Ci sono coltivazioni
che, pian piano,da episodiche diventano intensivo, in terre lontane e quasi
irraggiungibili. Ci
sono voluti molta pazienza e molto impegno, ma alla fine, voi sapete come sono
strane le piante,si diffondono oltre le intenzioni e l’esperimento presenta
rischi non valutati. I coltivatori, venuti da lontano mai presenti per iniziare
la seminagione, ormai sono quasi tutti del posto. Sono ogm, i semi, ma
gratuiti. I vecchi specialisti sono quelli che pagano e rinnovano le derrate,
sperando di isolare quella che è una indesiderabile produzione locale. Questi
semi in Oriente, per ora quello più vicino, attecchiscono perfettamente e
promettono nuovi e inaspettati raccolti, la cui gestione sarà affidata a chi
saprà ampliare le colture e a trovare nuovi mercati.
maxbucchi@yahoo.it – Sottovuoto- Il
Venerdì di Repubblica – 13 novembre 2015
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