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giovedì 5 aprile 2012

Leggi Fisiche

Sulla soglia dei novant’anni Margherita Hack si presenta nello studio medico del dottor Garagliu per il rinnovo della patente. Ma il dottore si rifiuta di visitarla. In base alla legge, spiega, il medico deve rilasciare un certificato di idoneità alla guida della durata di due anni, mentre all’età della Hack le condizioni di salute possono peggiorare da un momento all’altro e soltanto un’apposita commissione sanitaria è autorizzata a fornire «tagliandi» più brevi. L’astrofisica punta il telescopio dell’indignazione sul malcapitato e lo disintegra neanche fosse un meteorite, strillando all’abuso incostituzionale.

Questa storia, che spaccherà le famiglie italiane (novantenni motorizzati con la Hack, figli e nipoti - preoccupati per la carrozzeria dell’auto e in maggior misura per quella del novantenne - con il dottore), si presta a due considerazioni. La prima è che la seconda rivoluzione, accanto a quella digitale, per cui la nostra epoca entrerà nei libri di storia è il prolungamento della vita attiva. Per l’anzianissimo di oggi l’auto è sinonimo di indipendenza. Anche se ormai, con la benzina a due euro, per poterla guidare occorra non solo una salute di ferro ma una pensione d’oro. La seconda considerazione, e me ne scuso con la geniale signora, è che le regole non sono di pongo, adattabili a piacere. Alcune saranno magari stupide, però molte hanno una logica. Come quella evocata dal dottore pignolo. Perché il fisico, come lo Stato, ha le sue leggi. E le leggi vanno rispettate, anche dai fisici.
Massimo Gramellini 05-94-12 La Stampa

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