Nato a Parigi ed ivi scomparso nel febbraio del
1951, si avvicinò alla scrittura influenzato dai grandi simbolisti come
Stéphane Mallarmé, esprimendo una sorta di ribellione all'educazione familiare
puritana. Ciò lo spinse verso un marcato individualismo e un rifiuto di ogni
morale o religione, ricercando ogni tipo di esperienza e di piacere istintivo.
I suoi capolavori, su tutti Corydon, Se il seme non muore e L'immoralista,
oltre a destare scalpore nel pubblico e nella critica, gli valsero il Nobel
per la Letteratura nel 1947, assegnato «per la sua opera
artisticamente significativa, nella quale i problemi e le condizioni umane sono
stati presentati con un coraggioso amore per la verità e con una appassionata
penetrazione psicologica».
http://www.mondi.it/almanacco/voce/7128001
Nessun commento:
Posta un commento