Da Che Mondo E’ Mondo, il tè perfetto è quello delle cinque.
Ma in pochi sanno che c’è un’ora ideale (verso le sei del pomeriggio) anche per
battere il record dei 100 metri stile libero. Oppure (tra le 7 e le 8 del
mattino, appena svegli) per consumare un
indimenticabile amplesso. Se invece dovete prendere una decisione strategica
per le sorti dell’azienda, meglio dopo le 10. A studiare il ritmo delle nostre
vite è la cronobiologia. Disciplina antica, se è vero, come racconta Roberto
Manfredini, docente di medicina interna, direttore della Clinica medica
all’Università di Ferrara e tra i principali esperti di cronobiologia a livello
mondiale, che il primo a rilevare un movimento un movimento ciclico, regolato
sull’alternanza luce-buio, sulle foglie del tamarindo è stato, nel 300 a.C,
Androstene di Taso, imbarcato con Alessandro Magno, alla volta di una delle sue
campagne militari, Due millenni dopo, è la scienza a interrogarsi
sull’importanza dell’orologio biologico e del ritmo circadiano sulla
quotidianità. E le sue scoperte sono applicate nei settori più diversi. Cuore Fragile, Regola le Pillole. “Una compressa dopo i pasti”: è la formula classica di ogni
ricetta. Ma non sempre è la migliore. Per esempio nel caso delle medicine che
agiscono sull’apparato cardiovascolare. Perché, spiega Manfredini le difese dell’organismo contro una malattia
come l’infarto non garantiscono la stessa protezione in ogni momento. Sappiamo per esempio che, tra le 6 del mattino e
mezzogiorno, nelle persone a rischio la probabilità di avere un picco di
pressione alta dovuto allo stress del risveglio, e può comparire la
tachicardia”, spiega lo specialista. Per
di più le coronarie appaiono ristrette, fino al 9 per cento rispetto
alle condizioni normali. E i trombi, cioè i coaguli di sangue che possono
ostruire le arterie, si formano più spesso e si scioglono con più difficoltà. I
farmaci dovrebbero quindi essere assunti in modo da aver la massima efficacia
proprio quando il cuore è più a rischio. Molte altre malattie potrebbero
beneficiare della cronoterapia. L’artrite reumatoide, per esempio. “Le
citochine”, continua Roberto Manfredini, “ossia le molecole prodotte dal
sistema immunitario che danno dolore alle articolazioni, hanno un picco durante
la notte, verso le 3. Per questo motivo i malati si svegliano doloranti”.
Assumere del cortisone alla sera aiuta a prevenire il fenomeno. Lo stesso vale
per le statine, i farmaci per abbassare il colesterolo. “Se vengono presi la
mattina hanno un’efficacia ridotta fino al 20 per cento, perché il colesterolo
viene prodotto durante la notte”. Scegli Un Fidanzato O scegli Un
Lavoro. Lasciarsi o
restare insieme? Accettare o no un’offerta di lavoro? Dipende dall’ora in cui
vi ponete queste domande. Al mattino è probabile che le decisioni prendano più
tempo ma siano più accurate, Il pomeriggio potrebbero essere rapide, ma con
riflessioni meno approfondite, secondo quanto dimostra uno studio condotto da
un gruppo di neuro scienziati argentini. Per capire quali variazioni subisce il
processo decisionale nell’arco di una giornata, i ricercatori hanno fatto
ricorso alla più classica delle situazioni strategiche gli scacchi. “Il
comportamento umano ha un andamento ritmico, e varia anche a seconda dell’orario
e della quantità di luce”, scrivono gli studiosi sulla rivista scientifica
Cognition. Le scelte dei giocatori coinvolti nell’esperimento (40 movimenti da
fare in un lasso di tempo determinato) risultavano dunque diverse a seconda del
momento della giornata. “A metà mattinata, cioè in orario scolastico, c’è il
picco dell’attenzione e si trattengono meglio le informazioni”, conferma
Manfredini. Nel primo pomeriggio invece l’organismo sembra maggiormente
predisposto ad attività rilassate. Tira Con L’Arco Presto Vai In Piscina
Tardi. L’organismo è
come una caldaia: ci mette un po’ di carburante, al mattina. Ma nel tardo
pomeriggio, quando è in funzione da un po’, dà il meglio di sé. Ecco perché,
spiega Manfredini, molti record si ottengono proprio nelle ore pomeridiane o
serali. Soprattutto se parliamo di sport, dove è importante l’attività
muscolare,come il nuoto o l’atletica leggera. Se invece si cerca una medaglia
nelle discipline che richiedono destrezza e concentrazione, come il tiro con
l’arco o al piattello, allora è meglio la mattina. C’è un orologio biologico
nei tessuti muscolari, che ne regola l’efficienza, cioè la capacità di
contrarsi e di produrre energia processando zuccheri e grassi: lo scrivono su Cell Metabolism i ricercatori della Northwestern
Medicine. Alterando geneticamente questo orologio nei topi, i ricercatori hanno
notato una riduzione dell’efficienza. Fertili O Erotici? Al mattino, leoni. Alla sera,
stanchezza permettendo, pure. Merito degli ormoni, e del testosterone in
particolare, i cui livelli sono massimi tra le 5 del mattino e il risveglio delle
7. Così nei maschi il vigore è all’apice, e nelle donne aumenta il desiderio.
Per di più il sesso mattutino, grazie proprio al picco ormonale aumenta le
probabilità riproduttive. Se invece si tiene di più alla performance, bisogna
ricordare che tra le 6 e le 10 di sera l’attività muscolare è al massimo della
potenza, aumenta l’irrorazione sanguigna (e questo, per gli organi sessuali, è
un gran bene), la condizione di cuore e polmoni è al top, e dunque l’amplesso
può dare grandi soddisfazioni. In questo caso, però, le sue caratteristiche si
avvicinano a quelle di una prestazione di natura agonistica, più che romantica.
Elisa Manacorda – Salute – Donna di Repubblica – 10 Dicembre
2016 -
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