ENRICO MARTINET
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«Lo voglio». Inizio Anni 50 del Novecento, piana di Anaheim,
La grande piramide di roccia, copia fedele dell’originale, fu completata nel 1959, cinque anni dopo l’inaugurazione del parco. Quel simulacro della montagna e dell’avventura consente di divertirsi facendo un placido viaggio in seggiovia o una discesa da stomaco in bocca lungo una finta pista di bob. L’idea di Disney era l’eredità della fama del Cervino figlia della sfida per la sua conquista cominciata durante il Risorgimento. I due amici-rivali furono il «Bersagliere» Jean-Antoine Carrel, montanaro del Cervino che tornò al suo sogno di salire la Gran Becca reduce della battaglia di San Martino e il disegnatore-incisore londinese Edward Whymper. Si sa come finì: l’inglese scelse la più semplice via svizzera (da Zermatt) e arrivò in vetta il 14 luglio 1865; Carrel la più complicata via italiana che completò il 17 luglio. La conquista del Cervino divenne un «caso» anche etico perché dei sette alpinisti della spedizione Whymper, quattro morirono durante la discesa. L’inglese fu processato e insieme con lui l’alpinismo. Disney inaugurò il suo parco giochi proprio il 17 luglio, ma del 1955, affascinato dall’alpinismo di avventura e da quella guglia piramidale isolata alta Fra i primi a voler salire il Cervino ci fu John Tyndall, fisico irlandese che studiò l’azzurro del cielo e per primo teorizzò l’esistenza dell’effetto serra. E mentre lui cercava di carpire i segreti della natura scalando quelle rocce, un altro John, l’inglese Ruskin, le descrisse come «mattoni» del «più nobile scoglio d’Europa». La geologia scoprì che il Cervino nacque in Africa e raggiunse i confini tra Valle d’Aosta e Vallese durante la deriva dei continenti: il mantello africano si alzò e portò in alto un «cappello» di Nell’inverno del 1965, Walter Bonatti scelse la parete Nord del «mantello» per concludere la sua avventura in verticale con un’impresa a cent’anni dalle salite di Whymper e Carrel. |
La Stampa 03-04-12
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