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lunedì 30 aprile 2012

Lo Sapevate Che: Il Barilotto



Tanto tempo fa, in una terra lontana, viveva un signore di bell’aspetto, nobile e imponente. Ma nel suo cuore era fellone e sleale, astuto e ipocrita, superbo e crudele.
Non aveva paura né di Dio né degli uomini. Alla testa di una masnada di soldatacci anche peggiori di lui aveva devastato e raso al suolo villaggi e città. Il desiderio di far del male era per lui un’ossessione. La sua crudeltà era divenuta proverbiale. Ma un giorno, durante un combattimento, un colpo di balestra lo ferì gravemente a un fianco. Per la prima volta, il crudele signore provò la sofferenza e la paura. Mentre giaceva ferito, i suoi cavalieri gli fecero balenare davanti agli occhi la gola spalancata e infuocata dell’inferno a cui era sicuramente destinato se non si fosse pentito  dei suoi peccati e confessato in chiesa. “Pentirmi, io? Mai! Non confesserò neppure un peccato!”.
Tuttavia il pensiero dell’inferno gli provocò un po’ di spavento salutare. A malincuore, si diresse a piedi verso la caverna di un santo eremita.
Con tono sprezzante, senza neppure inginocchiarsi, raccontò al santo frate tutti i suoi peccati: uno dietro l’altro, senza dimenticarne neppure uno. Quando ebbe finito la sua  confessione in tono arrogante protestò: “Adesso ti ho detto tutti i fatti miei; sei contento? Ora lasciami in pace! E’ tutto finito!”.
“Sire, certamente hai detto tutto, ma non sei pentito. Dovresti almeno fare un po’ di penitenza, per dimostrare che vuoi davvero cambiare vita”:
“Farò qualunque penitenza. Non ho paura di niente, io! Purchè sia finita questa storia”. “Digiunerai ogni venerdì per sette anni….”. “Ah, no! Questo puoi scordartelo!”, “Vai in pellegrinaggio fino a Roma…”. “Neanche per sogno!”. “Vestiti di sacco per un mese…”, ” Mai!”.
Il superbo cavaliere respinse tutte le proposte del buon frate, che alla fine propose: “Bene, figliolo. Fa soltanto una cosa: vammi a riempire d’acqua questo barilotto e poi riportamelo”.
“Scherzi? E’ una penitenza da bambini o da donnette!”, sbraitò il cavaliere agitando un pugno minaccioso. Ma la visione del diavolo sghignazzante lo ammorbidì subito. Prese il barilotto sotto braccio e, brontolando, si diresse al fiume. Immerse il barilotto nell’acqua, ma quello rifiutò di riempirsi. Si diresse verso una sorgente: il barilotto rimase ostinatamente vuoto. Furibondo, si precipitò al pozzo del villaggio. Fatica sprecata!
Provò a esplorare l’interno del barilotto con un bastone: era assolutamente vuoto. “Cercherò tutte le acque del mondo” sbraitò il cavaliere. “Ma riporterò questo barilotto pieno!”. Si mise in viaggio, così com’era, pieno di rabbia e di rancore. Prese ad errare sotto la pioggia e in mezzo alle bufere. Il suo viso si bruciò al sole.
A ogni sorgente, pozza d’acqua, lago o fiume immergeva il suo barilotto e provava e riprovava, ma non riusciva a far entrare una sola goccia d’acqua.
Ogni volta, però cadeva qualche pietra del muro di superbia che aveva nell’anima. Sempre più lacero e sofferente attraversò regioni selvagge e i deserti.
Anni dopo, il vecchio eremita vide arrivare un povero straccione dai piedi sanguinanti e con un barilotto vuoto sotto il braccio.
“Padre mio, - disse il cavaliere (era proprio lui) con voce bassa e addolorata -, ho girato tutti i fiumi e le fonti del mondo, non ho potuto riempire il barilotto…Ora so che i miei peccati non saranno perdonati. Sarò dannato per l’eternità! Ah, i miei peccati, i miei peccati così pesanti… Troppo tardi mi sono pentito”.
Le lacrime scorrevano sul suo volto scavato. Una lacrima piccola piccola scivolando sulla folta barba finì nel barilotto. Di colpo il barilotto si riempì fino all’orlo dell’acqua più pura, fresca e buona che mai si fosse vista. Una sola piccola lacrima di pentimento….
B.F. Bollettino Salesiano Aprile 2012








Frittelle Scrippelle Di Ricotta



Per 6 persone

400 gr di ricotta pecorina, 3 uova, zucchero a piacere, zucchero vanigliato, 1 limone non trattato, 1 bustina di lievito per dolci, olio.

In una terrina amalgamare bene la ricotta schiacciandola con i rebbi di una forchetta, unire la farina, i tuorli e lavorare il tutto compattando la massa di ingredienti. Unire lo zucchero , la buccia grattugiata del limone il lievito sciolto in poche gocce del limone e in ultimo le chiare montate a neve fermissima, facendo attenzione a lavorarle dal basso verso l’alto. Coprire la terrina con un panno e lasciare riposare per mezz’ora. Poi prendere una quantità per volta, tanto da ottenere delle polpettine. Friggerle in olio bollente e fare asciugare l’olio in eccesso posandole su carta assorbente da cucina. Spolverarle con zucchero vanigliato.

Oggi Pollo.....


Pollo Alla Diavola

Per 4 persone

1 pollo da 1,200 kg, ½ bicchiere di vino bianco secco, 1 spicchio d’aglio, 1 cucchiaio di aceto di mele, un pizzico di peperoncino in polvere, 1 cucchiaio di salsa di soia, rosmarino, olio, sale.

Incidete il pollo lungo il dorso e asportate la spina dorsale. Appoggiatelo sul tagliere, con la pelle ricolta verso l’alto, appiattitelo premendo con forza, sfregatelo con l’aglio e salatelo. Mescolate vino, aceto, soia, peperoncino e 2 cucchiai d’olio. Versate la miscela sul pollo e lasciatelo riposare per un’ora, girandolo ogni tanto nel condimento. Scaldate bene la griglia e spennellatela con il rosmarino intinto nell’olio rimasto. Adagiate il pollo sgocciolato sulla griglia, con il petto rivolto verso il basso. Chiudetela e cuocete su una fiamma media e girate il pollo ogni 10 minuti. Servite appoggiandolo su un piatto da portata, con contorno di insalatina e verdure stagionali.



Pollo Tandoori (Coscie), Ricetta Indiana

Per 6 persone

6 belle cosce di pollo, 1 cucchiaino di peperoncino rosso in polvere, ½ cipolla tritata, 1 cucchiaio di pepe nero, 1 cucchiaio abbondante di polvere di zenzero, 3 cucchiaini di semi di coriandolo, 1 cucchiaio di semi di cumino, 3 spicchi d’aglio pestati come una crema, 2 cucchiaini di paprica, 300 ml di yogurt greco, 1 cucchiaio di succo di limone, olio, sale.

Togliete la pelle alle cosce e spennellatele con succo di limone. Fate marinare in frigorifero per ½ ora. Tritate nel mixer la cipolla, l’aglio, lo zenzero, i semi di cumino e di coriandolo, il succo di limone e il sale, fino a ottenere una crema. Unite la paprica, il peperoncino e lo yogurt, mescolate con cura e versatelo sul pollo, messo su un piatto grande. Copritelo con la pellicola e fatelo marinare in frigorifero da 4 a 12 ore. Disponete il pollo su una teglia da forno e fatelo cuocere in forno preriscaldato a 190° per 45 minuti. Servite con riso indiano.


Pollo E Cannella, Ricetta Brasiliana

Per 4 persone

1 pollo di 1 kg e 2 etti, 1 cipolla bianca, un cucchiaio di cannella in polvere, un pezzetto di radice di zenzero, un cucchiaio di miele, 2 cucchiai di rum, 1 dl di brodo vegetale, 1 kg di mele Golden, limone, burro, olio, sale e pepe.

Insaporite il pollo tagliato in 8 pezzi con sale e pepe, fatelo dorare in una padella con 4 cucchiai d’olio. Toglietelo con una paletta forata e tenetelo da parte. Nella stessa padella fate appassire una cipolla bianca affettata sottilmente e unitevi la cannella in polvere, la radice di zenzero grattugiata e un cucchiaio di miele. Fate sciogliere il miele a fuoco lento, mescolando e aggiungendo 2 cucchiai di rum, un dl di brodo vegetale. Rimettete il pollo nella padella e cuocete a fuoco lento per 40 minuti. Nel frattempo, sbucciate il chilo di mele e tagliatele in 4 parti, eliminate il torsolo e mettetele in una casseruola. Fatele cuocere con il succo di ½ limone e mezzo bicchiere d’acqua, finchè non saranno disfatte e l’acqua sarà completamente evaporata. Unitevi una noce di burro e il succo di ½ limone, mescolate bene. Servite il pollo, irrorandolo con il suo sugo di cottura e con la crema di mele, messa in una salsiera a parte.

domenica 29 aprile 2012

Pensiero: Il cervello





E molta gente, dovrebbe attentamente considerare questa frase!

Pensiero: Saluto

Buona Domenica a Tutti!



Piccolo Menù Domenicale



Pinzimonio Di Verdure Con Salsa Al Sedano

Per 6 persone
2 finocchi, 4 carote, 2 cespi di indivia belga, 1 cespo di lattuga romana, un cuore di sedano verde, un mazzetto di ravanelli. Per la salsa: 300 gr di sedano rapa, 100 gr di carote, 1 dl di olio, sale, pepe.
Preparare la salsa: sbucciare il sedano rapa, pulire le carote, tagliare tutto a tocchetti e fare cuocere in acqua bollente salata per 40 minuti. Scolare il tutto, lasciare intiepidire e frullare, aggiungendo a filo l’olio e insaporire infine con sale e pepe. Pulire i finocchi, tagliarli a spicchi e lavarli; spuntare le carote, pulirle, lavarle e tagliarle a bastoncino; Sfogliare l’insalata belga e la lattuga romana, lavarla e asciugarla; pulire il sedano, lavarlo e tagliarlo in pezzi regolari; pulire della barbetta i ravanelli e delle foglie più brutte e lavarli. Disporre in un largo piatto da portata tutte le verdure e accompagnarle con la salsa di sedano.


Penne Con Acciughe E Mozzarella

Per 4 persone

350 gr di penne rigate, 2 spicchi d’aglio, 4 acciughe sotto sale, un cucchiaino di peperoncino piccante, 150 gr di mozzarella, pangrattato, burro, olio.

Fare scaldare in 3 cucchiai d’olio, 2 spicchi d’aglio. Appena dorato l’aglio, eliminatelo e aggiungete nella padella 4 acciughe sotto sale, diliscate e spezzettate. Fatele sciogliere dolcemente, unite un cucchiaino di peperoncino piccante. Fare cuocere 350 gr di mezze penne rigate. Versare la salsa alle acciughe in una scodella e unirvi 150 gr di mozzarella tagliata a dadini. Scolate la pasta e mettendola nel piatto di portata, conditela con qualche pezzetto di burro, condite con la salsa preparata e 4 cucchiai di pangrattato tostato in forno, mescolate e servite.


Filetto Di Vitello Alla Stroganov

Per 4 persone

½ kg di filetto di vitello a fette, 3 cipolle bianche, 2 cucchiai di salsa di pomodoro, 1 cucchiaio di farina, 150 gr di panna fresca, 2 bicchieri di brodo di carne, olio, burro, sale e pepe. Variante: cipolle e funghi.

In una padella affettare le cipolle e farle soffriggere dolcemente in 40 gr di burro e 3 cucchiai d’olio. In un’altra padella fate saltare per 7 minuti i filetti di carne, ridotti a tocchetti. Aggiungere le cipolle e due cucchiai di salsa di pomodoro, cuocere ancora per qualche minuto., spolverare con un cucchiaio di farina, mescolare e aggiungere 150 gr di panna fresca e un paio di bicchieri di brodo di carne, cuocere ancora per 2 minuti. Portare in tavola, accompagnando con riso pilaf.
Nella variante, nella padella delle cipolle, unire anche 3 etti di funghi porcini a fettine e cuocere per 8 minuti .





Patate In Teglia Al Forno

Per 4 persone

800 gr di patate, 2 cipolle rosse, 1 dl di panna liquida, 200 gr di formaggio Montasio fresco, 2 cucchiai di origano, olio, sale, pepe in grani.

Sbucciate le patate e tagliatele a fette di ½ cm di spessore. Fate bollire ½ lt di acqua non salata, versatevi le patate e scottatele per 5 minuti, poi scolatele, mettetele in un piatto e tenetele da parte. Affettate le cipolle sottilmente. Tagliate il formaggio e fettine sottili. Ungete una pirofila da forno con olio. Disponete nella pirofila uno strato di patate, profumate con origano, coprite con uno strato di cipolle e salate leggermente. Spolverizzate con pepe macinato al momento, coprite con uno strato di formaggio a fettine. Ripetete la sequenza degli ingredienti, terminando con uno strato di patate. Condite con l’origano residuo, un po’ di sale, e bagnate la superficie con la panna e mettete in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti. Togliete dal forno, lasciate riposare per 5 minuti e servite


Bavarese Allo Zabaione


Per 6 persone
3 tuorli, 3 cucchiai di zucchero, 50 gr di zucchero a velo, 3,5 dl di panna da montare, 4 fogli di colla di pesce, ½ bicchiere di vino bianco, 6 cucchiai di Marsala.
Lavorate i tre tuorli con 3 cucchiai di zucchero e cuocete lo zabaione a bagnomaria con i 6 cucchiai di Marsala. Sciogliete la colla di pesce in poco vino bianco, unite allo zabaione e mescolate, unite la panna montata con lo zucchero a velo e versate nello stampo. Mettete in frigorifero per almeno 2 ore. Capovolgete lo stampo e servite.

E Buon Appetito!

Lo Sapevate Che: Paura Della Solitudine



La Grande Marea Verde Che Ha Tanta Paura Della Solitudine

Quelli parlano e tu non li capisci. Non è questione di lingua, non parlano mica cinese. Parlano la tua stessa lingua, ma non li capisci. Poi parlano di Goldrake e capisci che hai trovato il tavolo giusto in pizzeria. Ci stanno seduti quelli della tua età. Parlano del bambino vestito da Goldrake che si lancia dalla finestra e muore schiacciato sul lastricato del cortile. Muore perché la mamma non gli ha lanciato i componenti. Tu ridi e anche gli altri ridono perché sei seduto al tavolo giusto. Perché tu sei uno che era ragazzo ai tempi di Goldrake.
E prova a capire quegli altri che parlano delle Uings e dei Gormiti. Gormiti? Pensa che io mi credevo che si chiamavano Gormiti!Prova a capire quelli che parlano della guerra mondiale e della Germania nazista. Prova a dirgli che adesso in Germania c’è una signora coi capelli tinti che parla di spread. Non Hitler coi baffetti da comico che strilla e non si capisce un cacchio. E in Giappone non ci buttano più le bombe. Adesso in Giappone l’atomica se la sparano addosso da soli con Fukuschima. O Fukùschima?
Ai tempi del fascismo non sapevo di vivere ai tempi del fascismo. Lo dice Enzensberger. Lo dice in tedesco, ma in italiano si dice così. Lo dice per dire che solo quando il passato è passato, capiamo in quale tempo abbiamo vissuto e anche chi siamo ora, forse. Però bisogna essere Enzensberger per sapere che il presente è anche un’altra cosa. Per non usare il passato come un sipario che nasconde quello che davvero accade sul palco.
Ecco perché dieci pullman e un centinaio di automobili di varesini si sono mossi verso la Fiera di Bergamo per la serata dell’orgoglio leghista. Ecco perché insieme a loro ce n’erano altri migliaia con le stesse bandiere e gli stessi colori.
Sul palco c’era quello sposato col rito celtico e pure quell’altro che beve l’acqua del dio Po. Non importa che anche quel partito sia stato al governo come tutti gli altri, che i suoi rappresentanti si siano seduti agli stessi tavoli, sulle stesse poltrone, nelle stesse auto blu e abbiano scritto, letto e firmato le stesse leggi degli altri politici. Il popolo della Lega si deve sentire diverso. Vuole sedersi al tavolo di una pizzeria e sentire che ha qualcosa in comune con tutti che stanno mangiando la pizza. Prende un mondo lontano fatto di celti e carrocci, si colora le magliette, si siede, mangia e quando parla riesce a capirsi. Si diventa ciechi e sordi, forse un po’ scemi e persino cattivi per non essere soli.
Ascanio Celestini – Venerdì di Repubblica 20-04-12

sabato 28 aprile 2012

Pensiero: Sandro Pertini





Grazie Presidente!

Pensiero: Tolstoj



da: Travaglio Forever

Pensiero: Contro La Mafia




Noi siamo con te Ingroia... perchè ieri eravamo con Borsellino.

Lo Sapevate Che: Il Poeta Milosz


Milosz Poeta: E La Storia Albergava Nei Sui Versi

Storia e scrittura, intreccio dominante di Czeslaw Milosz,
soprattutto in questo Trattato poetico, edito nel 1957 e ora presso Adelphi (pp. 115, euro 16, traduzione di Valeria Rossella), sembrano comunicare una immagine sistematica fin dal titolo. Ma l’annuncio di una volontà trattatistica non è priva di una finissima ironia in versi che, fra l’altro teorizzano con straordinaria leggerezza la sua idea di poesia, raccontano le violenze di regimi totalitari come il nazismo e lo stalinismo, rappresentano scene di vita quotidiana ( il mercato nero durante invasione tedesca).
Nato nel 1911 in quella patria tormentata che è la Polonia, addetto culturale all’ambasciata di Washington, asilo politico in Francia, emigrato negli Stati Uniti dove ha insegnato a Berkeley, Premio Nobel per la letteratura (1980), Premio Grinzane Cavour (1993), scomparso nel 2004, Milosz – anche saggista – ha affidato la sua poesia pura alla Mallarmé, gli eccessi autobiografici. Nelle affascinanti note che occupano la metà del Trattato scrive “la Storia dimora in lui”, limpido e conciso autoritratto di un testimone del nostro tempo.


Torta Al Cioccolato Con Crema Ganache Glassata




Per 6 persone

100 gr di cioccolato fondente, 125 gr di burro, 150 gr di zucchero, 1 uovo e 1 tuorlo,  ½ bustina di vanillina, 250 gr di farina 1 cucchiaino di lievito in polvere, ½ cucchiaino di bicarbonato di soda, 0,5 dl di latte e 1 cucchiaio di yogurt intero, burro e farina per la teglia. Per la crema ganache: 25 gr di burro, 100 gr di cioccolato fondente a pezzetti, 0,75 dl di panna, un pizzico di sale. Per accompagnare panna montata, crema Inglese o alla vaniglia, gelato al caffè, vaniglia cioccolato o arancia.

Mettete in una casseruolina 100 gr di cioccolato fondente da copertura spezzettato e fatelo sciogliere a bagnomaria su fuoco lento. In una terrina montate 125 gr di burro con 150 di zucchero e incorporatevi un uovo e un tuorlo, uno alla volta, mezza bustina di vanillina, il cioccolato sciolto, 250 gr di farina setacciata con un cucchiaino di lievito in polvere e mezzo di bicarbonato di soda, 0,5 dl di latte e un cucchiaio di yogurt intero; versate il composto in uno stampo di 22 cm di diametro, imburrato e infarinato e cuocete la torta in forno preriscaldato a 180° per 35 minuti. Nel frattempo preparate la crema ganache: fate sciogliere in un pentolino 25 gr di burro con 100 gr di cioccolato fondente a pezzi, 0,75 dl di panna e un pizzico di sale. Lasciate raffreddare la crema e spianatela sulla torta con una spatola. Servite la torta accompagnata a piacere con panna montata oppure con crema Inglese o alla vaniglia, o ancora con gelato al caffè, alla vaniglia, al cioccolato o all’arancia.

Iniziare Con Gli Antipasti.....



Bruschetta Marinara

Per 4 persone

8 fette di pane casereccio tostate, 300 gr di filetto di pesce spada, succo di limone, 200 gr di pomodori maturi e sodi, un gambo di sedano tenero, 1 scalogno, un ciuffo di prezzemolo, 15 olive nere snocciolate, olio, sale e pepe.

Lavare i pomodori e farli scottare in acqua in ebollizione, privarli della buccia e dei semi, tagliare la polpa a dadini, metterli in un colino per 15 minuti, a perdere l’acqua di vegetazione. Privare il sedano dei filamenti, lavarlo e tagliarlo a rondelle. Sbucciare lo scalogno, lavarlo e tagliarlo a rondelle sottili. Lavare il filetto di pesce spada e, con un coltello affilato, tagliarlo trasversalmente nel senso delle fibre, ottenendo fettine molto sottili. Versare 2 cucchiai di succo di limone in un piatto fondo, adagiarvi le fettine di pesce spada e irrorarle con il succo di un limone. Farle riposare in frigorifero per 30 minuti, coperte da pellicola. Rigirarle delicatamente 3 o 4 volte. Scolarle, metterle in una terrina, irrorarle con l’olio e farle riposare per altri 10 minuti, rigirandole un paio di volte. Aggiungervi i dadini di pomodoro, il sedano, le olive tagliate a rondelle e le rondelle di scalogno. Insaporire con un pizzico di sale e di pepe e cospargere con il prezzemolo, lavato e tritato finemente. Al momento di servire, distribuire il composto sulle fette di pane tostato.


Blinis Di Spinaci Con Pere E Taleggio

Per 4 persone

200 gr di farina, 4 uova, 2,8dl di latte, 50 gr di spinaci novelli puliti da insalata, 1 spicchio d’aglio, olio, 2 pere, 80 gr di taleggio, 20 gr di scaglie di nocciole, 1 noce di burro, sale, pepe.

In una terrina mettere la farina e unirvi le uova e il latte. Aggiungere l’aglio tritato finissimo, gli spinaci tritati grossolanamente , il sale e il pepe. Scaldare una padellina, spennellarla con olio, versarvi un po’ della pastella e cuocere i blinis 2 minuti circa per parte. Continuare sino ad esaurimento della pastella. Mettere tutti i blinis sulla placca del forno foderata con carta di alluminio e fare cuocere in forno preriscaldato a 180° per 5 minuti. Nel mentre sbucciare le pere, tagliare la polpa a cubetti e farla rosolare a fuoco vivace con il burro e una macinata di pepe per 2 minuti, mescolando delicatamente. Servire i blinis tiepidi con le pere calde, il formaggio tagliato a cubetti e le scagliette di nocciole.


Terrina Di Asparagi Con La Ricotta

Per 6 persone

Un mazzo di asparagi, 4 uova, 500 gr di ricotta fresca, 250 gr di scagliette di parmigiano, 1 scalogno, 2 cucchiai di basilico tritato, olio, sale, pepe. Per accompagnare salsa di pomodoro.

Eliminare la parte finale più dura agli asparagi e farli bollire in poca acqua bollente salata a casseruola scoperta per 5 minuti. Estrarli subito dall’acqua e posarli non sovrapposti su un piatto. Tagliarli a metà per il lungo. Sbucciare e tritare lo scalogno. Battere le uova in una terrina e incorporavi la ricotta con 200 gr di scagliette di parmigiano, lo scalogno, 1 cucchiaio di basilico tritato, sale e pepe. Deve risultarne un composto denso. Imburrare uno stampo da plum cake da 1 litro. Foderarlo con carta da forno, lavata strizzata e imburrata. Riempire con strati di ricotta e di asparagi. Aggiungere le scagliette di parmigiano rimaste sull’ultimo strato. Fare cuocere in forno preriscaldato a 170° per 50 minuti, avendo l’accortezza di coprire lo stampo con carta di alluminio nel caso prendesse troppo colore. Sfornare, lasciare intiepidire e sformarlo. Servirlo a fette spesse, accompagnandole con un ottima salsa di pomodoro fatto con pomodori freschi pelati e ridotti a tocchetti, schiacciati e conditi con un filo d’olio, sale e basilico tritato.




venerdì 27 aprile 2012

Pensiero: I chiodini




Condividi: anche tu da bambino ai giocato coi chiodini?
di: Libero

Pensiero: Le frasi




Le frasi più belle
di: Travaglio forever

Pensiero: Le Donne





In memoria di tutte le donne uccise e sparite, violentate, ultima tra cui Vanessa, ciao Anima.
di: Oggi sempre sono io

Lo Sapevate Che: Se Fossimo Tutti Un pò Norvegesi



John Belushi odiava due cose: la musica country e i nazisti dell’Illinois. Ma cosa succede quando un nazista odia la musica country? Che anche noi fan dei Blues Brothers siamo chiamati a una scelta doverosa e ci schieriamo con la nenia dei cowboy. Se poi siamo di Oslo e fuori piove, apriamo l’ombrello e scendiamo in piazza in quarantamila per cantarla a squarciagola. Alla faccia del nazista.

Il quale aveva appena dichiarato che con quella canzone le maestre norvegesi lavano il cervello ai bambini. Soltanto il suo, purtroppo, è rimasto refrattario a qualsiasi detersivo.

La canzone si intitola «Barn av regnbuen», «Bambini dell’arcobaleno», ed è il rifacimento in scandinavo stretto di «Rainbow race», cantilena folk strimpellata alla chitarra dall’americano Pete Seeger nei primi Anni Settanta. Il ritornello parla di fratellanza, di distese verdeggianti, e non fa male a nessuno, se non a chi è già abituato a farsene parecchio da solo. Anders Breivik, per esempio, lo stragista di Utoya che ha imputato all'innocuo motivetto nientemeno che il deterioramento in chiave marxista della gioventù norvegese. I messaggi semplici e solari agiscono sulle menti ottenebrate dal razzismo come una cartina da tornasole. Portano a galla la rabbia di chi ha talmente paura della sensibilità umana da considerarla una dimostrazione di debolezza.

In tribunale Breivik ha insultato la canzone e l’infanzia dei connazionali. E ancora una volta è venuta fuori la civiltà di quel popolo poco battuto dal sole, che ha saputo asciugare il sangue di Utoya senza macchiare il vestito lindo della sua democrazia e si permette il lusso di trattare un reo confesso come un crocerista, ospitandolo in una cella grossa come uno stand dell’Ikea. I norvegesi avrebbero potuto reagire alla provocazione di Breivik con il silenzio. Oppure con il furore, portando in piazza i familiari delle vittime per ritorcere addosso a quell’uomo il livore seminato dai suoi atti. Invece si sono ritrovati pacificamente in quarantamila per cantargli la loro canzone. Ricordando al mondo che è anche per merito di quella nenia, imparata a memoria negli asili, se sono cresciuti così tolleranti e intimamente connessi con l'ambiente che li circonda.

Perciò oggi siamo tutti un po’ norvegesi, compresi noi rockettari stonati. Anzi, soprattutto noi, che ci offriamo volontari per inciderla su un disco da far ascoltare a Breivik in cuffia, fino alla fine dei suoi giorni.
Massimo Gramellini – La Stampa- 27-04-12

Pensiero: I fiori





In questo mondo di guerra e violenza anche i fiori piangono e noi crediamo che sia rugiada....

Pensiero: I Link



L'Uomo che sussurrva ai link.....

Pensiero: L'Imu





L'Imu è la patrimoniale dei poveri!........

Pensiero: Caro Amico






Ti voglio un mondo di bene, amico mio caro...

Pensiero: Viva la vita!




Buongiorno, viva la vita!

Lo Sapevate Che: Il Barone Inglese Che Si Puliva Le scarpe Da Solo



Ho incontrato qualche volta, quando ero giornalista in Inghilterra, Roy Jenkins: un uomo politico di qualità.
Figlio di un minatore, fece carriera nel partito laborista: diventò ministro degli Interni, forse aveva qualche possibilità di diventare Primo ministro. Era anche uomo colto, e a lui si devono due biografie monumentali, una di Gladstone, l’altra di Churchill. E’ un privilegio del mio mestiere poter conoscere talvolta, quando sono ancora accessibili, persone che poi diventeranno famose. Quando famoso non lo era ancora, invitato Roy a colazione in un ristorante italiano di Soho, il Quo Vadis, e parlavamo di questo e di quello.
Lo cito adesso, in queste mie note, per riferire un episodio che mi sembra grazioso, fra tante truci notizie di cui prendiamo conoscenza ogni mattina, quando leggiamo il giornale. A un certo momento della sua carriera fu chiaro che le sue probabilità di diventare Primo ministro erano sfumate, e allora la regina gli conferì un titolo nobiliare: fu fatto barone, ebbe          quindi un seggio alla Camera dei Lord. Quasi un premio di consolazione. Ma l’essere Lord impone un tenore di vita piuttosto elevato, certamente superiore alla media. Un giornalista inglese, sapendo che lui non era ricco, gli domandò pertanto se il titolo nobiliare gli creasse, dal punto di vista finanziario, qualche problema.
La risposta del novello barone fu semplice: mi piace ricordarla, nei tempi che corrono. Si limitò a dire, laconico: I clean my shoes. Cioè: le scarpe me le lucido io. Il che significa che non aveva un cameriere , tanto meno un maggiordomo: insomma, a vivere da barone aveva proprio rinunciato. Capisco che la citazione dell’episodio mi espone all’imputazione di anglofilia. Ma mi sembra che forma e contenuto della risposta siano un bel contrasto, di fronte alle notizie quotidiane concernenti, da noi, membri della Camera alta, della Camera Bassa e di tutti i Consigli della penisola, regionali, provinciali o comunali che dir si voglia.
Piero Ottone – Venerdì di Repubblica – 20-04-12


Che Dolce Squisitezza!



Sfogliatelle Napoletane

Per 6 persone

270 gr di farina, 120 gr di burro, 150 gr di ricotta, 100 gr di semolino, 2 uova + 1 tuorlo, zucchero semolato, zucchero a velo, 60 gr di arancio e cedro canditi a piccoli pezzettini, 1 bustina di vanillina, ½ cucchiaino di cannella in polvere, sale.

Fare ammorbidire 120 gr di burro ridotto a dadini a temperatura ambiente. Versare 250 gr di farina a fontana in una terrina. Mettere nell’incavo il burro e 2 cucchiai di zucchero semolato, lavorando gli ingredienti e aggiungendo a filo ½ bicchiere d’acqua tiepida. Formare con l’impasto omogeneo e compatto una palla. Coprire la terrina con un canovaccio e farlo riposare per mezz’ora. In una casseruola portare al limite dell’ebollizione ½ lt di acqua con un pizzico di sale. Prima che bolla versarvi a  pioggia il semolino con mescolata la bustina di vanillina. Mescolare continuamente con un cucchiaio di legno, facendo cuocere il composto a fuoco dolce per 5 minuti. Fare raffreddare. In una ciotola lavorare la ricotta con 100 gr di zucchero semolato, la cannella, i canditi, le uova intere leggermente battute e il semolino ormai freddo, amalgamare con cura il composto. Su di un piano di lavoro leggermente infarinato, appoggiare delle palline di pasta, ricavate dall’impasto di farina preparato, grosse come palline da ping pong. Stenderle con il mattarello, dandogli una forma ovale. Farcirle con un cucchiaio di composto al semolino e ripiegare la pasta, sigillando bene i bordi. Battere il tuorlo con 1 cucchiaio d’acqua. Spennellare le sfogliatelle , appoggiarle distanziate sulla placca del forno, foderata da carta da forno. Farle cuocere in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti. Sfornarle, sformarle, lasciarle raffreddare e spolverarle con zucchero a velo. Buone servite con una crema pasticciera o un dolce zabaione, o panna.


Oggi Pesce!



Salmone Con Besciamella


Per 4 persone

4 fette spesse 2 cm di salmone, (anche surgelato) 4 patate, 1 uovo, un ciuffo di prezzemolo, 50 gr di burro, 30 gr di farina, ½ lt di latte, sale e pepe.

Fate lessare le patate in acqua salata, sgocciolatele, privatele della pelle e passatele allo schiacciapatate. Impastatele con l’uovo, un poco di sale e il prezzemolo, privato dei gambi, lavato e tritato finemente. Stendete il composto di patate sul fondo di una pirofila unta di burro, adagiatevi sopra le fette di salmone, private della pelle, dell’osso centrale e delle spine. Preparate la besciamella: portate quasi a bollore il latte, salate e pepate, unite il burro e prima che prenda il bollore unite la farina, e sempre mescolando con un cucchiaio di legno, fate addensare, sino ad ottenere una salsa omogenea. Versate la salsa sopra il salmone e passate la pirofila in forno preriscaldato a 220° per 20 minuti. Fate gratinare. Servite direttamente nel recipiente di cottura.


Branzini Scottati Con Salsa


Per 6 persone

8 filetti di branzino, 3 fette di pane casereccio, aceto di mele, 2 uova, 200 gr di prezzemolo pulito, 2 spicchi d’aglio, 1 limone, 1 manciata di capperi dissalati, 4 acciughe dissalate, olio, sale, pepe.

Preparare la salsa: fare ammorbidire le fette di pane eliminando la crosta nell’aceto e strizzarle. Fare lessare le uova per 10 minuti, farle raffreddare, sgusciarle e tritarle. Tritare il prezzemolo, le acciughe e i capperi lavati e asciugati, mescolare bene il tutto in una terrina e con una frusta lavorando aggiungere a filo 2 dl di olio. Regolare di sale e pepe. Fare riposare la salsa sistemata in un ciotola da portata ricoperta con pellicola in frigorifero sino al momento di servirla. Preparare il pesce: Preparare un contenitore pieno d’acqua e con abbonante ghiaccio. Scaldare nel mentre in una larga casseruola dell’acqua e quando raggiunge l’ebollizione, immergere uno alla volta i filetti di branzino per 20 secondi, il tempo giusto per solo scottarli, poi estrarli con l’aiuto di una schiumarola, facendo attenzione a non romperli. Passarli nell’acqua gelata per qualche istante in modo da fermarne la cottura. Asciugarli con carta da cucina e con un coltello affilato, inclinando la lama, tagliarli a fette dello spessore di 1 cm. Adagiare le fette su di un piatto di portata e contornare il piatto con fettine di limone. Servire con la salsa preparata.


Sarde A Cotoletta


Per 4 persone

12 sarde fresche, 300 gr di pomodorini, 2 uovo, un ciuffo di menta fresca, farina, cannella in polvere, mollica di pane duro grattugiata, olio, sale,.

Pulire le sarde, eliminare la testa, aprirle a libro e diliscarle. Sciacquarle e asciugarle con carta da cucina. Tagliare a fettine sottili i pomodorini e sfogliare la menta. Allineare le sarde sul piano di lavoro, adagiare su ciascuna qualche fettina di pomodorino e foglie di menta, coprire con un’altra sarda. Quando le sarde sovrapposte sono tutte pronte, infarinarle leggermente, passarle nelle uova leggermente battute con un pizzico di cannella, impanarle nella mollica di pane grattugiata e farle friggere in una padella con abbondante olio in ebollizione. Fare assorbire l’olio in eccesso su carta assorbente da cucina e servirle calde.

Alici Fresche Al Limone

Per 6 persone

800 gr di acciughe, 2 limoni naturali, 3 pomodori, 2 spicchi d’aglio, 2 mazzetti di basilico, olio, sale.

Levate la testa alle acciughe e evisceratele, spinatele e sciacquatele sotto l’acqua corrente. Pelate l’aglio, tagliatelo a fettine, inseritene una in ogni acciuga insieme a una foglia di basilico, poi richiudetele. Tagliate i pomodori a fettine sottili, insieme ai limoni. Ungete una pirofila rotonda del diametro di 18 cm., con 2 cucchiai di olio d’oliva e sistemate metà dei pomodori e dei limoni sul fondo, unite le foglie di basilico, salate e pepate. Disponete le acciughe sui pomodori, accavallandole leggermente tra loro, sistemate le fette di pomodoro e limone rimaste, lungo la circonferenza della pirofila e coprite con le altre foglie di basilico. Condite il  tutto con 2 cucchiai d’olio e una presa di sale. Cuocete in forno a 210° per 15 minuti.
 

giovedì 26 aprile 2012

Pensiero: Scalinatiella....



Scalinatiella longo...longa...longa... stretturella, stretturella....

Pensiero: Natura...





Il risveglio della natura..

Pensiero: Apprezzare




Non ho tutto quello che vorrei ma apprezzo e ringrazio ogni giorno per tutto quello che h.
(qui la zampa amico)

Lo Sapevate Che: Perchè Non Mi Capisci?




Il linguaggio degli adolescenti è una sorta di “codice cifrato” comprensibile soltanto a chi condivide il loro mondo interiore e il loro universo di senso.
L’urgenza di comunicare è per gli adolescenti (e non solo per loro? Un bisogno fondamentale. Un bisogno, ma anche una disponibilità. Che i ragazzi manifestano, in genere, con immediatezza e semplicità.
Il problema è che non sempre il loro linguaggio risulta intelligibile agli occhi degli adulti, che spesso faticano a dare un senso alle loro parole, ai loro gesti, ai loro mugugni, ai loro silenzi.
Il linguaggio degli adolescenti è, infatti, molto più complesso e polisemico di quel che possa sembrare, una sorta di “codice cifrato” comprensibile soltanto a chi condivide il loro mondo interiore e il loro universo di senso, una grammatica solo apparentemente priva di regole, ma in realtà basata su una serie di convenzioni non scritte, in cui ogni dettaglio – dalla scelta delle parole all’inflessione della voce, dagli atteggiamenti del corpo al colore dei vestiti – ha un significato ben preciso e spesso tutt’altro che casuale.
I ragazzi, poi, anche in fatto fi comunicazione spesso non conoscono le mezze misure: giocano con le parole, danno libero sfogo a tutto quello che gli passa per la mente, esprimono senza mediazioni sentimenti e stati d’animo, oppure rinunciano del tutto alla comunicazione verbale, quando avvertono il rischio che le parole diventino prive di senso o non trovino ascolto.
Persino i loro silenzi, però, non sono mai del tutto muti e inespressivi: per chi sappia farsi prossimo agli adolescenti e interpretare i loro segnali, essi si rivelano, talvolta, molto più eloquenti di tante parole.
La difficoltà maggiore, per gli adulti, non è. Dunque, tanto quella di comprendere e decifrare correttamente le parole che gli adolescenti utilizzano quanto quella di riuscire a penetrare nel loro mondo espressivo ed entrare in sintonia con la loro grammatica. Perché ciò sia possibile è, però, innanzitutto necessario che i ragazzi si sentano davvero ascoltati, e amati, dai propri interlocutori, che la comunicazione abbia luogo nell’ambito di una relazione autentica, dal momento che, a dispetto della spontaneità e dell’immediatezza del loro linguaggio, i più giovani sono, in genere, molto selettivi nello scegliere le persone cui consegnare il proprio cuore, i propri sogni e le proprie paure.
Soltanto quando la comunicazione si fa dialogo, quando entrambi gli interlocutori sono disposti a mettere da parte resistenze e pregiudizi e a mettersi sinceramente l’uno in ascolto dell’altro, i diversi linguaggi utilizzati da giovani e adulti appaiono chiari e comprensibili e le parole diventano uno strumento efficace per costruire ponti e legami tra le generazioni. Ma, soprattutto, gli adolescenti acquistano la capacità di tradurre il loro bisogno di comunicazione, da impulso naturale, a valore fondamentale per raggiungere la piena maturità espressiva e costruire relazioni autentiche e durature.
Alessandra Mastrodonato – Bollettino Salesiano – Aprile 2012









Torta Di Patate Walser, Ricetta Piemontese




Per 6 persone

1 kg di patate, 250 gr di latte intero, 150 gr di formaggio d’alpeggio, 1 cipolla, pangrattato, burro, noce moscata, sale.

Fare lessare le patate con la buccia in acqua fredda leggermente salata. Pelarle subito e passarne i 4/5 allo schiacciapatate. In un tegame fare appassire in 50 gr di burro la cipolla finemente tritata, unire il passato di patate, mescolare e mantenere il tegame sul fuoco per qualche minuto. Imburrare delle cocotte e cospargerle con pangrattato. Ridurre il formaggio a filettino finissimi e incorporarne i 4/5 al purè di patate, aggiungendo contemporaneamente il latte a temperatura ambiente, salare e aggiungere una grattugiata di noce moscata. Mescolare con delicatezza e mettere l’impasto nelle cocotte, guarnendole in superficie con le residue patate lessate, tagliate a rondelle sottili e il restante formaggio a filettino. Mettere le cocotte in forno preriscaldato a 190° per mezz’ora. Servire la preparazione calda nelle cocotte.

La stessa preparazione può essere eseguita anche con un unico sformato in una pirofila rotonda.

Le Buone Minestre che piacciono a tutti!


Minestra Di Rucola

Per 4 persone

Un mazzo di rucola, 2 patate, 250 gr. di pomodori, un peperoncino, timo basilico aglio, pangrattato, 300 gr. di pasta, olio sale.

In 1 lt. di acqua salata fate cuocere la rucola sfilettata dai gambi e le patate a dadi.
Cuocete per 10 minuti ed aggiungete la pasta. Soffriggete in una padella con l’olio, l’aglio , che toglierete, poi aggiungete peperoncino e pomodori. Addensate con  pangrattato. Condite la minestra con questo sugo, basilico e timo tritati e olio .


Minestra di Fagioli E Patate

Per 6 persone

800 gr di fagioli freschi sgranati ( oppure congelati ), 4 patate, 1 spicchio d’aglio, un ciuffo di prezzemolo, un ciuffo di basilico e di menta, 30 gr di lardo, olio, sale e pepe.

Tritate il lardo e mettetelo in una pentola con 1 lt d’acqua, unite i fagioli e lessateli per un’ora. Unitevi uno spicchio d’aglio non pelato, le patate pelate e tagliate a cubetti, e tutti i mazzetti di odori legati insieme. Mescolate, salate e pepate. Fate cuocere ancora per 30 minuti. Eliminate l’aglio e gli aromi, condite con 3 cucchiai d’olio e servite.

Passata Di Ortiche

Per 4 persone

3 teste di aglio, ½ pollo, 200 gr. di ortiche a foglie, 1 carota, 1 cipolla, 1 patata, 1 costola di sedano,2 foglie di allora, 6 foglie di salvia, un rametto di timo, 1 dl di panna, 8 fette di pane casereccio, 100 gr. di gruyère, zafferano, burro, sale.

Tritate finemente le erbe aromatiche e fatele stufare per pochi minuti con 30 gr. di burro, poi unitevi gli spicchi d’aglio sbucciati, un pizzico di zafferano, 1 lt. e mezzo di acqua calda, la carota, la cipolla, la patata, il sedano, il pollo e una presa di sale. Cuocete per circa 35 minuti. Dopodichè prelevate il pollo, tagliatelo a filetti e metteteli nel brodo – tranne qualcuno che vi servirà per decorare – con le ortiche: frullate il tutto. Rimettete sul fuoco e fate bollire per 5 minuti, poi aggiungete la panna, mescolate e servite decorando con i filetti di pollo tenuti da parte , le ortiche e le fette di pane cosparse di gruyère e tostate in forno.



mercoledì 25 aprile 2012

Pensiero: Saluto





Festeggiamo tutti questo giorno importante. Un caro saluto e un grande ringraziamento a quelli che rischiarono la vita e un commosso ricordo a quelli che anno perso la vita per concentirci di vivere in un paese libero.

Lo Sapevate Che: La Resistenza





L'Importanza di parlare di resistenza ai giovani

Lo Sapevate Che: I Figli




Cari figli non dimenticate mai gli insegnamenti ricevuti dai vostri genitori!

Lo Sapevate Che: La Liberazione




Ricordiamolo ai giovani questo giorno importante, e spieghiamogli bene tutti gli avvenimenti di quegli anni, che ne prendano esempio, per non dimenticare!

Lo Sapevate Che:Nei Vulcani Sotto Il Tirreno C'E' Un Mare Di Energia





 
Con la sua attività idrotermale , il Marsili, a nord della Sicilia, potrebbe trasformarsi presto nell’eldorado della Geotermia  italiana e, in Teoria, ci sarebbe anche Panarea…

Il Sud del Tirreno potrebbe diventare l’Eldorado della geotermia italiana, o almeno questo sperano alla marchigiana Eurobuilding, che ha ottenuto l’autorizzazione per scavare un pozzo esplorativo nel vulcano sommerso Marsili. ”Studi scientifici hanno scoperto nel corpo del vulcano enormi riserve di acqua pressurizzata a 300 gradi di temperatura, ideale per produrre vapore per turbine elettriche” dice il responsabile tecnico del progetto, il geologo Diego Paltrinieri. L’Idea di usare queste riserve è venuta a un altro geologo, Patrizio Signanini, docente dell’Università di Chieti. “Noi l’abbiamo raccolta”, spiega Paltrinieri “e fra il 2013 e 2014 contiamo di trivellare, da una nave specializzata, un pozzo di 800 metri nella sommità del vulcano, per intercettare i fluidi termali e valutarne le caratteristiche fisico-chimiche”. IL Marsili  è il vulcano più grande d’Europa, e si eleva nel Tirreno, fra i 3000 e i 450metri di profondità, 140 chilometri a nord della Sicilia. Ha eruttato per l’ultima volta oltre diecimila anni fa, ma presenta ancora un’intensa attività idrotermale: l’acqua del mare si infiltra infatti nelle sue viscere, viene scaldata dal magma e riesce fuori sotto forma di potenti geyser sottomarini. “Se l’esplorazione sarà positiva, fra il 2015 e il 2020 contiamo di realizzare una centrale geotermica galleggiante da 200 megawatt, la prima al mondo, e una linea elettrica per portare l’energia a terra. A regime, tutto il progetto, che costerà due miliardi di euro, dovrebbe comprendere quattro centrali per quasi 1000 Mw complessivi, che raddoppierebbero in un colpo solo l’attuale potenza  geotermica italiana”. Un’altra area teoricamente promettente per la “geotermia sottomarina” si trova 90 chilometri a sud del Marsili. Si tratta dell’isola di Panarea, dov’è il più antico vulcano delle Eolie, che fino a pochi anni fa era considerato inattivo. Poi, nel 2002, un’eruzione sottomarina di gas bollenti svelò l’energia nascosta del vulcano.
“Monitoriamo i movimenti di Panarea con il Gsp dal ‘96” spiega Marco Anzidei, geofisico dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), “prima del 2002 l’isola si abbassava ogni anno di 7 millimetri, dopo l’emissione di gas si è “gonfiata” di colpo di 4 centimetri, e poi è tornata ad abbassarsi. Il vulcano di Panarea è insomma tutt’altro che inattivo, e, anche se non emette più lava, può  produrre forti eruzioni di gas e alimentare decine di sorgenti termali, sopra e sotto il mare. Per censire queste sorgenti, i ricercatori dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e dell’Università di Siena, stanno analizzando la presenza di elementi chimici tipici delle sorgenti termali in pesci e crostacei pescati intorno all’isola, così da individuare la posizione delle fonti. “Di sicuro sotto Panarea c’è un importante serbatoio geotermico” dice Anzidei, “ ma data la vocazione turistica dell’isola, dubito che si potrà mai sfruttare”.
Alex Saragosa – Venerdì di Repubblica 13-04-12




Bignè Per L'Aperitivo



Per 4 persone

150 gr di farina, 75 gr di burro, 4 uova, 150 gr di formaggio fresco, un cucchiaio di erbe aromatiche tritate, pepe rosa, sale.

Tagliare il burro a pezzetti e metterlo in una casseruola con un pizzico di sale e 2,5 dl di acqua. Fare sciogliere il burro, portando ad ebollizione. Levare la casseruola dal fuoco e aggiungere la farina in una sola volta e mescolare con un cucchiaio di legno molto velocemente ad evitare che si formino grumi. Rimettete la casseruola sul fuoco a fiamma dolcissima e cuocete l’impasto per 3 minuti, finchè si stacca dalla parete e sfrigola. Versare la pasta in una ciotola e farla intiepidire. Unire un uovo e mescolare col cucchiaio di legno, fino a quando sia assorbito. Aggiungere le uova rimaste sempre uno alla volta. Si deve ottenere un impasto omogeneo e liscio. Sistemate la pasta in una tasca da pasticciere con la bocchetta liscia di 1 cm. ( in mancanza della tasca usate un cucchiaino ). Su una teglia da forno, rivestita con carta oleata, formate tanti mucchietti grandi come una noce e distanziati tra loro. Cuoceteli in forno preriscaldato a 190° per circa 20 minuti. Dovranno risultare gonfi e dorati. Toglieteli dal forno e aspettate che si siano completamente raffreddati. Tagliate via la calotta superiore e dividetela a metà. Preparate una crema lavorando 150 gr di formaggio fresco con un cucchiaio di erbe aromatiche tritate finemente. Farcite i bignè, ricomponendoli appoggiando le due parti della calotta leggermente inclinate sul bignè riempito. Cospargete la superficie con pepe rosa sbriciolato.

Aperitivo Caipiroska Alle Fragole



Per 2 persone
        
Versione non alcolica

100 gr di fragole fresche, 1 cucchiaio di succo di limone, 1 cucchiaio di zucchero di canna,, cubetti di ghiaccio, qualche pezzetto di lime.
Lavare le fragole velocemente sotto l’acqua corrente, togliere il picciolo e passarle al mixer con il succo di limone e lo zucchero. Distribuire in 2 coppette alcuni cubetti di ghiaccio e qualche pezzetto di lime, mescolare e servire immediatamente.

        
Versione alcolica

Lo stesso quantitativo e procedimento precedente, aggiungendo all’ultimo 2 cucchiai di Vodka per ciascun bicchiere.

Sfizioso Dessert


Crostata Di Ananas E Lime Con Crema Al Rum

Per 6 persone

1 panetto di pasta frolla fatta con la “ricetta base per la crostata”, ma con la scorza di lime anziché di limone, 2 ananas piccoli interi e 170 gr di polpa, 2 lime, un mazzetto di menta, 4 tuorli, 30 gr di zucchero semolato, un dl scarso di latte di cocco, 140 gr di panna fresca, ½ di rhum, burro per la pirofila.

Rivestire una pirofila imburrata con la pasta frolla . Con i ritagli di pasta eccedente formare un cordoncino e applicarlo al bordo della crostata. Foderarla con un foglio di alluminio e distribuirvi sul fondo dei legumi secchi. Far cuocere in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti. Sfornare, lasciare intiepidire e sformarla sul piatto di portata, eliminando la carta di alluminio e i legumi secchi. E fare raffreddare. Preparare la crema: frullare la polpa di ananas fino ad ottenere una purea e scaldare il latte di cocco. Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere la purea di ananas e il latte caldo. Fare cuocere a fiamma dolce, mescolando finchè la crema si addensi. Togliere dal fuoco, aggiungere il rhum e fare raffreddare mescolando ogni tanto.  Tagliare a fette i 2 ananas sbucciati e fare a fettine i lime. Mescolare i 2 frutti con le foglie di menta. Versare la crema unita alla panna montata nella frolla e aggiungere la frutta.

Godiamoci Questi Piatti Unici! e buona festa..


Tagliatelle Con Cavolfiore E Cappesante

Per 4 persone

300 gr di tagliatelle, 1 cavolfiore di circa 400 gr, 12 cappesante (tolte dal loro guscio), 50 gr di uvetta sultanina, 50 gr di mandorle a lamelle, 1 scalogno, 1 bustina di zafferano, olio, sale pepe.

Pulire il cavolfiore, dividerlo in cimette, lavarle e lessarle al vapore per circa 8 minuti. Tenerle da parte, tenendo l’acqua di cottura. Sbucciare affettare lo scalogno e farlo dorare in un tegame in 4 cucchiai d’olio. Unire le cappesante e farle rosolare da entrambe le parti per due minuti. Toglierle dal tegame, aggiungere lo zafferano diluito in due cucchiai di acqua. Unire le cime di cavolfiore, l’uvetta e salare e pepare. Fare cuocere per 5 minuti. Tostare le lamelle di mandorle in un tegamino senza alcun grasso. Cuocere in una capiente casseruola la pasta utilizzando l’acqua del cavolfiore e aggiungendo altra acqua quanto ne occorra per cuocere quando raggiunge l’ebollizione. Scolarla e aggiungerla nel tegame con le cappesante e la verdura. Mescolare delicatamente, regolando eventualmente di sale e pepe e servire.


Tagliolini Con Prosciutto Crudo E Arancia

Per 4 persone

350 gr di tagliolini, 1 arancia non trattata, una manciata di olive verdi snocciolate, una manciata di olive nere snocciolate, 80 gr di prosciutto crudo, un cucchiaio di foglioline di timo fresco tritate, peperoncino in polvere, olio, sale.

Lavare accuratamente l’arancia e prelevare una striscia di scorza, tritarla finemente e poi pelare il frutto al vivo, asportando ogni spicchio senza la membrana. Attenzione a eseguire il lavoro in una scodella per non perdere il succo e facendo in modo di raccogliere anche quello rimasto nel residuo dell’arancia. Mescolare il succo ottenuto con un pizzico di sale, 4 cucchiai d’olio, una presa di peperoncino e le olive, il cucchiaio tritato delle foglioline di timo. Tagliare il prosciutto crudo a tocchetti e posarlo sulla teglia del forno rivestita di carta da forno. Farlo abbrustolire sotto il grill sin che diventi croccante. In una casseruola con abbondante acqua in ebollizione e fare cuocere al dente i tagliolini. Scolarli, metterli in una zuppiera e condirli con la marinata alle olive, cospargerla col prosciutto crudo e la scorza di arancia con la sua polpa a tocchetti, mescolare e servire subito.


Pennette Alla Carbonara Di Gamberi

Per 4 persone

350 gr di pennette, 500 gr di gamberi freschi, 4 tuorli, 4 cucchiai di panna fresca, erba cipollina, burro, sale e pepe.

Lavate i gamberi, lessateli per 5 minuti in acqua bollente salata. Sgusciateli, tritateli grossolanamente e fateli rosolare in una padella capiente con 40 gr di burro caldo. Mescolate in una ciotola i tuorli delle uova con la panna fresca. In una casseruola con abbondante acqua salata in ebollizione, fate cuocere la pasta al dente. Scolatela e trasferitela nella padella con i gamberi, mescolate con delicatezza. Aggiungete se necessario un po’ d’acqua dei gamberi. Trasferite la pasta in una zuppiera riscaldata, versateci rapidamente il composto di uova e panna, mescolate bene. ( a piacere potete versare il composto anche nella padella dei gamberi, a fuoco spento ). Insaporite con una macinata di pepe e l’erba cipollina. Mescolate e servite.

martedì 24 aprile 2012

Pensiero: Roberto Benigni



Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi. (Roberto Benigni)

Pensiero: Salmo 34:8



Provate
e vedrete
quanto l’Eterno
è buono.

Pensiero: Saluto



Buongiorno a tutti!

Lo Sapevate Che: Esplorare Nuovi Paesi In Punta Di Forchetta



Con lo spiedino di coccodrillo e la tartara di zebù la cucina si trasferisce allo zoo.

L’esotismo spinto sembra essere l’ultima frontiera della ristorazione globish, sempre alla ricerca di nuove esperienze sensoriali. Spesso da brivido, e non necessariamente di piacere. Così il fassone lascia il posto al  pitone, il pollo ruspante al leone rampante, il coniglio in padella al canguro in pastella. I menù dei ristoranti più trendy del Pianeta assomigliano ormai a un manuale di zoologia fantastica degno dell’immaginazione surrealista di Jorge Luis Borges.
Come se il cibo fosse ormai l’ultimo rifugio della differenza in un mondo sempre più omologato, livellato, appiattito sugli usi, costumi e consumi dell’Occidente.
Viviamo in un Pianeta sempre più stretto e comunicante, dove il turismo di massa ha violato anche l’inviolabile. Forse proprio per questo siamo alla ricerca di nuovi mondi da esplorare. E per farlo usiamo la forchetta come bussola e le guide gastronomiche come mappe per scoprire cosa bolle nella pentola degli altri. Più un piatto è lontano dai nostri più ci sembra che valga un viaggio. Ancorché immaginario.
E’ la versione culinaria della spedizione antropologica, la scoperta dell’altro che diventa safari gastronomico alla Anthony Bourdain. Basta un flan di tartaruga, un chutney di iguana, una tempura di alligatore. E, invece di buon appetito, dire banzai!
Marino Niola – Venerdì di Repubblica 06- 04-12

Una Dolcezza!..amara...


Bavarese Al Cioccolato Amaro

Per 6 persone

6 tuorli d’uovo, 6 fogli di gelatina, 130 gr di zucchero, 3 dl di latte, 300 gr di panna, 1 etto di cioccolato, nocciole tostate e tritate, 1 bustina di vanillina, burro.

In una terrina con la frusta lavorate i tuorli d’uovo e lo zucchero con la frusta sino ad ottenere un composto spumoso e biancastro. Aggiungete la bustina di vanillina nel latte, mescolate e unite al composto, mescolando bene. Fate cuocere a bagno maria sempre frullando, sino a raggiungere il bollore e al relativo ispessimento della crema. Fate fondere sul fuoco la gelatina in 2 cucchiai d’acqua. Fate intiepidire e unite alla crema calda. Prima che la crema si rapprenda, aggiungete anche la panna montata e le nocciole tritate. Versate nello stampo unto di burro e tenere in frigorifero per 3 ore. Al momento di servire, versate nelle coppe e guarnite con il cioccolato grattugiato.