Protagonista è il professor
40enne Humbert e la sua morbosa passione per la
dodicenne Dolores Haze, che chiama con il diminutivo Lolita. Si
grida subito allo scandalo e la stampa, su tutti il New York Times,
lo accusa di "pornografia". Ma le critiche non ostacolano affatto
l’enorme successo di pubblico: 100 mila copie vendute in tre
settimane, primato raggiunto soltanto da "Via col vento" di Margaret
Mitchell.
Nabokov, emigrato dalla Russia bolscevica con
moglie e figlio e arrivato negli Usa senza un soldo, si ritroverà in poco tempo
ricco e famoso, inseguito da orde di giornalisti che vorrebbero sapere quanto
di reale c’è nella storia di Lolita e soprattutto quanto del professor Humbert
c’è in lui. Schiacciato dalla fama si rifugerà nel 1959 in Svizzera, dove
morirà nel 1978.
Nel frattempo, Lolita diventa un best seller e
un classico della letteratura americana, coniando una nuova voce nel dizionario
universale. Sulla scia del successo del romanzo arriverà nel 1962 la prima e
più celebre trasposizione cinematografica firmata da un mostro sacro del
calibro di Stanley Kubrick e alla cui sceneggiatura partecipa
lo stesso Nabokov.
In Italia il libro viene pubblicato per la prima
volta nel 1959 da Mondadori.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/11065
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