Nostra Signora delle stelle
Nata a Firenze il 12 giugno
1922, Margherita Hack è stata una delle menti più brillanti della comunità
scientifica italiana. Il suo nome è legato a doppio filo alla scienza
astrofisica mondiale. Prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in
Italia, ha svolto un'importante attività di divulgazione e ha dato un
considerevole contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione
spettrale di molte categorie di stelle.
Nasce in una famiglia in cui il padre,
di religione protestante, lavora come contabile e la madre, cattolica,
diplomata all'Accademia di belle arti, è miniaturista presso la prestigiosa
Galleria d'arte degli Uffizi.
I genitori, entrambi critici e non soddisfatti ognuno della propria
appartenenza religiosa, aderiscono alle dottrine teosofiche instaurando
rapporti con un ambiente che in futuro sarà loro di sostegno durante i momenti
difficili.
Non simpatizzanti del regime fascista
di Mussolini,
sono vittime di discriminazioni. Sono inoltre vegetariani convinti e trasmetteranno questa filosofia alla figlia Margherita.
Frequenta il liceo classico e inizia a
praticare pallacanestro e atletica, ottenendo discreti risultati a
livello nazionale nel salto in alto. Nel 1943 all'Università di Firenze, dove
frequenta la Facoltà di Fisica, dopo dieci anni ritrova l'amico di infanzia
Aldo, che sposa l'anno successivo.
Nel 1945, a guerra finita, Margherita
Hack si laurea con una tesi di astrofisica relativa a una ricerca sulle
cefeidi, una classe di stelle variabili. Il lavoro viene condotto presso l'Osservatorio
astronomico di Arcetri, luogo presso il quale inizia a occuparsi di
spettroscopia stellare, che diventerà il suo principale campo di ricerca.
Inizia un periodo di precariato come
assistente presso lo stesso Osservatorio e come insegnante presso l'Istituto di
Ottica dell'Università di Firenze. Nel 1947 la Ducati, industria milanese che
inizia a occuparsi di ottica, le offre il primo impiego. Margherita accetta, si
trasferisce con la famiglia, mo dopo un solo anno sente l'esigenza di tornare
al "suo" ambiente universitario, a Firenze.
Dal 1948 al 1951 insegna astronomia in
qualità di assistente. Nel 1954 ottiene la libera docenza e, appoggiata e
spinta del marito, inizia la sua attività di divulgatrice scientifica,
collaborando con la carta stampata. Margherita chiede ed ottiene il
trasferimento all'Osservatorio di Merate, vicino Lecco, una succursale dello
storico Osservatorio di Brera.
Nello stesso periodo tiene corsi di
astrofisica e di radioastronomia presso l'Istituto di Fisica dell'Università di
Milano. Inizia a collaborare con università straniere in qualità di ricercatore
in visita. Accompagnata dal marito, che la segue in ogni spostamento,
collabora con l'Università di Berkeley (California), l'Institute for Advanced
Study di Princeton (New Jersey), l'Institut d'Astrophysique di Parigi
(Francia), gli Osservatori di Utrecht e Groningen (Olanda) e l'Università di
Città del Messico.
E' il 1964 quando diviene professore
ordinario, ottenendo la cattedra di astronomia presso l'Istituto di Fisica
teorica dell'Università di Trieste. In qualità di professore ordinario assume
l'incarico della direzione dell'Osservatorio astronomico. La sua gestione
durerà per più di vent'anni, fino al 1987, e darà nuova linfa ad un'istituzione
che in Italia era ultima sia per numero di dipendenti e ricercatori, che per
qualità della strumentazione scientifica, arrivando a darle risononza anche in
campo internazionale.
L'enorme sviluppo delle attività
didattiche e di ricerca che Margherita Hack ha promosso in università, ha fatto
nascere nel 1980 un "Istituto di Astronomia" che è stato poi
sostituito nel 1985 da un "Dipartimento di Astronomia", che la
scienziata ha diretto fino al 1990.
Dal 1982 Margherita Hack ha inoltre
curato una stretta collaborazione con la sezione astrofisica della 'Scuola
internazionale superiore di studi avanzati' (Sissa).
Ha alternato la stesura di testi
scientifici universitari, alla scrittura di testi a carattere divulgativo. Il
trattato "Stellar Spettroscopy", scritto a Berkeley nel 1959 assieme
a Otto Struve(1897-1963) è considerato ancora oggi un testo fondamentale.
Nel tempo ha collaborato con numerosi
giornali e periodici specializzati, fondando nel 1978 la rivista
"L'Astronomia" di cui sarà direttore per tutta la vita. Nel 1980 ha
ricevuto il premio "Accademia dei Lincei" e nel 1987 il premio
"Cultura della Presidenza del Consiglio".
Margherita Hack è stata membro
dell'Accademia dei Lincei, dell'Unione Internazionale Astronomi e della Royal
Astronomical Society.
Nel 1992 ha terminato la carriera di
professore universitario per motivi di anzianità, continuando tuttavia
l'attività di ricerca. Nel 1993 è stata eletta consigliere comunale a Trieste.
In pensione dal 1997, ha comunque continuato a dirigere il "Centro Interuniversitario
Regionale per l'Astrofisica e la Cosmologia" (CIRAC) di Trieste,
dedicandosi a incontri e conferenze al fine di "diffondere la
conoscenza dell'Astronomia e una mentalità scientifica e razionale".
Margherita Hack si è spenta a Trieste il 29 giugno 2013 all'età
di 91 anni.
https://biografieonline.it/biografia-margherita-hack
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