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lunedì 23 novembre 2015

Lo Sapevate Che: Traditi dalla frutta...



Boscalid, Captano, Fosmet, Metalaxil, Dimetoato, Iprodione. Li assumiamo ogni volta che addentiamo una mela o una fragola, essendo i più diffusi pesticidi I loro effetti sulla salute dell’uomo dell’ambiente sono ancora un terreno di studio poco battuto, ma è certo che il 42% della frutta ne porta tracce. Lo dice l’indagine “Stop Pesticidi” di Legambiente. Le pere, con 40 trattamenti durante l’anno, sono fra le più contaminate. Le mele contengono in media 5 pesticidi, 8 le fragole, 15 l’uva da tavola. Eppure una soluzione c’è. Si chiama Wakelyns Agroforestfolk, Inghilterra: “Si pianta un mix di piante da frutto e da legname, mentre a terra si alterna la coltivazione di cereali, patate e zucche, più un’area a pascolo. La diversificazione e la dispersione dei meli tra altre specie ha ridotto notevolmente il numero di malattie e parassiti, senza bisogno di pesticidi”, racconta Federica Ferrario di Greenpeace. Mentre in Olanda va di moda la casetta per gli uccellini sugli alberi: uno studio dell’Università di Amsterdam dimostra che sono in grado di eliminare i bruchi, tra i parassiti più ghiotti e aggressivi. L’Agenzia Nazionale Svizzera ha invece creato in laboratorio piccoli acari che si nutrono dei parassiti più pericolosi per le piante. Il sistema funziona, al punto che l’hanno adottato anche gli agricoltori dello stato di Washington. “Il principio di utilizzare i predatori naturali dei parassiti dei frutteti è utilizzato in altri luoghi: in Nuova Zelanda una vespa ha eliminato il problema”.Greenpeace vorrebbe proporre all’Europa formule assicurative a favore degli agricoltori che convertono le loro coltivazioni da intensive a biologiche. Come quelle che risarciscono per i disastri provocati da tempeste e grandine: “Si tratterebbe solo di estendere la copertura ai parassiti”, dice Ferrario.
Gloria Riva – News – Donna di Repubblica – 14 Novembre 2915  -

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