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martedì 20 dicembre 2016

Lo Sapevate Che: La Vita ha ritmo...



Da Che Mondo E’ Mondo, il tè perfetto è quello delle cinque. Ma in pochi sanno che c’è un’ora ideale (verso le sei del pomeriggio) anche per battere il record dei 100 metri stile libero. Oppure (tra le 7 e le 8 del mattino, appena  svegli) per consumare un indimenticabile amplesso. Se invece dovete prendere una decisione strategica per le sorti dell’azienda, meglio dopo le 10. A studiare il ritmo delle nostre vite è la cronobiologia. Disciplina antica, se è vero, come racconta Roberto Manfredini, docente di medicina interna, direttore della Clinica medica all’Università di Ferrara e tra i principali esperti di cronobiologia a livello mondiale, che il primo a rilevare un movimento un movimento ciclico, regolato sull’alternanza luce-buio, sulle foglie del tamarindo è stato, nel 300 a.C, Androstene di Taso, imbarcato con Alessandro Magno, alla volta di una delle sue campagne militari, Due millenni dopo, è la scienza a interrogarsi sull’importanza dell’orologio biologico e del ritmo circadiano sulla quotidianità. E le sue scoperte sono applicate nei settori più diversi. Cuore Fragile, Regola le Pillole. “Una compressa dopo i pasti”: è la formula classica di ogni ricetta. Ma non sempre è la migliore. Per esempio nel caso delle medicine che agiscono sull’apparato cardiovascolare. Perché, spiega Manfredini  le difese dell’organismo contro una malattia come l’infarto non garantiscono la stessa protezione in ogni momento. Sappiamo  per esempio che, tra le 6 del mattino e mezzogiorno, nelle persone a rischio la probabilità di avere un picco di pressione alta dovuto allo stress del risveglio, e può comparire la tachicardia”, spiega lo specialista. Per  di più le coronarie appaiono ristrette, fino al 9 per cento rispetto alle condizioni normali. E i trombi, cioè i coaguli di sangue che possono ostruire le arterie, si formano più spesso e si scioglono con più difficoltà. I farmaci dovrebbero quindi essere assunti in modo da aver la massima efficacia proprio quando il cuore è più a rischio. Molte altre malattie potrebbero beneficiare della cronoterapia. L’artrite reumatoide, per esempio. “Le citochine”, continua Roberto Manfredini, “ossia le molecole prodotte dal sistema immunitario che danno dolore alle articolazioni, hanno un picco durante la notte, verso le 3. Per questo motivo i malati si svegliano doloranti”. Assumere del cortisone alla sera aiuta a prevenire il fenomeno. Lo stesso vale per le statine, i farmaci per abbassare il colesterolo. “Se vengono presi la mattina hanno un’efficacia ridotta fino al 20 per cento, perché il colesterolo viene prodotto durante la notte”. Scegli Un Fidanzato O scegli Un Lavoro. Lasciarsi o restare insieme? Accettare o no un’offerta di lavoro? Dipende dall’ora in cui vi ponete queste domande. Al mattino è probabile che le decisioni prendano più tempo ma siano più accurate, Il pomeriggio potrebbero essere rapide, ma con riflessioni meno approfondite, secondo quanto dimostra uno studio condotto da un gruppo di neuro scienziati argentini. Per capire quali variazioni subisce il processo decisionale nell’arco di una giornata, i ricercatori hanno fatto ricorso alla più classica delle situazioni strategiche gli scacchi. “Il comportamento umano ha un andamento ritmico, e varia anche a seconda dell’orario e della quantità di luce”, scrivono gli studiosi sulla rivista scientifica Cognition. Le scelte dei giocatori coinvolti nell’esperimento (40 movimenti da fare in un lasso di tempo determinato) risultavano dunque diverse a seconda del momento della giornata. “A metà mattinata, cioè in orario scolastico, c’è il picco dell’attenzione e si trattengono meglio le informazioni”, conferma Manfredini. Nel primo pomeriggio invece l’organismo sembra maggiormente predisposto ad attività rilassate. Tira Con L’Arco Presto Vai In Piscina Tardi. L’organismo è come una caldaia: ci mette un po’ di carburante, al mattina. Ma nel tardo pomeriggio, quando è in funzione da un po’, dà il meglio di sé. Ecco perché, spiega Manfredini, molti record si ottengono proprio nelle ore pomeridiane o serali. Soprattutto se parliamo di sport, dove è importante l’attività muscolare,come il nuoto o l’atletica leggera. Se invece si cerca una medaglia nelle discipline che richiedono destrezza e concentrazione, come il tiro con l’arco o al piattello, allora è meglio la mattina. C’è un orologio biologico nei tessuti muscolari, che ne regola l’efficienza, cioè la capacità di contrarsi e di produrre energia processando zuccheri e grassi: lo scrivono su Cell Metabolism i ricercatori della Northwestern Medicine. Alterando geneticamente questo orologio nei topi, i ricercatori hanno notato una riduzione dell’efficienza. Fertili O Erotici? Al mattino, leoni. Alla sera, stanchezza permettendo, pure. Merito degli ormoni, e del testosterone in particolare, i cui livelli sono massimi tra le 5 del mattino e il risveglio delle 7. Così nei maschi il vigore è all’apice, e nelle donne aumenta il desiderio. Per di più il sesso mattutino, grazie proprio al picco ormonale aumenta le probabilità riproduttive. Se invece si tiene di più alla performance, bisogna ricordare che tra le 6 e le 10 di sera l’attività muscolare è al massimo della potenza, aumenta l’irrorazione sanguigna (e questo, per gli organi sessuali, è un gran bene), la condizione di cuore e polmoni è al top, e dunque l’amplesso può dare grandi soddisfazioni. In questo caso, però, le sue caratteristiche si avvicinano a quelle di una prestazione di natura agonistica, più che romantica.
Elisa Manacorda – Salute – Donna di Repubblica – 10 Dicembre 2016 -

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