Primo Nobel a
un italiano: «non
solo in riconoscimento dei suoi profondi insegnamenti e ricerche critiche, ma
su tutto un tributo all'energia creativa, alla purezza dello stile ed alla
forza lirica che caratterizza il suo capolavoro di poetica». Con questa
motivazione, nel 1906, l’Accademia svedese assegnò il "Premio Nobel per la
Letteratura" a Giosuè Carducci.
Il poeta, originario del lucchese (nacque a
Valdicastello, frazione del comune di Pietrasanta) fu il primo italiano a
vedersi attribuito il prestigioso riconoscimento istituito nel 1901. A
Carducci, che si spegnerà quattro mesi dopo, venne innanzitutto reso merito
della preziosa opera di critica letteraria e di erudizione, che influenzerà
generazioni di scrittori e insegnanti.
Dalle Rime Nuove alle Odi
Barbare la sua poesia fu sempre improntata alla massima purezza e
solennità di stile, in ciò rinverdendo l'eredità dei classici greci e latini e
della lirica rinascimentale.
La sua fu anche letteratura di impegno e
di contestazione politica per il tradimento degli ideali risorgimentali. Eletto
al Senato nel 1890, si batté soprattutto in favore degli insegnanti e per il
ruolo centrale della scuola nella società italiana.
Il Nobel per la Letteratura è stato assegnato
altre cinque volte all'Italia: Grazia Deledda (nel 1926, prima
e unica donna italiana a riceverlo), Luigi Pirandello (1934), Salvatore
Quasimodo (1959), Eugenio Montale (1975) e Dario Fo (1997)
http://www.mondi.it/almanacco/voce/9086
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