Nato a Løten, nel sud-est della Norvegia, e morto
ad Oslo nel 1944, dopo aver studiato all'Accademia di belle arti di Oslo, si
trasferì a Parigi formandosi sulle opere di Gauguin, Van Gogh e Degas. Dal 1892
al 1902 visse il periodo di maggiore ispirazione, segnato dal capolavoro
assoluto: L'urlo.
Legato a un episodio reale della sua vita, in
esso portò alla massima esasperazione (nei contorni deformati dei soggetti,
nell'uso della luce e nel paesaggio fatto di linee ondulate) quell'angoscia
esistenziale, che fu la cifra distintiva di tutta la produzione di Munch.
Osteggiato dal regime nazista, trascorse gli
ultimi anni dell'esistenza afflitto da gravi disturbi nervosi. Nel centenario
della nascita gli fu intitolato a Oslo un museo, che conserva circa 1100
dipinti, 3000 disegni e 18000 litografie del maestro norvegese, oltre a una
versione de "L'urlo", per due volte trafugata (1994 e 2004) e in entrambi
i casi recuperata dalla polizia.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/3508001
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