Strumento di divulgazione delle loro battaglie
erano i quotidiani Il Popolo, L'Avanti! e l'Unità,
rappresentati rispettivamente da Giuseppe Liverani (direttore amministrativo),
Primo Parrini (direttore amministrativo) e Amerigo Terenzi (consigliere
delegato). I tre presentarono all'esercito alleato la proposta di dar vita a
una nuova agenzia di notizie, in funzione di una maggiore e più attendibile
informazione per la popolazione.
Ricevuto l'ok, il 15 gennaio del 1945 fecero uscire il primo dipaccio di
notizie a Roma, dando vita all'Agenzia nazionale stampa associata,
destinata a diventare più nota con l'acronimo ANSA. Quest'ultima
prese il posto della disciolta Agenzia Stefani, di cui ereditò la
struttura tecnica e la rete organizzativa di sedi sparse per il Paese e
all'estero.
Testimone principe delle tappe più significative della storia d'Italia, a
partire dallo storico annuncio del Referendum istituzionale del 1946 (trasmesso
alle 14,50 di mercoledì 5 giugno), l'ANSA è attualmente strutturata in forma di
cooperativa, di cui fanno parte 36 soci editori dei principali quotidiani
italiani. Dal 2009 è diretta da Luigi Contu.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/7158001
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