Cresciuto ad Harlem, quartiere tra i più
difficili della Grande Mela, da giovane aveva una sola, grande, passione: fare
l'acrobata. Per questo si diede alla vita circense, fin quando nel
1945 non fu notato, per il fisico atletico, da un agente teatrale di Broadway
che gli offrì una parte in un dramma bellico.
Quest'ultimo genere si rivelò quello più adatto
alle sue doti recitative, al punto da portarlo nove anni anni dopo alla prima
nomination agli Oscar con "Da qui all'eternità" (che entrò nella
storia del cinema per una delle scene d'amore più intense).
L'Oscar come "migliore attore
protagonista" lo conquistò nel 1961, recitando in "Il figlio di
Giuda". Seguirono altri ruoli di spessore, in L'uomo di Alcatraz (1963)
e "Atlantic City, USA" (1981), che gli valsero entrambi altre due
nomination all'ambita statuetta. Il pubblico italiano lo apprezzò anche ne
"La rosa tatuata" (accanto ad Anna Magnani, che con quel film vinse
l'Oscar) e ne "Il Gattopardo" di Luchino Visconti.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/1958001
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