Nato a Mondovi (oggi Dréan), sulla costa orientale dell'Algeria, e morto nel 1960 in un incidente stradale a Villeblevin (nord della Francia), è stato l'ultimo di dieci premi Nobel francesi, che hanno dominato la scena nella prima metà del secolo.
L'uomo, con i suoi turbamenti di fronte all'esistenza e al destino assurdo e
inevitabile, rappresenta il filo rosso che tiene assieme gli scritti di Camus,
suddivisi tra opere teatrali, saggi e romanzi. Tra questi ultimi sono
noti Lo straniero (1942) e La peste (1947),
venduto in oltre 160mila copie nei primi due anni e premiato con il Prix de la
Critique.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/2108001
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