Jacques Prévert, non è riduttivo se lo s
“La vita è una ciliegia | La morte il suo nòcciolo |
L'amore il ciliegio.” Jacques Prévert
Scrivere sempre, scrivere ovunque
Il poeta e sceneggiatore francese
Jacques Prévert nasce il 4 febbraio del 1900 a Neully sur Seine. E' il secondo
dei due figli della coppia formata da Suzanne Catusie e André Prévert. Con il
fratello Pierre si crea da subito un legame molto intenso che i due manterranno
nel corso delle loro intere vite, collaborando spesso anche da un punto di
vista lavorativo.
Dopo un periodo caratterizzato da
notevoli difficoltà economiche, il padre viene assunto presso l'Ufficio
centrale dei poveri di Parigi dove lo segue l'intera famiglia. Spesso lo stesso
Jacques accompagna il padre nelle sue visite di lavoro ai poveri della città, e
il misero spettacolo a cui assiste rimane così impresso nella sua memoria da
diventare protagonista di alcune scene del film che scrive per Marcel Carné
"Les enfants du paradis".
L'influenza dei gusti paterni sarà
fondamentale: André è un grande appassionato di teatro e anche nei momenti di
maggiore ristrettezza troverà sempre il denaro necessario a portare i suoi
figli a teatro e al cinema. Poco incline ad adattarsi alla disciplina
scolastica, Jacques abbandona gli studi a quindici anni, dopo aver conseguito
la licenza media. Da questo momento farà una serie di lavori per potersi
mantenere, tra cui un impiego ai grandi magazzini Le Bon Marché.
Nel 1920 parte per il servizio militare
ad Istanbul, dove comincia ad avvicinarsi alla politica. Il periodo militare
sarà importante anche per le due importanti amicizie che allaccia con Yves
Tanguy e Marcel Duhamel, che diventerà un importante editore e direttore della
famosa Série noir di Gallimard. E proprio quest'ultimo ospita Yves, Jacques e
il fratello Pierre, che diventerà regista, nella sua casa parigina di
Montparnasse.
Nel 1922 Jacques Prévert si avvicina al
circolo dei surrealisti, frequentando André Breton, Raymond Queneau, Louis Aragon e Antonin Artaud.
Allaccia con i surrealisti un
rapporto che rimane molto intenso per circa quattro anni dal 1925 al 1929. Il
legame si incrina quando pubblica nel 1929 uno scritto dal contenuto
provocatorio "Mort d'un monsieur", in cui polemizza sulla supremazia
intellettuale di Breton. Lo scritto determina la rottura dei rapporti tra i due
e il successivo allontanamento di Prévert dal gruppo surrealista. Comincia
intanto a collaborare con la rivista Commerce che annovera tra i suoi redattori
anche Giuseppe
Ungaretti.
Prévert si avvicina intanto al mondo del
teatro grazie al Gruppo Ottobre che lo contatta per scrivere una serie di testi
legati all'attualità politica; i testi avrebbero dovuto essere presentati anche
nelle fabbriche in sciopero. Collabora con il gruppo per ben quattro anni dal
1932 al 1936, intervallando la scrittura teatrale con la stesura di
sceneggiature cinematografiche per Jean Renoir, ma soprattutto per Marcel
Carné, per il quale scrive: "Quai de brumes" (1938), "Le jour se
lève" (1939), "Les visiteurs du soir" (1942), "Les enfants
du paradis" (1943), "Les portes de la nuit" (1946).
Collabora anche con il fratello Pierre
Prévert scrivendo le sceneggiature per i film: "L'affaires est dans le
sac" (1932) "Adieu Lèonard" (1943) e "Voyage surprise"
(1946). Scrive contemporaneamente molti testi per bambini che il fratello
Pierre mette in scena per la televisione.
In questo periodo vive lontano da Parigi
a Tourette de loupe, dove lo hanno raggiunto degli amici per lavorare alla
realizzazione dei film. Torna nella capitale solo nel 1945 alla fine del
conflitto mondiale. Nello stesso anno pubblica la sua prima raccolta di poesie,
"Paroles" che riceve una calorosa accoglienza da parte della critica
letteraria. Stessa sorte avranno anche le successive raccolte poetiche:
"Spectacle" (1949); "La pluie et le beau temps" (1955);
"Choses et autres" (1972).
Nel periodo che va dal 1945 al 1947 si
impegna nuovamente a teatro, mettendo in scena un balletto alla cui
realizzazione collabora anche Pablo Picasso.
Nel 1948 è vittima di un terribile
incidente: cade alla finestra degli uffici della Radio e rimane in coma per
alcune settimane. Dopo il risveglio si trasferisce con la figlia Michelle e la
moglie nella cittadina di Saint Paul de Vence, dove rimane stabilmente fino al
1951.
Il periodo di convalescenza non è però
di riposo: scrive il soggetto del film "Les Amants de Vérone" per
André Cayatte. Torna a Parigi nel 1955 e comincia ad appassionarsi all'arte ed
in particolare al collage: espone le sue opere nel 1957 e pubblica un volume
su Mirò nel
1956. Nel 1966 viene pubblicato "Fratras" che contiene 57 dei suoi
collages.
Trascorre l'ultimo periodo della sua
vita a Omonville la Petite, dove vive in maniera abbastanza isolata ricevendo
solo pochi amici tra cui Yves Montand,
Juliette Greco, Raymond Queneau, Joseph Losey e l'attore Serge Reggiani.
Jacques Prévert muore l'11 aprile del
1977 a seguito di un tumore ai polmoni.
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