Composto di 26 brani, che alternano ballate
strazianti a sonorità heavy, l’opera è strutturata secondo i canoni dell'album
concept, in cui tutte le canzoni vertono su unico tema o sviluppano insieme
una storia.
Protagonista di questa storia è l'immaginaria
rockstar Pink, che vede la sua esistenza condannata all'isolamento
da un muro invalicabile, eretto su traumi vissuti in giovanissima età (la morte
del padre in guerra), nel corso dell'adolescenza (l’iperprotettività della
madre e la spersonalizzazione della scuola) e da adulto (il divorzio dalla
moglie).
Si tratta di un personaggio fortemente
autobiografico, dietro cui si cela il bassista George Roger Waters,
autore di gran parte dell’album a cominciare dalla celebre Another
Brick in the Wall: l'introduzione affidata al suono dell'elicottero rimanda
alla perdita del padre in guerra e all'inizio della costruzione di quel muro
che lo condanna all'isolamento.
Dopo aver venduto mezzo milione di copie a un
mese dall'uscita, l'album conquisterà numerosi dischi d’oro e di platino dagli
Stati Uniti all'Europa, passando per l'Australia. Il successivo tour sarà
ricordato dalla letteratura musicale come il non plus ultra degli effetti
scenici utilizzati in un concerto, al punto che gli stessi Pink Floyd
decideranno di non promuovere i dischi successivi con dei tour, per la
difficoltà di ripetere le vette raggiunte con The Wall.
Entrerà nelle cronache storiche e nella memoria
di milioni di persone il Live in Berlin del 21 luglio 1990,
eseguito da Waters (uscito dal gruppo nel 1985) e da altre rockstar
internazionali (come Bryan Adams e gli Scorpions) per celebrare la caduta del
Muro, che per quasi trent'anni aveva diviso le due Germanie.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/11077
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