Tra il futuro e il trend. Tra la moda e l’ineluttabile.
Accetteremmo una stampante 3D per costruire un figlio perfetto, ma rimpiangiamo
la macchina da scrivere. La Luna ci ha entusiasmato come una piccola
Disneyland, ma il suo interesse è decaduto quando abbiamo capito che servirà
solo per il weekend dei nostri tris nipoti. Finché le categorie del futuro
ricalcheranno quelle del presente gli entusiasmi rischiano di essere soffocati.
La Natura ha sempre saputo, e le complesse circonvoluzioni del cervello
assomigliano troppo a quelle dell’intestino. Con la scienza ininterrottamente
prodotta e distribuita a manciate dovremo farci spiegare tutto dalle macchine.
Che se avranno imparato bene faranno anche un sacco di soldi. E se avranno
capito il mondo si intuirà dal fatto che avranno imparato a mangiare.
Massimo
Bucchi – Sottovuoto - Il Venerdì di
Repubblica – 12 febbraio 2016 -
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