“Finché sei
zero a zero puoi vincere uno a zero.” Dino Zoff
Difese di ferro
Per tutti gli anni '70 Dino Zoff è stato
indubbiamente uno dei migliori portieri del mondo e a detta di molti proprio il
migliore. Oltre a quello di presenze, ha al suo attivo due record davvero
notevoli: con la Nazionale è rimasto imbattuto per 1.134 minuti, dal 20
settembre 1972 al 15 giugno 1974, quando nella partita contro Haiti venne
infilato da Sanon al 46'; in campionato ha mantenuto inviolata la porta per 903
minuti nella stagione 1972-73, record rimasto imbattuto per più di dieci anni e
superato dal portiere del Milan Sebastiano Rossi nel 1994.
La sicurezza, la sobrietà dei gesti, la
sua impassibilità anche in stadi caldi come quello di Napoli, squadra con cui
ha giocato 141 volte prima di passare alla Juventus, hanno fatto di Dino Zoff
un personaggio a sé nel mondo del calcio. Ovunque abbia giocato ha sempre avuto
la discrezione tipica del suo temperamento di uomo del Friuli.
Nato il 28 febbraio 1942 per più di
vent'anni anni Zoff ha ricoperto il ruolo di portiere ai più alti livelli. Ha
debuttato in serie A il 24 settembre 1961 con l'Udinese. Il suo addio al calcio
giocato avvenne nel 1983 al termine di un'annata che non fu certamente tra le
più felici.
Campione del mondo in carica l'Italia
giocò una stagione largamente al di sotto delle aspettative. Zoff lasciò la
Nazionale proprio dopo la sconfitta contro la Svezia che costò agli azzurri la
qualificazione agli Europei del 1984.
Solo quattro giorni prima la Juventus,
largamente favorita, aveva perso contro l'Amburgo la finale di Coppa dei
Campioni ad Atene.
I cronisti tuttavia si premurarono di
riconoscere che tanto a Göteborg che ad Atene Zoff non era responsabile dei gol
subiti. Anche se non ha partecipato alla finale, Zoff ha comunque terminato la
sua carriera con una vittoria nella Coppa Italia 1983.
Dopo il ritiro è stato preparatore dei
portieri nella Juventus prima di essere chiamato ad allenare la Nazionale
olimpica. Proprio in qualità di allenatore è tornato alla Juventus guidandola
per due anni e conquistando la Coppa UEFA e la Coppa Italia nel 1990.
Dalla Juve è passato alla Lazio dove ha
rivestito il ruolo sia di allenatore che di dirigente.
Dopo una parentesi di due anni con la
Nazionale maggiore, dal 1998 al 2000, è tornato ai colori biancocelesti.
Dino Zoff è chiamato anche "l'uomo
di tutti i record". Ha infatti giocato 112 partite con la Nazionale, della
quale è stato capitano per 59 volte ed è stato con essa campione del mondo a 40
anni, nella mitica estate del 1982, quella del Mundial spagnolo.
Ha esordito nella Nazionale all'età di ventisei
anni il 20 aprile 1968 nella partita Italia - Bulgaria, poi finita 2 a 0 sul
terreno del San Paolo di Napoli. Sei settimane più tardi Zoff si rivelò un
giocatore determinante per la vittoriosa avventura italiana agli Europei.
Ha disputato il suo ultimo incontro per
la squadra azzurra il 29 maggio 1983 a Göteborg, contro la Svezia. Nelle
qualificazioni per gli Europei del 1984 l'Italia fu battuta per 2 a 0.
Riassumendo, questo è il totale delle
sue vittorie da giocatore: coppa del Mondo:1982; Campionato europeo:1968;
Campionato italiano: 1973, 1975, 1977, 1978, 1981 e 1982; Coppa Italia: 1979 e
1983; Coppa Uefa: 1977.
Persona tutta d'un pezzo, da buon
friulano (direbbe qualcuno), non ha esitato nel 2000 a dimettersi e a sbattere
la porta in seguito alle critiche incautamente espresse sul suo operato come
allenatore della Nazionale da Silvio
Berlusconi.
Nel 2014 esce il libro autobiografico
"Dura solo un attimo, la gloria".
https://biografieonline.it/biografia-dino-zoff
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