Nato a Roma e qui scomparso nel novembre del
2010, dopo la gavetta come critico cinematografico e poi come aiuto regista e sceneggiatore,
debuttò dietro la cinepresa nel 1949 con Totò cerca casa, ritrovò
il "principe della risata" nel suo primo capolavoro I soliti
ignoti, che gli fece sfiorare per la prima volta l'Oscar come "miglior
film straniero".
Mancò la celebre statuetta altre sei volte, ma con pietre miliari della
commedia come La grande guerra (Leone d'oro a Venezia nel
1959), "L'armata Brancaleone" e "Il marchese del grillo",
fece incetta di premi, tra cui otto David di Donatello e tre "Orsi
d'argento" a Berlino.
L'opera con cui è maggiormente identificato è la celebre saga comica Amici
miei, di cui diresse i primi due capitoli. Leone d'oro alla carriera nel
1991, nel 2006 girò l'ultimo film, "Le rose del deserto".
http://www.mondi.it/almanacco/voce/9918001
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