Nato a Roma e morto a Chicago nel novembre del
1954, fu attratto fin da piccolo dalla Fisica in cui, dopo l'ammissione alla
Normale di Pisa, si laureò nel 1922 con una tesi sulla diffrazione dei raggi
x. Specializzatosi in "meccanica quantistica" in Germania, qui
entrò a contatto con i più eminenti fisici dell'epoca, su tutti Albert
Einstein.
Affascinato dallo studio della relatività
generale, arrivò a progettare il primo reattore nucleare a fissione,
aprendo la strada a una scoperta dalle conseguenze disastrose per l'umanità:
la bomba atomica, alla cui costruzione partecipò in qualità di
direttore tecnico del celebre Progetto Manhattan. Con esso prese
forma il terrificante ordigno che rase al suolo Hiroshima e Nagasaki.
Offuscati in parte dai tragici effetti sul
conflitto mondiale, i suoi meriti di scienziato furono di enorme portata dalla
fisica all'ingegneria, dalla chimica alla matematica, al punto che portano il
suo nome la Statistica di Fermi-Dirac (pilastro della
meccanica quantistica), i fermioni (una delle due classi
fondamentali in cui si dividono le particelle) e il fermio (elemento
chimico, altamente radioattivo, della tavola periodica).
Il coronamento di tutta la carriera si ebbe nel
1938, con l'assegnazione del Nobel per la fisica per «l'identificazione
di nuovi elementi della radioattività e la scoperta delle reazioni nucleari
mediante neutroni lenti».
http://www.mondi.it/almanacco/voce/14008001
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