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sabato 13 agosto 2022

Lo Sapevate Che: Gino Strada: Una figura storica della medicina umanitaria e del pacifismo italiano. Parliamo dello storico fondatore della ONG Emergency, con cui è impegnato a portare cure mediche nei teatri di guerra e nelle aree più povere del pianeta.

 

Io non sono pacifista. Io sono contro la guerra.” Gino Strada

 

Contro le guerre, dove sono le guerre

Luigi Strada - noto come Gino - nasce a Sesto San Giovanni (Milano) il giorno 21 aprile 1948. Conseguita nel 1978 la laurea in Medicina presso l'Università Statale di Milano, successivamente si specializza in chirurgia d'urgenza. Durante gli anni della contestazione è uno degli attivisti del "Movimento Studentesco", anche come responsabile nel gruppo di servizio d'ordine della facoltà di Medicina.

Gino Strada fondatore di Emergency

Come professionista pratica nel campo del trapianto di cuore fino al 1988, poi Gino Strada indirizza i propri interessi verso la chirurgia traumatologica e la cura delle vittime di guerra. Negli anni tra il 1989 e il 1994 lavora con il Comitato Internazionale della Croce Rossa in varie zone di conflitto: si sposta continuamente tra Pakistan, Etiopia, Perù, Afghanistan, Somalia e Bosnia-Erzegovina.

Questa esperienza sul campo assieme alla sensibilità personale del chirurgo alimentano la motivazione di Gino Strada, assieme ad un gruppo di colleghi, per fondare "Emergency", un'associazione umanitaria internazionale per la riabilitazione delle vittime di guerra e delle mine antiuomo. Dalla sua fondazione che risale al 1994, nei primi 15 anni di attività i pazienti assistiti sono oltre 3 milioni.

Tra i fondatori di Emergency c'è anche la moglie Teresa Sarti, morta nel 2009 (si erano conosciuti nel 1971 a Milano, quando Gino era un giovane studente di Medicina e Teresa un'insegnante di scuola media nel quartiere Bicocca).

Così Gino Strada ricorda la prima riunione:

A casa mia a Milano, fino a ore tarde. Carlo Garbagnati, una ventina d’amici, non tanti medici (erano scettici). E la mia adorata Teresa, che sarebbe diventata insostituibile. Ci fu una cena al Tempio d’Oro, in viale Monza. Raccogliemmo 12 milioni di lire, ma volevamo cominciare dal genocidio in Ruanda e non bastavano. Ne servivano 250. Io dissi: beh, ragazzi, firmiamo 10 milioni di cambiali a testa... Per fortuna venni invitato da Costanzo e, puf, la tv è questa cosa qui: in un paio di mesi, arrivarono 850 milioni. Gente che mi suonava al campanello di casa, ricordo una busta con dentro duemila lire spillate.

 

Gli anni 2000

Gino Strada diviene cittadino onorario della città di Empoli (FI) dal 2002 e della città di Montebelluna (TV) dal 2003.

Nel 2006, durante le elezioni del Presidente della Repubblica è stato votato nei primi tre scrutini.

Nel marzo 2007, durante il sequestro in Afghanistan del giornalista de "La Repubblica", Daniele Mastrogiacomo, ha assunto una posizione di rilievo nelle trattative per la sua liberazione.

Nel caso Mastrogiacomo rischiai. Mi chiedevo: ha senso mediare? Sì, perché c’era un uomo che rischiava più di me.

Durante gli anni di attività Gino Strada ha spesso assunto posizioni critiche nei confronti della politica dei governi italiani - guidati da Romano Prodi e Silvio Berlusconi - accusati da Strada di avere portato l'Italia a intervenire militarmente nei conflitti.

In particolare Strada ha criticato il supporto italiano all'intervento NATO in Afghanistan contro il precedente governo talebano, un atto di guerra contro la popolazione afghana secondo Emergency, in aperta violazione della Costituzione della Repubblica Italiana.

I libri

Tra i libri pubblicati ricordiamo:

  • "Pappagalli verdi: cronache di un chirurgo di guerra" (1999)
  •  "Buskashì. Viaggio dentro la guerra" (2002)
  •  "La guerra giusta" (2005, con Howard Zinn).
  • "Zona rossa" (2015)

Gino Strada si è spento improvvisamente il 13 agosto 2021 all'età di 73 anni, mentre si trovava in vacanza in Normandia, a Rouen.

Poche settimane prima, nel mese di giugno, aveva sposato Simonetta Gola in un matrimonio celebrato nel comune di Milano dal sindaco Giuseppe Sala (e Massimo Moratti testimone di Gino).

Con la sua associazione umanitaria, nell'arco di 25 anni, ha fondato ospedali e punti di primo soccorso in 18 Paesi del mondo.

A portare avanti la sua opera rimangono la figlia Cecilia Strada (nata il 12 marzo 1979), la presidente di Emergency Rossella Miccio e i moltissimi collaboratori che collaborano al progetto.

https://biografieonline.it/biografia-gino-strada

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