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sabato 14 novembre 2015

Lo Sapevate Che: Chi tenta di fermare la rivoluzione di Francesco...



Purezza Dei Principi. Lusinghe della mondanità. Nell’arresto dei due “ladri di fiducia” – monsignor Vallejio Balda e la giovane Francesca Chaouqui – si manifesta, in tutta la sua umana materialità, una contrapposizione antica, sedimentata nel tempo. A tratti oscura. E’ il dilemma irrisolto della Chiesa di Roma: come stare nel mondo senza essere del mondo. Più semplicemente ì, come praticare il bene senza farsi sopraffare dal potere e dalla ricchezza. (..). Con La Sorprendente Rinuncia al seggio di Pietro, Benedetto XVI infatti ha voluto ribaltare un potere millenario. L’abdicazione, sia pure come gesto estremo di personale debolezza, fu un monito – rimasto incompreso – rivolto a tutta la gerarchia di Santa Romana Chiesa: dopo di me nessuno si consideri intoccabile, al sicuro nelle sue posizioni di privilegio. Cardinali, vescovi, prefetti e amministratori dei beni ecclesiastici, nessuno più si senta al di sopra di tutto e di tutti. A distanza di quasi tre anni Bergoglio, il successore, procede con polso fermo verso una rivoluzione tanto necessaria quanto incerta nell’esito finale. (..). Papa Francesco può farlo, forte del carisma di cui gode. Unico vero leader sulla scena mondiale. Capace di parlare un linguaggio di speranza ai poveri della Terra, qualsiasi sia la loro religione. E’ stato il primo a denunciare una terza guerra mondiale combattuta “a pezzi”. E la sua visione della geopolitica, come dei rapporti di forza sul terreno di scontro, non ha eguali tra i capi delle grandi potenze internazionali, compresi Obama e Putin. Sa mescolare messaggi di pace e speranza alla realpolitik, come ha dimostrato nel recente viaggio prima a Cuba e poi negli Stati Uniti. Un Pontefice Così Visionario, e amato, rinchiuso nei pochi metri quadrati della residenza di Santa Marta, vive con evidente fastidio le resistenze della nomeklatura curiale. (..) Non Sfugge Tuttavia una contraddizione nella vicenda dell’arresto della strana coppia. Sia Vallejo Balda che la Chaouqui furono nominati nella commissione per lo studio dei problemi economici e amministrativi della Santa Sede per volere di Bergoglio. O comunque qualcuno gli ha suggerito quei nomi. Segno di una certa difficoltà di Francesco – ha sottolineato Massimo Franco sul “Corriere della Sera” – a conoscere esattamente gli intrecci del sottobosco vaticano e riconoscere le persone più affidabili. Anche il cardinale Pell è stato chiamato dall’Australia a Roma dal papa con l’incarico di mettere ordine nelle finanze vaticane. Pell si è rivelato uno dei 13 “conservatori” firmatari della lettera che ha contrassegnato parte del dibattito nel sinodo sulla famiglia. E’ come se allo slancio di Francesco non facesse riscontro quella che potremmo definire la nuova classe dirigente vaticana chiamata a realizzare la rivoluzione di questo pontificato. Eppure resta intatta l’utopia, come senso del rimorso della Chiesa terrena.
Luigi Vicinanza Editoriale www.lespressoit – @vicinanzal  - L’Espresso -12 novembre 2015

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