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mercoledì 24 agosto 2022

Lo Sapevtae Che: Peppino De Filippo: Nato a Napoli, Giuseppe De Filippo detto Peppino è stato un maestro dell'arte di far ridere, come pochi nella storia del teatro e del cinema italiano. Attore, comico e drammaturgo tra i più amati del Novecento.

 

BIOGRAFIA DI PEPPINO DE FILIPPO

Attore. È il figlio più piccolo di una famiglia d'artisti: il padre è l'attore Eduardo Scarpetta, la madre Luisa De Filippo, il fratello maggiore il noto attore Eduardo e la primogenita l'attrice Titina. Vive una gioventù difficile, trascorsa soprattutto in collegio. Tuttavia, a poco a poco, viene fuori anche la sua grande passione per la recitazione ed esordisce nella compagnia del fratellastro, Vincenzo Scarpetta. Se ne stacca ben presto, desideroso di sganciarsi dal vincolo familiare ed inizia a recitare con compagnie secondarie specializzate nel teatro dialettale. In particolare, lavora con la compagnia "Molinari" che affronta testi impegnativi di Matilde Serao, Salvatore Di Giacomo, Libero Bovio e altre farse partenopee. È nel 1925 che avviene, però, il vero salto di qualità: viene scritturato da Salvatore De Muto. Da questo momento in poi, è largamente apprezzato per la sua arte dell'improvvisazione. Nel 1931 fonda col fratello Eduardo la compagnia "Teatro Umoristico I De Filippo". Vanno in scena soprattutto presso il Kursaal e il Cinema Reale di Napoli riscuotendo un grandissimo successo, tanto che estendono la tournée anche in altre città italiane. Mettono in scena molte commedie da loro scritte insieme, come "Natale in casa Cupiello", rappresentata al Kursaal il 25 dicembre 1931. Nel 1954 il rapporto con il fratello arriva ai ferri corti e la compagnia si scioglie. Peppino si mette in proprio, sviluppando un suo stile, più comico rispetto al fratello. Scrive, interpreta e dirige numerose farse molto apprezzate. Il suo esordio cinematografico risale al 1932, con "Tre uomini in frack" di Mario Bonnard. Successivamente è un proliferare di interpretazioni comiche, specie negli anni Cinquanta e Sessanta, quasi sempre al fianco di attori, come Aldo Fabrizi e Totò. Grazie proprio ad un'interpretazione con quest'ultimo, in "Totò, Peppino e i fuorilegge"(1956) di Camillo Mastrocinque, ottiene l'unico Nastro d'Argento della sua carriera, come miglior attore non protagonista. Particolarmente degni di nota nella sua filmografia, sono i ruoli impersonati per conto di Federico Fellini, quali: "Luci del varietà"(1950), di Alberto Lattuada, di cui Fellini cura il soggetto e la sceneggiatura, e "Le tentazioni del dottor Antonio", episodio di "Boccaccio '70"(1962), di Mario Monicelli, Federico Fellini, Luchino Visconti e Vittorio De Sica. Memorabile è anche il personaggio che inventa per "Canzonissima 1966-67", l'ottuso e tontolone 'Pappagone'. La sua predilezione, comunque, è tutta per il teatro. Degli ultimi anni si ricorda la sua interpretazione in "Il guardiano"(1977), di Harold Pinter. Tra le commedie trasposte in TV, da citare sono: "L'avaro"(1963), di Carla Ragionieri e Manuel Lualdi, e "Giorgio Dandin"(1964) di cui cura anche la regia. Invece, tra quelle che lui personalmente scrive, si cita: "L'ospite gradito"(1962) e "Non è vero ma ci credo"(1980), in collaborazione con Giancarlo Nicotra. Si sposa una prima volta con Adele Carloni da cui ha un figlio, Luigi, che segue le identiche orme del padre. I due, poi, si separano e Peppino va a convivere con l'attrice Lidia Màrtora Maresca. Ottiene il divorzio dalla prima moglie dopo molto tempo, e riesce a sposarsi con Lidia solo nel 1971, quando purtroppo ella è in punto di morte. Nel 1977 si risposa con un'attrice della sua compagnia, Lelia Mangano.

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