Chi E’ Rimasto ad
Opporsi a un
dibattito aperto sulla legalizzazione delle droghe? Perché? E con quali argomentazioni? Ho detto “dibattito
aperto sulla legalizzazione” e non semplicemente o direttamente “legalizzazione”,
perché prima ancora di poter legiferare- o addirittura pensare di farlo – su un
tema tanto complesso, c’è bisogno di avviare un dibattito maturo e scevro da
condizionamenti e da giudizi personali. Si oppone al dibattito chi non ha
consapevolezza dell’entità reale del mercato di stupefacenti. Chi ritiene ci
sia un’altra strada per debellare il problema. Chi ritiene che parlarne non
porti beneficio alla propria carriera (spesso politica). Chi interpreta i dati
diffusi dalle forze dell’ordine sugli stupefacenti senza tener conto che spesso
quelle cifre riguardano solo quantità di droga sequestrate e non quelle
realmente prodotte e immesse sul mercato. Nelle ultime settimane si è molto
discusso del no dell’Ohio all’Issue 3” che avrebbe legalizzato il possesso e la
vendita controllata di marijuana, nonché la possibilità per ciascun adulto di
poterne coltivare in proprio fino a 4 piante.(..). Sul Versante Opposto, invece, la sentenza della Corte
Suprema di Città del Messico che ha, con quattro voti su cinque, votato a
favore del ricorso depositato dalla Smart (Società messicana di autoconsumo
responsabile e tollerante) riconoscendo il diritto di seminare, coltivare e
fumare cannabis, ma non la compravendita dei semi. E questo ultimo aspetto ha
motivato l’unico voto contrario, ovvero l’illogicità di poter coltivare ma non
acquistare i semi.(..). Ma Chi E’ Favorevole non può che rallegrarsi anche di
questi piccoli passi, benché piccoli e
incerti, perché hanno il gran merito di stimolare riflessioni anche da parte di
chi non è d’accordo. (..) L’assunto è: inutile legalizzare perché se diventa
legale l’erba negli Stati Uniti ( in Alaska, Colorado, Oregon e Washington a
scopo ricreativo e in 23 Stati è liberalizzato
mercato della droga in Francia e dobbiamo arrenderci all’l’uso a scopo
terapeutico) i cartelli della droga virano su altre sostanze (eroina e droghe
sintetiche). Ma poi vengono diffuse le stime del mercato della droga in
Francia, e dobbiamo arrenderci all’evidenza. La cifra annuale (anno 2020) si basa
sulla domanda dei consumatori e non sui sequestri ed è di 2,3 miliardi di euro.
Ogni francese spenderebbe ogni anno 36 euro in droga, soprattutto cannabis e
cocaina. E quindi ecco che a liberalizzare la marijuana si farebbe un danno non
irrilevante alle organizzazioni criminali. Ma questi sono dati, dirà qualcuno,
non pensieri personali, quindi non verranno presi in considerazione.
Roberto Saviano -
L’antitaliano – www.lespresso.it –
L’Espresso – 19 Novembre 2015 -
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