Ideata nel 1946 dal giornalista sportivo Massimo
Della Pergola e ribattezzata due anni dopo (con la gestione diretta
del CONI) Totocalcio, la schedina entra subito nel cuore di
migliaia di italiani, che al bar e nelle case si ritrovano a rispettare un rito
di speranzosa attesa della domenica calcistica. I loro sogni di riscatto
sociale e di una vita migliore sono legati a un numero: il 12.
Tante le partite elencate su quel foglietto
rettangolare, di cui bisogna azzeccare l'esito finale. Impresa non facile visto
che, statistiche alla mano, parliamo di una possibilità su 531.441.
Ciononostante, non pochi sul finire del weekend si trovano a gridare «Ho
vinto!», per aver centrato dodici o undici risultati. Per questo le quote
sono spesso popolari e a cinque anni dal lancio del gioco gli organizzatori
pensano a una modifica.
Si arriva alla prima giornata del girone di
ritorno del campionato di serie A 1950/51, in cui fa la sua
comparsa la nuova griglia a 13 partite. Le regole restano immutate, tranne che
da adesso si vince con il 13 e con il 12. Le probabilità di ottenere la vincita
massima salgono a 1 su 1.594.323 ma subiscono una decisa impennata anche le quote.
L'anno dopo viene introdotta la seconda colonna che dà alla schedina il formato
storico, al costo minimo di 100 lire a colonna.
Da qui in poi il numero dei giocatori e delle
giocate cresce vertiginosamente e si registrano le prime vincite
multimilionarie: i primi a superare i 100 milioni di lire sono Renzo
Rinferi di Prato e Luigi Piacenza di Savona, che si aggiudicano, ognuno, un
"13" da 104 milioni. A loro, e a tanti dopo di loro, il Totocalcio
sconvolge l'esistenza e da quel momento «fare 13» entra nella
lingua italiana, quale sinonimo di una strepitosa fortuna ricevuta dal destino
o del conseguimento del più alto profitto tratto da un'impresa.
Verso la fine degli anni Novanta il primato del
Totocalcio inizia a scricchiolare, dapprima per la comparsa di altri concorsi
legati al mondo del calcio (quali Totogol, Totosei e Totobingol,
questi ultimi due soppressi dal 2003); in seguito per la legalizzazione (dal
1998) delle scommesse sportive. Il mito del "13" resiste
per sessant'anni, tramontando definitivamente nell'agosto 2003 quando sulla
schedina debutta il "Tredicissimo", alias il
quattordicesimo risultato.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/106007
Nessun commento:
Posta un commento