Nato a Grenoble, nella Francia sud-orientale, e
morto a Parigi nel marzo del 1842, Marie-Henri Beyle scelse lo pseudonimo
Stendhal, ispirandosi al mondo dell'arte per cui nutriva un profondo interesse.
Il nome richiamava la città tedesca Stendal che aveva dato i natali al celebre
storico dell'arte Johann Joachim Winckelmann.
Orfano di madre e insofferente al bigottismo del padre, sposò l'impresa
napoleonica, arruolandosi nell'esercito e combattendo in Italia, Germania e
Russia. Innamorato del Bel Paese e del suo patrimonio artistico (raccontato in
alcuni saggi), qui visse a lungo e ambientò uno dei due suoi romanzi più
noti: La Certosa di Parma.
L'altro, Il rosso e il nero, è uno dei capisaldi della letteratura
ottocentesca, nonché un modello ante litteram del romanzo psicologico europeo,
portato poi alla massima espressione dai successivi Svevo, Pirandello, Joyce,
Flaubert e Dostoevskij. La prosa di Stendhal, d'impronta realista, si
caratterizza per uno stile essenziale e per una marcata sensibilità romantica.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/4168001
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