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venerdì 24 giugno 2016

Lo Sapevate Che: Ritratto di una generazione che non si fida più...



Aperti, Solidali, cittadini del mondo, ottimisti ma non troppo sul loro futuro. Credono nell’amicizia, nell’amore, puntano sul lavoro. Abbatterebbero ogni muro, pensano all’immigrazione come a un incontro di culture e in caso di conflitto diventerebbero obiettori di coscienza. Potrebbero dirsi felici anche senza Internet e smartphone. Sono convinti che a muovere il mondo siano le banche e lo strapotere del denaro, e in quanto alla politica se ne sono fatti la peggiore idea possibile, e non si fidano. Come non si fidano nemmeno delle organizzazioni religiose, né dei sindacati. E nemmeno di giornali e tv. E’ la fotografia dei Millennials, dei ragazzi tra i 18 e i 34 anni, scattata da un sondaggio monstre che da due mesi raccoglie on line le risposte dei giovani di una trentina di paesi di un’Europa allargata fino alla Turchia e Russia, un progetto senza precedenti al quale hanno aderito dodici paesi europei (per l’Italia “Repubblica” è media partner della Rai). Il sito di “Gemeration what” – questo il titolo dell’indagine che riguarda ogni aspetto della vita (amore, lavoro, sesso, famiglia, politica) e  che durerà sei mesi – ha già registrato cinque milioni di clic, un numero di risposte che non può vantare alcun sondaggio. (..) Cominciamo dalla solidarietà, valore di cui non si può fare a meno secondo 76 italiani su cento (hanno risposto in quasi 40mila), però meno che in Francia (79), Gran Bretagna (82) e Germania (92). Pensano anche che la crisi non sia sufficiente per favorire gli uomini alle donne (95 per cento di no), i connazionali (63, ma i no sono il 75 per cento in Germania) (..). La crisi non è uguale per tutti. E infatti vedono rosa nel loro futuro il 51 per cento dei ragazzi italiani, ma il 61 dei francesi e il 64 dei tedeschi. (..) Conservatori in amore, nel sesso, nella difesa dei valori fondamentali i ragazzi del Duemila si scatenano quando si tratta dei politici. Secondo loro non contano più (91 per cento, ma è il picco più alto dei trenta paesi), a essi riservano scarsissima fiducia ( 63 zero, 32 poca; ma anche qui gli italiani superano tutti gli altri); pensano che alcuni di loro (67) o tutti (29) siano corrotti. E visto che a decidere i nostri destini, affermano, sono banche e finanza ecco rigettata anche l’ipotesi di partecipare alla vita politica (il 60 per cento dice no, il 29 si chiede se ne valga la pena, il 5 non ne vuole più sapere). (..). La Sfiducia Colpisce anche la giustizia (72 per cento, quasi il doppio che in Germania) e, con percentuali impressionanti, anche i media: il 42 per cento dice che potrebbe tranquillamente vivere senza news, il 90 per cento si fida poco o niente di tv e giornali (così anche in Francia e Gran Bretagna, ma meno in Germania: 61). (..). Per una volta abbiamo lasciato parlare i dati. Dai quali emerge che i nostri giovani hanno forse valori più profondi,sì, ma qui i mali d’Europa si presentano aggravati, enfatizzati e molto più netta che altrove è la sfiducia nelle istituzioni, negli strumenti della politica, nella possibilità di una partecipazione attiva. E se domani nascesse un movimento programmaticamente destinato a mandare a casa la classe dirigente? Bè, allora le cose cambiano, vi aderirebbe il 67 per cento dei ragazzi italiani. Meno che in Croazia (73) o in Grecia (70), ma più che in Francia (61) o in Germania (38). Magari bisognerebbe cominciare a rifletterci un po’.
Bruno Manfellotto – Questa settimana – www.lespresso.it - @bmanfellotto – 23 giugno 2016

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