Sua altezza cinematografica
Sigourney Weaver nasce a New York l'8 ottobre 1949. Il
padre è il presidente della rete televisiva NBC, mentre la madre è un'attrice
di origini inglesi. Il suo vero nome è Susan, ma a quattordici anni sceglie di
farsi chiamare Sigourney dal nome di uno dei personaggi del romanzo "Il grande Gatsby"
di F. Scott Fitzgerald.
La sua adolescenza si rivela piuttosto difficile a
causa di una profonda mancanza di fiducia in se stessa, dovuta anche ad
un'altezza al disopra della media che la rende vittima delle battute dei suoi
compagni. All'età di 13 anni comincia ad andare da uno psichiatra per
l'incapacità a comunicare con i suoi coetanei. Secondo il medico che la tiene
in cura, però, è una normalissima teen ager.
Durante il liceo capisce di voler fare l'attrice e,
dopo il diploma, si trasferisce in Conneticut per frequentare la Yale Drama
School, dove diventa amica di un'altra futura grande interprete: Meryl Streep.
Termina la scuola nel 1974 e, nei sette anni successivi, lavora sui
palcoscenici di Broadway, recita nella soap opera Somerset e ottiene una
particina nel film di Woody Allen "Io
e Annie" (1977). Il suo debutto
cinematografico avviene nel 1979 nel film "Alien" di Ridley Scott.
Recita nel ruolo del tenente Ellen Ripley e riceve una nomination agli Oscar.
Dopo Alien partecipa a tantissimi film come: "Un
anno vissuto pericolosamente" (1982) di Peter Weir,
"Ghostbusters" di Ivan Reitman, "Una donna in carriera"
(1988) di Mike Nichols e "Gorilla nella nebbia" (1988) di Michael
Apted. Quest'ultima pellicola racconta la vera storia di Dian Fossey,
un'antropologa morta tragicamente dopo una lunga lotta per i diritti dei
gorilla africani. Dopo il film, diventa un'attivista e un'ambasciatrice della
"The Dian Fossey Gorilla
Fund".
Sigourney Weaver diventa l'unica attrice ad aver
ricevuto due candidature all'Oscar per due film ("Una donna in
carriera" e "Gorilla nella nebbia") usciti nello stesso anno,
senza purtroppo averne vinto nessuno. Il suo rapporto con gli Oscar si rivela
piuttosto sfortunato. Nel 1993, infatti, il suo agente rifiuta in sua vece la
parte della protagonista nel film "Lezioni di piano" di Jane Campion
che frutta un Oscar a Holly Hunter. L'uomo agisce senza neanche consultarla e
Sigourney reagisce licenziandolo immediatamente.
Nel 1984 sposa Jim Simpson, un attore più giovane di
lei di sei anni. Dal matrimonio nasce nel 1990 Charlotte.
Partecipa anche ad "Alien III" (1992) dove
recita sfoggiando una rasatura a zero e a "Ghostbusters
II" (1989). Nel 1994, lavora nel film
"La morte e la fanciulla" diretto da Roman
Polanski che le fa conoscere il maestro di
recitazione Jack Waltzer, grazie al quale comprende di intellettualizzare
troppo i suoi personaggi. Prima di intraprendere un ruolo, infatti, tende a
documentarsi approfonditamente. Da questo film in poi, invece, alla sua già
spiccata bravura di interprete si aggiunge una maggiore capacità di sentire
emotivamente il personaggio che incarna.
Passa con facilità da un genere all'altro, recitando
in ruoli anche molto diversi tra di loro: da una criminologa paranoica in
"Copycat"
(1995) alla strega cattiva in "Biancaneve nella Foresta Nera" (1997)
fino a ritornare alla parte che l'ha resa celebre con "Alien, la
clonazione" (1997).
Nel 2002 partecipa al film "The Guys" che
diventa una sorta di banco di prova familiare. La pellicola è, infatti, diretta
dal marito e nel cast figura anche la figlia Charlotte.
All'attività molto intensa come attrice unisce una
vita privata piuttosto movimentata. Sigourney è una convinta attivista
politica, dirige una propria compagnia di produzione, la Goat Cay, e pratica
molte attività tra cui l'equitazione, il karate e la danza. E' inoltre una
grande appassionata di musica jazz, amore trasmessogli dal marito e che, come
lei stessa dichiara, ha prodotto una sorta di effetto liberatorio.
La passione per il suo mestiere è tale che ha ammesso
di voler lavorare fino ad 80 anni e recitare almeno una volta nel ruolo della
Miss Marple di Agatha
Christie, proprio come la sua attrice preferita
Margaret Rutherford.
Durante la sua carriera non ha mai disdegnato neanche
la commedia, interpretando film come: "Heartbreakers - Vizio di
Famiglia" (2001) diretto da David Mirkin, "Company Man" (2000)
di Peter Askin, "Tadpole" (2002) di Gary Winick, "Baby
Mama" (2008) di Michael McCulliers e "Be kind rewind"(2008) di
Michel Gondry.
Nel 2009, lavora di nuovo con James
Cameron che l'aveva diretta in "Alien
- Scontro Finale". Questa volta interpreta la dottoressa Grace Augustine
nel film "Avatar".
Nonostante il personaggio muoia, è previsto il suo ritorno per la seconda parte
di Avatar in
uscita nelle sale nel 2014. Nel 2012, invece, recita nella commedia
"Vamps" diretta da Amy Heckerling.
https://biografieonline.it/biografia-sigourney-weaver
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