L’ assicurazione che ti serve sul
momento e che non hai, puoi farla al volo. Così da avere una copertura anche
solo di poche ore: una partita di calcetto con gli amici, o una corsa in
bicicletta, oppure quando hai parcheggiato l’auto in una zona che non ti piace
e prima di lasciarla vorresti sentirti al riparo da danni o furti. La proposta
assicurativa ti arriverà sullo smartphone, e sarà ritagliata su misura grazie a
un attento monitoraggio dei tuoi social network. Benvenuti nel mondo di
Neosurance ovvero l’ultima start up lanciata da Dario Melpignano, uno che ha
alle spalle una lunga serie di premi per le innovazioni tecnologiche. Stavolta
la sua idea sfrutta un sistema di intelligenza artificiale in grado di proporre
l’assicurazione giusta nel momento giusto, e sta muovendo i primi passi in
Italia. Stati Uniti e Corea del Sud grazie a una serie di accordi con gruppi
sportivi amatoriali (a cominciare da Fubles, il social network del calcetto che
conta più di 500 mila iscritti in tutto il mondo) e ad alcune community
professionali (per esempio quella delle modelle). In vendita ci sono polizze
che coprono un’esigenza che si esaurisce in pochi giorni, a volte anche in
poche ore: “Il futuro dell’insurance” assicura Melpignano “è nei prodotti
granulari nei micro-momenti”. E anche nella comodità: in pratica basta sfiorare
lo schermo dello smartphone per assicurarsi. Ma come fa Neosurance (che non
vende in proprio ma offre il proprio servizio alle compagnie assicurative), a
sapere quando ai potenziali clienti serve una mini polizza?Lo capisce
attraverso i social network, principalmente Facebook e Twitter e le community
della Rete. “Utilizziamo informazioni di dominio pubblico” assicura Melpignano
“ senza ovviamente spiare le conversazioni private. Del resto in Europa non si
potrebbe, qui la privacy è tutelata da una specifica normativa, a differenza
che negli Stati Uniti dove le compagnie digitali fanno scempio dei dati
personali”. L’originalità di Neosurance sta anche nell’utilizzo dei dati ai
fini della proposta: lo smarthphone viene considerata una sorta di specchio
della personalità del cliente, quindi le informazioni raccolte vengono
utilizzate sia per fare proposte su misura, sia per farle nel modo più gradito
al futuro assicurato. “Cerchiamo di capire che tipo è, il suo stato d’animo.
Facciamo quello che un bravo venditore fa leggendo il del corpo: noi invece
elaboriamo parole e situazioni per cercare di comprendere le emozioni” continua
Melpignano. Che si racconta così: “ Ho sempre aiutato le aziende a vendere
prodotti e servizi attraverso canali digitali. Ho cominciato con i dischetti,
poi con i cd, i primi cd web, Internet”. Per arrivare alle assicurazioni
dell’ultimo minuto.
Rosaria Amato – Economie – Il Venerdì di Repubblica – 2
Dicembre – 2016 -
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