Aperti, Solidali, cittadini del mondo, ottimisti ma non
troppo sul loro futuro. Credono nell’amicizia, nell’amore, puntano sul lavoro.
Abbatterebbero ogni muro, pensano all’immigrazione come a un incontro di
culture e in caso di conflitto diventerebbero obiettori di coscienza.
Potrebbero dirsi felici anche senza Internet e smartphone. Sono convinti che a
muovere il mondo siano le banche e lo strapotere del denaro, e in quanto alla
politica se ne sono fatti la peggiore idea possibile, e non si fidano. Come non
si fidano nemmeno delle organizzazioni religiose, né dei sindacati. E nemmeno
di giornali e tv. E’ la fotografia dei Millennials, dei ragazzi tra i 18 e i 34
anni, scattata da un sondaggio monstre che da due mesi raccoglie on line le
risposte dei giovani di una trentina di paesi di un’Europa allargata fino alla
Turchia e Russia, un progetto senza precedenti al quale hanno aderito dodici
paesi europei (per l’Italia “Repubblica” è media partner della Rai). Il sito di
“Gemeration what” – questo il titolo dell’indagine che riguarda ogni aspetto
della vita (amore, lavoro, sesso, famiglia, politica) e che durerà sei mesi – ha già registrato cinque
milioni di clic, un numero di risposte che non può vantare alcun sondaggio.
(..) Cominciamo dalla solidarietà, valore di cui non si può fare a meno secondo
76 italiani su cento (hanno risposto in quasi 40mila), però meno che in Francia
(79), Gran Bretagna (82) e Germania (92). Pensano anche che la crisi non sia
sufficiente per favorire gli uomini alle donne (95 per cento di no), i
connazionali (63, ma i no sono il 75 per cento in Germania) (..). La crisi non
è uguale per tutti. E infatti vedono rosa nel loro futuro il 51 per cento dei
ragazzi italiani, ma il 61 dei francesi e il 64 dei tedeschi. (..) Conservatori
in amore, nel sesso, nella difesa dei valori fondamentali i ragazzi del Duemila
si scatenano quando si tratta dei politici. Secondo loro non contano più (91
per cento, ma è il picco più alto dei trenta paesi), a essi riservano
scarsissima fiducia ( 63 zero, 32 poca; ma anche qui gli italiani superano
tutti gli altri); pensano che alcuni di loro (67) o tutti (29) siano corrotti.
E visto che a decidere i nostri destini, affermano, sono banche e finanza ecco
rigettata anche l’ipotesi di partecipare alla vita politica (il 60 per cento
dice no, il 29 si chiede se ne valga la pena, il 5 non ne vuole più sapere).
(..). La Sfiducia Colpisce anche la giustizia (72 per cento, quasi il doppio che
in Germania) e, con percentuali impressionanti, anche i media: il 42 per cento
dice che potrebbe tranquillamente vivere senza news, il 90 per cento si fida
poco o niente di tv e giornali (così anche in Francia e Gran Bretagna, ma meno
in Germania: 61). (..). Per una volta abbiamo lasciato parlare i dati. Dai
quali emerge che i nostri giovani hanno forse valori più profondi,sì, ma qui i
mali d’Europa si presentano aggravati, enfatizzati e molto più netta che
altrove è la sfiducia nelle istituzioni, negli strumenti della politica, nella
possibilità di una partecipazione attiva. E se domani nascesse un movimento
programmaticamente destinato a mandare a casa la classe dirigente? Bè, allora
le cose cambiano, vi aderirebbe il 67 per cento dei ragazzi italiani. Meno che
in Croazia (73) o in Grecia (70), ma più che in Francia (61) o in Germania
(38). Magari bisognerebbe cominciare a rifletterci un po’.
Bruno Manfellotto – Questa settimana – www.lespresso.it - @bmanfellotto – 23 giugno
2016
Nessun commento:
Posta un commento