Biografia
Raoul Bova nasce il 14 agosto 1971 a Roma, figlio di
genitori con origini calabresi e campane. Diplomatosi all'Istituto Magistrale
"Jean-Jacques Rousseau",
prova a dedicarsi al nuoto agonistico (a quindici anni aveva vinto i campionati
italiani giovanili nei 100 metri dorso) ma nel giro di breve tempo, complici
gli scarsi risultati ottenuti, lo abbandona; si iscrive quindi all'Isef, ma non
termina gli studi. Dopo aver prestato servizio militare nel corpo dei Bersaglieri (assumendo,
presso la scuola sottufficiali dell'esercito, l'incarico di istruttore di
nuoto), si iscrive alla scuola di recitazione di Beatrice Bracco.
Intraprende quindi la carriera di attore e, nel 1992,
esordisce al cinema nel film di Roberto D'Agostino "Mutande pazze"
(grazie all'intervento del produttore artistico Fiorenzo Senese) al fianco di
Eva Grimaldi. Nello stesso anno viene diretto da Pino Quartullo nel film
"Quando eravamo repressi" (non accreditato) e da Stefano Reali in
"Una storia italiana", miniserie in onda su Raiuno che ripercorre la
storia di Carmine e Giuseppe Abbagnale, fratelli campioni di canottaggio.
Il primo vero ruolo di rilievo per Bova arriva nel
1993, grazie a "Piccolo grande amore", film di Carlo Vanzina in
cui interpreta un maestro di surf, Marco, che si innamora di una principessa
straniera (Barbara Snellenburg). Nel 1995 recita in "Palermo Milano solo
andata", poliziesco di Claudio Fragasso con protagonista Giancarlo Giannini,
mentre l'anno successivo suscita scandalo con "La lupa", diretto da
Gabriele Lavia, film con Monica Guerritore tratto dalla novella omonima
di Giovanni Verga.
Dopo aver preso parte a "Ninfa plebea" e "Il sindaco",
rispettivamente di Lina Wertmuller e
Ugo Fabrizio Giordani, interpreta il Commissario Breda nell'ottava e nella nona
stagione de "La piovra", in onda nel 1997 e nel 1998 per la regia di
Giacomo Battiato, e torna a lavorare con Stefano Reali nella miniserie
"Ultimo". Dopo "Rewind", film di Sergio Gobbi, l'attore
romano è protagonista di "Ultimo - La sfida", di Michele Soavi, e
recita per Pupi Avati in
"I cavalieri che fecero l'impresa".
Raoul Bova negli anni 2000
Protagonista di un cameo nella fiction di Canale 5
"Distretto di polizia", dove veste i panni del marito del commissario
Scalise ucciso in un agguato nella prima puntata, fa parte del cast della
miniserie "Il testimone", di Michele Soavi, e nel 2002 tenta la
carriera americana recitando in "Avenging Angelo", di Martyn Burke,
al fianco di Sylvester Stallone.
Seguiranno "Under the Tuscan sun" (in Italia, "Sotto il sole
della Toscana"), con Diane Lane, per la regia di Audrey Wells, nel 2003, e
"Alien vs Predator", nel 2004. Nel frattempo, nel 2003 Raoul
Bova era stato protagonista di "La finestra di fronte",
insieme con Giovanna Mezzogiorno,
per la regia dell'italo-turco Ferzan Ozpetek.
Dopo aver fatto parte del cast di "Ultimo - L'infiltrato", di Michele
Soavi, l'interprete laziale torna negli Usa nella serie "A proposito di
Brian", al fianco di Rosanna Arquette, mentre in Italia ripristina il
sodalizio con Soavi per la fiction "Nassiriya - Per non dimenticare",
ispirata alla strage di italiani in Iraq.
Nel 2007 produce e recita in "Io, l'altro",
diretto da Mohsen Melliti, che vince il titolo di miglior opera prima al Magna
Grecia Film Festival di Soverato (in Calabria), e veste i panni di Roberto
Escalone nel telefilm americano "The Company", con Michael Keaton.
Tornato a lavorare con Claudio Fragasso in "Milano-Palermo: il ritorno",
nel 2008 Raoul Bova si presta alla commedia romantica,
interpretando il protagonista di "Scusa ma ti chiamo amore",
film campione di incassi diretto da Federico Moccia tratto
dall'omonimo romanzo, in cui veste i panni di un trentasettenne che si innamora
di una studentessa con vent'anni meno di lui (interpretata da Michela
Quattrociocche).
Apparso nel kolossal di Giuseppe Tornatore "Baarìa", recita ancora per Gabriele Lavia
in "Liolà", al fianco di Giancarlo Giannini.
Nel 2009 Bova trascorre un mese in compagnia di membri delle forze dell'ordine
per il film-documentario "Sbirri", in cui vengono documentari arresti
e retate, soprattutto a Milano, per reati di droga. Il film è prodotto dalla
moglie di Raoul, Chiara Giordano (figlia dell'avvocato Annamaria
Bernardini De Pace). Nello stesso periodo, l'attore presenta al Giffoni
Film Festival "15 secondi", un cortometraggio da lui prodotto, in cui
recita al fianco di Ricky Memphis, Claudia Pandolfi e Nino Frassica,
per la regia di Gianluca Petrazzi.
Tornato alla fiction di Canale 5 con
"Intelligence - Servizi & segreti", in cui presta il volto a
Marco Tancredi, torna a lavorare con Federico
Moccia per il sequel di "Scusa ma ti
chiamo amore", intitolato "Scusa ma ti voglio sposare", a sua volta
tratto dal romanzo omonimo.
Gli anni 2010
Nel 2010, il suo nome compare accanto a quello di
grandi star internazionali come Johnny
Depp e Angelina
Jolie al cinema, grazie a un'apparizione
nel film di Florian Henckel von Donnersmarck "The
Tourist", girato tra Parigi e Venezia.
L'anno successivo Raoul Bova viene diretto da Claudio
Macor in "Out of the night", mentre in televisione, sfruttando il suo
passato di nuotatore, è protagonista di "Come un delfino", miniserie
ispirata alla storia di Domenico Fioravanti, costretto a interrompere la
carriera per motivi di salute.
In seguito, Raoul Bova diventa uno
dei volti più richiesti della commedia italiana contemporanea: interpreta un
neuropsichiatra infantile in "Immaturi",
di Paolo Genovese,
e, dopo aver ricevuto il premio "Eccellenza nel cinema e nello
spettacolo" da parte della "Sorridendo! Onlus", è uno dei figli
del politico Michele
Placido nella commedia di Massimiliano
Bruno "Viva l'Italia". Tornato sul set con Paolo Genovese per il sequel
di "Immaturi", intitolato "Immaturi - Il viaggio",
nel 2013 Bova viene diretto da Edoardo
Leo in "Buongiorno papà", al
fianco di Marco Giallini,
mentre in televisione riscuote un ottimo successo di ascolti con "Ultimo -
L'occhio del falco", in onda su Canale 5.
Sempre sulla rete ammiraglia Mediaset è protagonista e
regista di "Come un delfino - La serie". A cavallo tra l'estate e
l'autunno del 2013 l'attore sale agli onori delle cronache a causa di un
presunto ricovero in ospedale per colpa di una peritonite (episodio mai
chiarito), e annuncia ufficialmente la separazione dalla moglie Chiara
Giordano. Intervistato dal settimanale "Vanity Fair", smentisce
che il motivo della fine del suo matrimonio sia rappresentato dalla sua (non
confermata) omosessualità. Sembra invece che la causa sia stata la relazione
sentimentale con Rocío Muñoz Morales, modella a attrice
spagnola (ma anche ballerina e conduttrice tv), che qualche tempo dopo diventa
la sua nuova compagna.
La seconda metà degli anni
2010
Dopo aver recitato in "Indovina chi viene a
Natale?" (2013, di Fausto Brizzi) e "Fratelli
unici" (2014, di Alessio Maria
Federici), Bova è presente nei film "Sei mai stata sulla Luna"
(2015, di Paolo Genovese), "La scelta" (2015, di Michele Placido) e
"Torno indietro e cambio vita" (2015, di Carlo Vanzina). Nel 2016
recita nella produzione internazionale "Tutte le strade portano a
Roma" (All Roads Lead to Rome), per ls regia di Ella Lemhagen, con Sarah
Jessica Parker. Nel frattempo non smette anche di lavorare per produzioni
legate alla tv: "I Medici - Lorenzo il Magnifico", serie TV del 2018
e "Ultimo - Caccia ai Narcos" (Miniserie TV, 2018).
Nel 2021 torna protagonista in una fiction tv: "Buongiorno,
mamma!", assieme a Maria Chiara Giannetta,
trasmessa su Canale 5.
https://biografieonline.it/biografia-raoul-bova
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