Sguardi profondi sulla società moderna
Maximilian Carl Emil Weber nasce a
Erfurt (Germania) il giorno 21 aprile 1864. La sua figura di pensatore
abbraccia diversi ambiti come l'economia, la sociologia, la filosofia e la
storia. Influenzato dal lavoro di Dilthey e dallo storicismo tedesco, elabora
un concetto di sociologia in cui le scienze sociali devono cercare un approccio
ai problemi che non deve limitarsi alla spiegazione delle cause, bensì
comprendere la natura del fenomeno in riferimento ai valori e ai modelli
culturali che lo orientano.
Il suo sapere enciclopedico,
accompagnato da un'operosità e da un'integrità morale severa, ha permesso che i
suoi studi divenissero trattati completi dei diversi elementi della società,
dall'economia al diritto, dalla politica alla religione, entro una visione
d'analisi profonda e complessa. Il pensiero di Max Weber adotta un approccio storicista allo studio delle
società, cercando di rintracciare l'individualità particolare di ogni epoca
storica, di ogni società e delle sue tendenze, specie in riferimento all'età
moderna.
Weber si interessa alla nascita e agli
sviluppi del capitalismo,
respingendo la concezione materialistica di Marx, convinto che i valori e le credenze
contribuiscano a formare la stratificazione sociale allo stesso modo delle
condizioni economiche.
Lo studio del capitalismo in
Weber è inserito all'interno di un'analisi storico-comparativa più vasta sulle
religioni e sulla società: condusse, infatti, una ricerca che lo portò ad
esaminare le antiche società orientali fino all'affermarsi del protestantesimo
nelle società occidentali.
Rintraccia nel sistema religioso un
elemento fondamentale per la costituzione dell'organizzazione sociale e per la
sua dimensione economica: individua ad esempio nell'ascesi intra-mondana
dell'etica protestante un fattore necessario per lo sviluppo del disincanto del
mondo (ossia l'eliminazione di tutti i valori simbolici e mistici dalle cose
del mondo), del processo di razionalizzazione e di separazione delle differenti
sfere della società, tutti processi che costituiscono a quel tempo le tendenze
fondamentali in atto nelle società moderne. Il capitalismo è
posto proprio in relazione all'affermarsi dell'etica protestante e di questi
processi.
I suoi studi si concentrano anche sul
sistema politico (con l'analisi da una parte del processo di crescente
separazione del potere politico da qualsiasi altra sfera e della sua legittimazione,
e dall'altra con lo studio della burocrazia, epifenomeno di quel processo di
separazione), sulla metodologia sociologica (con la teorizzazione del concetto
di ideal-tipo, ossia uno strumento d'interpretazione dei fenomeni che
scaturisce dall'analisi della realtà concreta, e con il principio di
avalutatività) e sulla vita nella metropoli moderna.
Fra i titoli della sua vasta produzione
ricordiamo "L'etica protestante e lo spirito del capitalismo"
(1904-1905), "Il significato della avalutatività delle scienze
sociologiche ed economiche" (1917), "La politica e la scienza come
professioni" (1919), "La scienza come vocazione" (1919),
"Il metodo delle scienze storico-sociali" (1922, postumo),
"Economia e società", (1922).
Max Weber muore a Monaco di Baviera il
14 giugno 1920 all'età di 56 anni, colpito dalla grande epidemia postbellica
dell'influenza spagnola. E' considerato a tutti gli effetti uno dei padri
fondatori della sociologia moderna e uno dei più importanti sociologi del XX
secolo; in Italia il suo nome diventa noto con la traduzione di
"Parlamento e governo" (1918) a opera di Benedetto Croce.
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