“Il mio trionfo mi sorprende da cinquant'anni. Sono
fuori moda.” Corrado Mantoni
Romantiche rivoluzioni
televisive
Corrado Mantoni nasce il 2 agosto 1924 a Roma. I
genitori sono di origini marchigiane.
Terminati gli studi classici frequenta la facoltà di giurisprudenza,
ma non arriva al conseguimento della laurea, perché la sua attenzione viene
rapita dal magico mondo dello spettacolo, che nel ventennio fascista, nel
periodo di guerra e nel dopoguerra, rappresenta anche una fabbrica di sogni.
Tuttavia Corrado Mantoni è dapprima chiamato a
raccontare agli italiani i loro drammi, le tragedie, la sofferenza, lavorando
prima come speaker ufficiale, grazie al bel timbro naturale della sua grave
voce, dalla eccellente dizione, che presto diventa quella ufficiale della radio
italiana; poi diventa presentatore, che all'epoca, in radio era il coronamento
della carriera.
Sostituisce così Silvio Gigli e subito costruisce una
fucina di prodotti pronti a rivoluzionare lo spettacolo radiotelevisivo
italiano, inventando i primi veri show nazionalpopolari come "Rosso e
Nero" e "Radio Naja". Il passaggio alla televisione è ostacolato
dai dirigenti della Radio, che allora vedevano la TV come la concorrenza
all'interno della stessa RAI.
Corrado riesce a realizzare solo qualche trasmissione
televisiva dei suoi show radiofonici; va ricordato che i grandi ascolti erano a
pannagio della radio, non ancora della TV. Qualcuno poteva inoltre vedere
Corrado al cinema che interpretava se stesso, facendo da spalla a grandi attori
come Totò,
o prestava la sua immagine a Rossellini,
o addirittura metteva in scena, nei film, i suoi programmi più famosi; sarà
Corrado a lanciare Sophia Loren.
Intanto Corrado Mantoni prosegue la carriera di
doppiatore. La sua voce diventa la voce degli italiani. Anche Umberto Eco ne
tesse elogi. Corrado conosce i congiuntivi, la consecutio temporum,
e la sua parlata è misurata, ma ha grande ricchezza terminologica e proprietà
di linguaggio; il tutto è reso più popolare dalla sua semplicità apparente, e
dal suo fare e dal suo dire, dipinti di un romanesco ornamentale ancor più che
sostanziale.
Corrado conosce bene e ama Roma, sua città, in cui si
sposa e ha un figlio, Roberto, con Luciana Guerra, dalla quale divorzia nel
1972.
Nel 1961 arriva il tempo del suo primo programma
televisivo. Di qui Corrado incastona uno dietro l'altro gioiellini che
preparano il terreno a un vera e propria rivoluzione televisiva, come già era
avvenuta in radio. Diventa il presentatore ufficiale della televisione
italiana,ove conduce le premiazioni, i programmi celebrativi, i galà del sabato
sera, i concerti, mentre Mike Bongiorno presenta
essenzialmente quiz e Sanremo (di cui Corrado presenta la sola edizione del
1974).
Fra i due mostri sacri della TV nasce complicità e
non rivalità. L'amico del giaguaro, Controcanale, Il Tappabuchi sono programmi
che il presentatore conduce in questi anni. Nel 1965 La prova del nove. Nel
1968 La Corrida radiofonica. Corrado fino agli anni '80 non lascerà la radio.
Nel 1970 presenta ancora una volta Canzonissima, e nel
1971, per la prima volta nella storia del varietà della Lotteria, viene
riconfermato il conduttore con la showgirl Raffaella Carrà,
che Mantoni contribuisce a lanciare. Nel 1972 Un'ora per voi, trasmissione
della TSI (tv della Svizzera italiana). Nel 1975 viene varata la riforma della
tv, da cui nascono TG1, TG2 e palinsesti autonomi delle due reti RAI.
Si avvicina un altro momento della rivoluzione
televisiva in atto, negli anni dell'austerity per intrattenere gli italiani nei
pomeriggi festivi: Corrado presenta "Domenica in..." da lui così
inventata e scritta inizialmente con Paolini e Silvestri, e per tre edizioni di
39 puntate l'una dalle 14 alle 19:50, crea un nuovo modo di fare tv, un happening,
e pone le basi del primo vero talk-show italiano. Ma non va
dimenticato che all'interno del programma è Corrado a inserire la rubrica del
teatro, della scienza, della musica, della tv, non mancando di sostenere
l'Italia delle tradizioni e dei paesi; persino i germi di programmi quali
"Mi manda Raitre" sono già presenti nel programma di Corrado; si
pensi al libro dei "comandamenti"; ineguagliate inoltre le sue
scenette con gli attori famosi, che ospita; non mancano prestigiatori. Lancia Tony
Binarelli e Alexander.
Gli ascolti rimangono altissimi. Le edizioni
successive a quelle di Mantoni tradiscono, a parte alcune delle edizioni
di Pippo Baudo,
immediato successore, lo stile di un programma elegante, divertente ed
equilibrato. Nel 1978 il sodalizio fra Corrado e il grande Paolo Grassi, allora
presidente della RAI, si rompe.
Nel 1979 conduce alla radio "Corradodue" su
Radiodue, nel 1980 "La mia voce per la tua domenica" su Radiouno, nel
1981 "Gran Canal" sulla seconda rete RAI, il venerdì al posto di
Portobello di Enzo Tortora,
una trasmissione in diretta dal Teatro delle Vittorie che prosegue la
rivoluzione televisiva, con un gioco per soli concorrenti stranieri in Italia,
e ove viene proposta una sorta di soap-opera, dagli attori protagonisti in
teatro, di cui il pubblico telefonicamente deve indicare il finale. Anche
questa idea verrà ripresa nella tv successiva.
Nel 1982, dopo aver portato al successo
"Fantastico" con Raffaella Carrà e Gigi Sabani (quest'ultimo
lanciato da Corrado in una edizione della Corrida radiofonica), opta per la tv
commerciale e reinventa su Canale 5, nato da un paio d'anni, la fascia di
mezzogiorno, allora inesistente. Il programma è "Il Pranzo è
servito", un controquiz, più che un quiz, sicuramente uno dei giochi più
amati degli anni '80.
Nel 1983 presenta un'altra sua creatura "Ciao
Gente": è il pubblico ad essere protagonista del programma nel quale
lancia Dario Ballantini.
Nel 1984 con Maurizio Costanzo presenta
"Buona Domenica".
Subisce un'operazione alle corde vocali nel 1985.
L'anno seguente, il 1986, anno storico della rivoluzione, il conduttore porta
in TV un programma radiofonico, esperimento mai riuscito prima, e presenta
"La Corrida", per oltre dieci anni, iniziando nell'estate, per
passare poi negli anni a venire, rinnovando con umiltà, un eterno ritorno della
sua gavetta, in primavera, fino all'inverno e all'autunno, quando nel 1997 per
la prima volta sorpasserà il programma di punta del sabato sera RAI abbinato
alla Lotteria.
La carriera di Corrado ha le caratteristiche
dell'ironia, di cui, unico forse con Raimondo Vianello,
è icona.
Tra le sue nuove scoperte di questo periodo vi è
anche Neri Marcorè.
Nel 1987, nel 1988, poi nel 1989 subisce operazioni
per un edema polmonare. Nel 1990 un altro momento importante: Corrado presenta
il Gran Premio Internazionale della TV, che per 7 anni consecutivi lo vede come
autore e conduttore in coppia con altri volti della RAI.
Tra il 1991 e il 1996 scrive "Tira e Molla",
gioco condotto da Paolo Bonolis che
per due edizioni vince nella fascia preserale.
Negli anni seguenti scrive "Il Gatto e la
Volpe" per la coppia Paolo Bonolis, Luca
Laurenti. Sposa Marina Donato.
Nel 1998 si ammala gravemente.
Corrado Mantoni muore l'8 giugno 1999, a Roma.
A lui è dedicata una via nel quartiere in cui ha
abitato, nel IV municipio di Roma, Casale Nei.
https://biografieonline.it/biografia-corrado-mantoni
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