Torna di moda perfino la zappa. Come molte tendenze, anche la riscoperta dell’orto ha tra le sue migliori ragioni la necessità. Coltivarsi da sé frutta e verdura ha diversi vantaggi. Due fra tutti: risparmio sulla spesa; benessere del corpo e dell’anima, perché facciamo esercizio fisico e mangiamo prodotti sani, coltivati da noi, ci risintonizziamo con la natura e riscopriamo un altro valore del tempo. I segnali del fenomeno si moltiplicano. Da qualche mese la Fondazione campagna amica (campagnamica.it) organizza su scala regionale una rete di zappa.trainer, persone che con modica spesa vengono a casa vostra e vi insegnano i rudimenti del coltivar la terra. A Montichiari, vicino a Brescia, dopo il grande successo della prima edizione, torna da oggi 30 marzo Vita in campagna (lafiera.vitaincampagna.it), fiera organizzata dalla rivista omonima. E’ l’appuntamento di riferimento di quei circa quattro milioni di italiani che curano un fondo agricolo (1,2 milioni) o l’orto (2,7), quasi sempre nel tempo che lascia loro il primo lavoro, da cui il nome con cui si stanno facendo conoscere: hobby farmer.
Ma chi non ha un terreno, e nemmeno un giardino da trasformare in orto, deve rinunciare? No, può provare in terrazza o sul balcone. Non è una provocazione, perché diverse piante utili hanno anche un significato decorativo. L’esempio delle piante aromatiche è il più ovvio. Ma, scegliendo dal libro L’orto sul terrazzo. Come coltivare frutta e verdura in città, di Alez Mitchell (corbaccio,pp.160, euro 19,90), provate con le fave o i fagioli di Spagna, entrambi ad alto rendimento e dotati di fiori bianchi e neri molto profumati (le fave) o bianchi e rossi. Oppure, per accentuare gli aspetti decorativi, puntate sulle piante rare, come i pomodori viola, le zucche nane o la guava del Cile. E, c’è perfino chi in terrazza tiene le api per il miele. Attenzione però a evitare sul balcone il disordine di piante e attrezzi. Sul sito casa&design (temi.repubblica.it/casa-design/2012/03/09/piccoli-arredi-per-il-balcone/) esempi pratici per sistemare al meglio questo spazio.
Aurelio Magistà – Venerdì di Repubblica 10-03-12
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