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lunedì 29 agosto 2022

Lo Sapevate Che: John Locke: Nato a Wrington, nel sud-ovest dell'Inghilterra, fu tra i principali pensatori del Seicento. Ricordato come il "filosofo della libertà", i suoi concetti rivoluzionari sul governo della legge, sulla separazione dei poteri e sulla tolleranza religiosa segnarono profondamente lo sviluppo del pensiero occidentale.


Le opinioni nuove sono sempre sospette e in genere contrastate per nessun'altra ragione all'infuori del fatto che non sono già comuni.” John Locke

 

Semi di libertà

John Locke è considerato il filosofo della libertà. Oltre a dare un contributo alle idee sul governo della legge, la separazione dei poteri, e lo Stato ad autorità limitata, anche le sue tesi sostenute in favore della tolleranza religiosa - espresse molto chiaramente nelle sue "Letters Concerning Toleration" - sono state d'importanza fondamentale nella storia del pensiero e del progresso civile. Nato nel Somerset, Inghilterra, il 29 agosto 1632, John Locke compì i suoi studi ad Oxford, giungendo a ottenere la laurea in medicina.

La sua professione di medico lo portò a stringere amicizia con Lord Ashley, futuro primo Conte di Shaftesbury. In seguito fece riparo in Francia, ma allorché il suo mecenate cadde in discredito agli occhi del governo inglese, fu costretto a fuggire in Olanda, dove visse in uno stato di clandestinità e sotto falsa identità.

Questa vita clandestina gli fu fatale poiché venne coinvolto nel complotto mirante ad insediare sul trono il taciturno duca olandese, Guglielmo d'Orange, in ciò che sarebbe poi passata alla storia come la "Gloriosa Rivoluzione". Dalla riflessione su questo punto di svolta nella storia costituzionale inglese nascerà l'opera più famosa di Locke, "Due trattati sul governo", che verrà in seguito usata come manifesto ideologico per gli eventi politici legati alla rivoluzione.

Tornò a Londra verso la fine del 1679 per essere di nuovo vicino a Shaftesbury che era ritornato al potere. Ma questi, incolpato di alto tradimento, fu costretto a fuggire in Olanda dove morì poco dopo (1682). Nonostante il suo contegno prudente Locke cadde in sospetto e nel 1683 si recò in volontario esilio in Olanda dove rimase per più di cinque anni.

Qui prese parte attiva ai preparativi della spedizione di Guglielmo d'Orange che venne effettuata nel novembre 1688. Al seguito della principessa Maria, moglie di Guglielmo, John Locke ritornò in Inghilterra nel 1689, dove riguadagnò grande credito come rappresentante intellettuale e difensore filosofico del nuovo regime liberale.

Cominciò allora il periodo più intenso della sua attività letteraria. Nel 1689 usciva anonima la sua "Epistola sulla tolleranza". Nel 1690 comparve la sua opera fondamentale, il "Saggio sull'intelletto umano". Negli anni seguenti Locke attese ad altre opere filosofiche tra le quali la polemica con Stillingfleet, il trattato pubblicato postumo sulla "Condotta dell'intelletto e l'Esame di Malebranche". Nel 1693 pubblicò i "Pensieri sull'educazione" e, tra il 1695 e il 1697, i saggi sulla "Ragionevolezza del cristianesimo".

Sin dal 1691 Locke aveva accettato l'ospitalità di sir Francis Masham nel castello di Oates (Essex) a circa venti miglia da Londra, dove fu circondato da amorose cure da Lady Masham, figlia del filosofo Damaris Cudworth. In quel luogo John Locke si spense il 28 ottobre 1704.

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