Il giro del mondo
in 80 giorni
Il giro del
mondo in ottanta giorni (titolo
originale Le Tour du monde en quatre-vingts jours) è un romanzo di
avventura dell'autore francese Jules Verne, pubblicato per la prima volta nel 1872. In questa
storia il gentleman inglese Phileas Fogg, di Londra, e il suo nuovo cameriere francese Jean
Passepartout tentano
di circumnavigare il globo in 80 giorni, per vincere
la scommessa di 20.000 sterline stipulata con gli altri soci del Reform Club.
Contesto storico
Le innovazioni tecnologiche
del XIX secolo, nel contesto della Rivoluzione industriale, avevano aperto la
possibilità di viaggiare rapidamente in tutto il mondo. Lo sviluppo di nuovi
modelli di trasporto - quello ferroviario, dei piroscafi e dei battelli a
vapore - e l'apertura del Canale di Suez nel 1869, accorciarono le distanze, o
perlomeno il tempo necessario per percorrere la Terra. Il libro, uno dei più
celebrati romanzi dell'autore, potrebbe essere stato ispirato dalle azioni
di George Francis
Train, il quale compì
quest'impresa nel 1870.
Londra, 2 ottobre 1872. Phileas Fogg è un
uomo riservato e con abitudini regolari. La fonte del suo denaro è sconosciuta
ed egli vive, senza sforzo, una vita assai metodica. Dopo aver licenziato il
suo precedente maggiordomo per avergli portato l'acqua per radersi di due gradi Fahrenheit (circa un grado Celsius) più bassa rispetto
alla temperatura prestabilita, assume come rimpiazzo Jean Passepartout
(Gambalesta, in alcune traduzioni italiane), un francese sulla trentina, che si
rivela in gamba e affettuoso verso il proprio padrone.
Più tardi, al Reform Club di cui Fogg è
socio e che ogni giorno raggiunge a piedi facendo sempre lo stesso numero di
passi, si fa coinvolgere insieme ad altri cinque membri in una discussione riguardo
ad un articolo del Daily Telegraph,
il quale afferma che c'è stata una rapina alla Banca d'Inghilterra e che, grazie all'apertura di una
nuova linea ferroviaria in India, è ora possibile
viaggiare intorno al mondo in 80 giorni.
I compagni di Fogg mettono in dubbio che
sia davvero possibile percorrere l'intero globo in così poco tempo, ma Fogg si
impegna a completare il giro del mondo in 80 giorni e rientrare alla stessa ora
al Reform Club 80 giorni più tardi, sabato 21 dicembre,
e scommette 20.000 sterline
con i suoi cinque compagni del Club, ognuno dei quali ne mette in palio 4.000. Il gentiluomo parte la sera
stessa portando con sé il suo nuovo maggiordomo Passepartout e una borsa in cui
ripone un grosso fascio di banconote per le necessità del viaggio, e lascia
Londra con un treno partito alle 20:45 del 2 ottobre.
Fogg e Passepartout raggiungono in
treno Brindisi, dove si imbarcano su
una nave diretta a Bombay. Mentre fanno tappa
a Suez, in Egitto, Fogg viene osservato
da un detective di Scotland Yard di nome Fix, che
è stato inviato da Londra per scovare il rapinatore della Banca d'Inghilterra.
Poiché Fogg corrisponde bene alla descrizione del ladro, Fix lo confonde con il
rapinatore e lo segue imbarcandosi sulla nave diretta a Bombay; durante il
viaggio, fa amicizia con Passepartout per strappargli informazioni sul suo
padrone.
In seguito ad un brutto incidente a
Malabar Hill in una pagoda (tempio induista al centro del
quale è situata l'immagine del dio che si adora), Passepartout commette
involontariamente una profanazione entrando con
calze e scarpe. I due comunque riescono a prendere in orario il treno a Bombay
diretti verso Calcutta, ma scoprono che,
differentemente da quanto annunciato dal giornale, la costruzione della
ferrovia non è ancora completa, quindi sono obbligati a proseguire cavalcando
un elefante, che Fogg acquista al prezzo pazzesco di 2.000 sterline. Durante il
viaggio incrociano la processione di un rito Sati (pratica
funeraria nella quale la vedova del marito viene arsa sulla pira sacrificale del
defunto). Poiché la giovane ragazza destinata ad essere immolata è drogata e
non partecipa volontariamente, i viaggiatori decidono di salvarla: seguita la
processione fino al luogo della cerimonia, Passepartout si sostituisce di nascosto
al corpo del defunto sulla pira e durante la cerimonia si alza dal rogo,
spaventando i sacerdoti e fuggendo con la donna in braccio.
I viaggiatori si affrettano a prendere
il treno alla stazione successiva, portando la ragazza, Auda, con loro. A
Calcutta finalmente si imbarcano sulla nave a vapore diretta a Hong Kong. Fix, che era rimasto
quanto bastava a mettere nei guai Passepartout per la vicenda della pagoda di
Malabar Hill, non riesce però ancora a ottenere un mandato di arresto contro
Fogg ed è forzato a seguirli ad Hong Kong. In questa città scoprono che il
lontano parente di Auda, presso il quale avevano progettato di lasciarla, si è
trasferito, così decidono di portarla con loro in Europa. Nel frattempo Fix si
rivolge al tribunale e trattiene Fogg per la vicenda della pagoda: questi paga
una cauzione di 2.000 sterline e evita la prigione per sé e per il suo
domestico. Fix cerca allora un altro modo di sabotare Fogg: fa ubriacare Passepartout
e gli fa assumere oppio in una fumeria,
dopo avergli rivelato la propria vera identità e ciò che crede di sapere su
Fogg.
Il giorno successivo, non avvisato da
Passepartout, Fogg scopre di avere perso l'imbarco e cerca una nave per Yokohama. Non riesce a trovare
alcuna imbarcazione in grado di compiere il lungo viaggio, ma viene informato
dal padrone della goletta che il General
Grant, la nave a vapore per gli Stati Uniti che avrebbe
dovuto prendere a Yokohama, in realtà parte da Shanghai che si trova a
metà strada. Il gentiluomo prende a nolo un'altra imbarcazione che lo porta
insieme ai suoi compagni Auda e Fix a Shanghai, da dove potranno partire con la
nave a vapore diretta a San Francisco passando per Yokohama.
Una volta in Giappone, Fogg e Auda si
riuniscono casualmente a Passepartout e salgono a bordo della nave a vapore,
con cui attraversano l'Oceano Pacifico fino a San Francisco. Rincontrato anche
Fix, questi promette a Passepartout che - avendo lasciato i possedimenti
britannici, nei quali poteva far valere il mandato d'arresto nei confronti di
Fogg - non tenterà più di ostacolarne il viaggio, ma che piuttosto l'aiuterà a
raggiungere l'Inghilterra il più presto possibile (per poterlo arrestare lì),
stringendo un patto con il domestico francese, che gli crede.
A San Francisco salgono a bordo del
treno per New York. Durante il viaggio,
proprio mentre Fogg sta sfidando a duello un americano che aveva litigato con Fix, il treno viene attaccato
dagli indiani Sioux e Passepartout
viene imprigionato mentre salva i passeggeri. Fogg riesce comunque a salvarlo,
aiutato da alcuni soldati. Per recuperare il tempo perduto, Fogg ed i suoi
compagni noleggiano una slitta, con cui raggiungono Omaha appena in tempo
per prendere un treno per Chicago e quindi un
altro treno per New York. All'arrivo, però, scoprono che la nave a vapore China,
che avrebbero dovuto prendere per arrivare a Liverpool, è partita da
quarantacinque minuti.
Il giorno successivo Fogg inizia a
cercare un metodo alternativo per attraversare l'Oceano Atlantico. Trova il piccolo
battello a vapore Henrietta, con destinazione Bordeaux, ma il capitano della
nave si rifiuta di portarli a Liverpool. Fogg accetta
comunque di imbarcarsi, ma durante il viaggio imprigiona il capitano e si
dirige verso Liverpool. Navigando a tutta velocità, la nave esaurisce il
combustibile in pochi giorni, quindi Fogg è costretto a comprare, a caro
prezzo, il battello stesso dal capitano per poterne bruciare le parti di legno
poste in alto e mantenere le caldaie sotto pressione. Riescono così ad arrivare
fortunosamente fino alle coste irlandesi nel porto di
Queenstown (ora Cobh) all'una di notte del giorno precedente
la fine programmata del viaggio, con poche ore a disposizione per raggiungere
Liverpool via nave con mezzi ordinari. Fogg ha allora l'idea di sbarcare lì ed
utilizzare il servizio rapido di consegna posta dai transatlantici in transito
con treni espressi verso Dublino e poi con vapori veloci fino a Liverpool. In
questo modo, i compagni arrivano a Liverpool alle 11.40, parecchie ore prima
della scadenza, più che sufficienti a raggiungere Londra in treno. D'un tratto,
Fix, che avrebbe potuto arrestare Fogg già a Queenstown (l'Irlanda era allora
suolo britannico) ma aveva esitato, esibisce il mandato di arresto ed incarcera
Fogg. Solo dopo due ore la situazione viene chiarita, dato che il vero ladro
era stato catturato tre giorni prima. Fogg, dopo aver sferrato due pugni a Fix,
corre con i suoi due compagni alla stazione dove, essendo già partito l'ultimo
treno, ordina ed ottiene un treno speciale con cui arriva alla stazione di
Londra con cinque minuti di ritardo rispetto alla scadenza della scommessa (in
realtà il ritardo effettivo era maggiore perché entro la scadenza sarebbe
dovuto giungere fino al Reform Club).
Il giorno dopo, nella sua casa di
Londra, il gentiluomo si scusa con Auda per averla portata con sé, dato che
ormai, avendo speso per il viaggio quasi 20.000 sterline e dovendo pagarne
altre 20.000 per la scommessa persa, avrebbe dovuto vivere in povertà e, pur
volendo, non avrebbe potuto mantenerla. Auda confessa a Fogg di amarlo comunque
e gli chiede di sposarla. L’uomo invia Passepartout dal reverendo Wilson per
dargli la notizia e fissare il matrimonio. Giunto alla casa del reverendo,
Passepartout scopre con grandissima sorpresa che i calcoli sulle date sono
sbagliati: non è domenica 22 dicembre, ma ancora sabato 21, poiché, nel
continuo viaggio verso oriente, avevano spostato le lancette dell'orologio
un'ora in avanti per ogni fuso orario attraversato.
Passepartout si affretta da Fogg, che si
reca subito di corsa al Reform Club, dove giunge appena in tempo mentre
l'orologio della sala batte i rintocchi per reclamare la vincita. Al termine
del viaggio, Phileas Fogg è quasi nelle stesse condizioni economiche di prima:
avendo speso 19.000 sterline per il viaggio e recuperate 20.000 vincendo la
scommessa ha guadagnato solo 1.000 sterline. È però sicuramente un uomo più
felice perché ha trovato moglie, Auda, e un domestico fedele e devoto,
Passepartout; anzi divide le 1.000 sterline guadagnate con la scommessa con lo
sfortunato Fix, al quale non serba rancore, e con l'onesto Passepartout (al
quale però, in nome della sua proverbiale precisione, addebita la spesa del gas
consumato in 80 giorni per il fornello lasciato acceso).
L'errore di Fogg era stato teoricamente
possibile (ma solo nella finzione letteraria) perché siamo nel 1872 mentre la linea internazionale del cambio di data in mezzo
all'oceano Pacifico sarebbe stata istituita solo nel 1884; quindi avevano
"guadagnato" un intero giorno al termine del loro viaggio intorno al
globo non essendo stati costretti ad un cambio di data ufficiale che
avrebbe rimosso il giorno aggiunto al suo orologio durante il suo viaggio.
Tuttavia, nella realtà un errore di questo tipo non sarebbe stato possibile in
quanto: una linea di data di fatto esisteva poiché il Regno Unito,
l'India e gli Stati Uniti avevano lo stesso calendario con orari locali diversi
e avrebbe dovuto notare quando arrivò negli Stati Uniti che la data locale non
era la stessa del suo diario. Questo valeva per tutti i paesi che
regolarmente commerciavano con paesi posti al di là dell'oceano verso
occidente. Infatti per esempio fino a pochi decenni prima dell'ambientazione
del romanzo e sin dal 1521 le Filippine erano state un
giorno in ritardo rispetto ai corrispondenti paesi dell'Estremo Oriente.
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_giro_del_mondo_in_80_giorni#:~:text=Il%20giro%20del%20mondo%20in%20ottanta%20giorni%20(titolo%20originale%20Le,la