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mercoledì 24 febbraio 2021

Lo Sapevate Che: Alessandro Gassmann, figlio di cotanto padre, dall’illustre genitore ha ereditato soprattutto l’ecletticità nell’alternare ruoli drammatici e brillanti, sia sul set che sul palcoscenico


Come attore non ho preso molto da mio padre, perché sono piuttosto diverso da lui caratterialmente. Credo di aver preso da lui il rigore, una serietà professionale al limite della malattia mentale, che però mi è utile, soprattutto in teatro.” Aessandro Gassmann

 

La strada e il mezzo

Alessandro Gassmann nasce a Roma il 24 febbraio 1965. Con un padre talentuoso come il suo, che funse da modello, esempio e maestro, non era difficile immaginare che anche Alessandro avesse potuto intraprendere la carriera cinematografica; più difficile sarebbe stato prevedere i grandi successi che avrebbe nel tempo ottenuto e ampiamente meritato.

Il debutto al cinema arriva quando ha solo 17 anni, nel film dal profetico titolo "Di padre in figlio", scrito e diretto dal padre Vittorio Gassman. Intanto a Firenze Alessandro frequenta la Bottega Teatrale, scuola dove perfeziona le proprie tecniche di recitazione. Contemporaneamente calca il palcoscenico: nel 1984 vince il premio "Biglietto d'Oro" grazie alla rappresentazione di "Affabulazione" di Pier Paolo Pasolini. Lavora poi con Luca Ronconi ne "I dialoghi delle Carmelitane".

Approda anche in televisione con le fiction "Il giudice istruttore" e "Michelangelo", che gli danno grande notorietà presso il vasto pubblico della tv.

Coltiva anche la passione dello sport, soprattutto la boxe che pratica per dodici anni, e la pallacanestro che, con i suoi 193 centimetri, lo porta a militare nella serie B italiana. Ma la strada e la vocazione sono quelle del cinema: sul grande schermo ottiene un buon successo nel 1992 con il film "Quando eravamo repressi", di Pino Quartullo. L'anno dopo lo spagnolo Bigas Luna, lo scegle per il suo film "Uova d'oro".

Gli anni '90 sono caratterizzati da una proficua e duratura collaborazione con Gian Marco Tognazzi; i due, già amici da lungo tempo, portano in scena "Uomini senza donne", lavoro con cui Alessandro Gassmann ottiene, oltre a un notevole successo, il Premio "Salvo Randone" come miglior attore. Il sodalizio artistico li porta a recitare assieme in altri film come "Facciamo fiesta", "Teste di cocco", "Lovest". Insieme partecipano poi come doppiatori al cartoon "La strada per Eldorado". A teatro lavorano in una versione di "A qualcuno piace caldo".

Nel 1997 il volto di Alessandro Gassman è sugli schermi del Festival di Cannes, nel film "Il bagno turco (Hamam)" del regista turco Ferzan Ozpetek. Seguono altri film tra cui "Mi fai un favore" (1997), "I miei più cari amici" (1998), "La Bomba" (1998, di Giulio Base). Sposa l'attrice Sabrina Knaflitz nel 1998; dalla coppia nasce il figlio Leo Gassmann (che da grande seguirà la carriera di cantante).

Yves Saint Laurent sceglie Alessandro Gassman come testimonial per la campagna pubblicitaria del profumo "Opium" e nel 2001 è il soggetto di dodici scatti che lo propongono come sex-symbol nel calendario della rivista "Max". Sarà poi testimonial della Lancia Musa.

Partecipa a fiction come "Piccolo mondo antico", "Le stagioni del cuore" e "La guerra è finita" (2002). Nel 2005 è nel cast del film d'azione hollywoodiano "The transporter: Extreme", prodotto dal maestro francese Luc Besson. Debutta come regista in teatro con lo spettacolo "La forza dell'abitudine", di Thomas Bernhard. Nel 2006 è al fianco di Luca Zingaretti e Paola Cortellesi nella commedia "Non prendere impegni stasera". Partecipa alla miniserie tv "La Sacra Famiglia" e interpreta Luigi Tenco nella fition biografica "Dalida" (interpretata da Sabrina Ferilli).

In "Caos calmo" (2008, di Antonello Grimaldi) recita la parte del fratello del protagonista interpretato da Nanni Moretti. Film successivi sono "Il seme della discordia", regia di Pappi Corsicato (2008); "4 padri single", regia di Paolo Monico (2009); "Ex", regia di Fausto Brizzi (2009); "Il compleanno", regia di Marco Filiberti (2009); "Natale a Beverly Hills", regia di Neri Parenti (2009); "Basilicata coast to coast", regia di Rocco Papaleo (2010); "Il padre e lo straniero", regia di Ricky Tognazzi (2010); "La donna della mia vita", regia di Luca Lucini (2010); "American Snow", regia di Romeo Antonio (2011); "Baciato dalla fortuna", regia di Paolo Costella (2011); "Ex - Amici come prima!", regia di Carlo Vanzina (2011); "Razzabastarda", regia di Alessandro Gassmann (2011); "Viva l'Italia", regia di Massimiliano Bruno (2012); "Tutta colpa di Freud", regia di Paolo Genovese (2014); "I nostri ragazzi", regia di Ivano De Matteo (2014); "Il nome del figlio", regia di Francesca Archibugi (2015).

Alessandro Gassmann nella seconda metà degli anni 2010

Nel 2016 recita nei film "Onda su onda" (regia di Rocco Papaleo) e "Non c'è più religione" (di Luca Miniero). L'anno successivo è protagonista assieme a Marco Giallini di "Beata ignoranza" (di Massimiliano Bruno). Per la tv Alessandro Gassmann interpreta il commissario Lojacono ne "I bastardi di Pizzofalcone", ispirato alla fortunata serie di romanzi di Maurizio de Giovanni.

https://biografieonline.it/biografia-alessandro-gassmann

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