopporta perfino la tv e in fondo qualche sprofondamento (le zone
sono già stabilite) non aggrava la situazione. Alcuni studiosi dicono che
questa tecnica rovinerà il territorio per sempre, ma il futuro economico è dei
creazionisti, per cui lo sviluppo non è mai stato un problema. O meglio, il
futuro non è mai stato un problema. O
meglio, il futuro non è mai stato delle persone viventi. Il futuro è delle
rocce.
Massimo Bucchi – Sottovuoto – Il Venerdì di Repubblica – 17
giugno 2016 -
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