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sabato 14 novembre 2015

Lo Sapevate Che: Patate elettriche...



E se la prossima rivoluzione industriale fosse a base di patate? L’Inghilterra, che è stata la patria della seconda (a base di fabbriche e carbone), ha appena lanciato un impianto ecofriendly capace di produrre energia dalla buccia delle patate. Lo ha realizzato la 2 Sisters Food Group, big alimentare nel Regno Unito, ed è in grado di trasformare gli scarti della lavorazione del tubero in elettricità. Lo stabilimento dovrebbe ridurre le sue emissioni di anidride di un quinto e dimostrare che le patatine fritte possono persino far bene. Del resto gli anglosassoni sono i maggiori mangiatori di patate d’Europa: 110 chili a testa l’anno, mentre la media è 34. Solo i bielorussi, 113 chili, gli tengono testa. La centrale di Carlisle dovrebbe produrre 3500 mega watt/ora l’anno, quanto basta per alimentare ogni giorno una cittadina di circa 850 case. In più sarebbe in grado di generare altri 5mila megawatt/ora l’anno, quanto basta per dare energia all’intera fabbrica che lava, affetta e cuoce patate per poi confezionarle e metterle sul mercato. L’impianto – grande quanto un palazzo di cinque piani – si basa sulla soluzione ingegneristica della digestione anaerobica, in grado di assimilare l’energia sotto forma di gas proveniente dalla macerazione delle bucce, ma anche dei prodotti scartati, come il tipico cottage pie. Non è tutto, la società riciclerà i sottoprodotti della bio raffineria per concimare i campi: “Il nostro è un esempio di economia circolare, basata su un processo di innovazione scientifica che permette di risparmiare e preservare l’ambiente. Siamo convinti che sempre più aziende seguiranno il nostro esempio”, dice Andrew Edlin, direttore di 2 Sisters, pronto a replicare in altri 10 stabilimenti con ortaggi di vario genere, per un investimento di 70 milioni di euro.
Gloria Riva – News – Il Venerdì di Repubblica – 6 Novembre 2015

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