Un'invenzione che cambiò radicalmente il modo di
vestire delle donne, costrette fino a quel momento a sopportare scomodi e
dolorosi sistemi di contenimento come i corsetti e le stecche di balena. Con
una dimostrazione pratica, ripresa dai media dell'epoca, la Phelps mostrò il
nuovo indumento intimo creato con due comuni fazzoletti uniti da nastri di raso
rosa.
Già ricca di suo, la giovane si ritrovò una miniera d'oro tra le mani che fu
fiutata da una società del Connecticut, la Warner Brothers Corset Company.
Quest'ultima acquistò i diritti di produzione del brassiere per
una cifra pari a 1.500 dollari. Niente in confronto alle cifre a sei zeri che
guadagnerà nei decenni successivi.
C'è da dire che la parola "reggiseno" era già apparsa in precedenza e
la rivista Vogue fu la prima nel 1907 ad utilizzarla. Per
quanto riguarda l'effettiva origine del capo di biancheria intima, alcuni ne
attribuiscono la paternità alla francese Madame Herminie Cadolle che,
in occasione dell'Esposizione Universale di Parigi del 1889, presentò un
corsetto tagliato a metà chiamato "soutien-gorge", ossia
"corsetto-seno".
http://www.mondi.it/almanacco/voce/12063
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