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mercoledì 10 agosto 2016

Lo Sapevate Che: Le Televisioni, il Milan e Forza Italia: la svendita dei simboli del berlusconismo...



Nel triste autunno del patriarca Berlusconi mancava soltanto la fregatura presa dal gruppo francese Vivendi che, con un prevedibile ripensamento sull’acquisto della fallimentare Mediaset Premium, ha fatto crollare i titoli dell’impero di Arcore in Borsa. Dev’esserci rimasto parecchio male il vecchio Silvio, abituato ai bei tempi a rifilare lui repentine pugnalate agli occasionali soci d’affari. “ Il boss è andato con la testa. Dieci anni fa si sarebbe fatto fregare in questo modo?” dice  un personaggio del Padrino all’avvocato di don Vito Corleone, dopo avergli fatto sparare alla schiena. La clamorosa retromarcia Vivendi, contro la quale il gruppo Mediaset annuncia querela – meraviglioso: Berlusconi che invoca l’intervento della magistratura – getta naturalmente un’ombra sul mito del grande imprenditore. Intendiamoci, Berlusconi è stato un geniale impresario e un industriale innovativo, soprattutto nella raccolta pubblicitaria, ma soltanto in un’epoca, gli anni Ottanta. Nessuno davvero li ha capiti come Berlusconi, cogliendo in pieno lo spirito dell’epoca. Ma prima e dopo le sue fortune industriali si spiegano con l’appoggio della politica. Non per caso l’aspirazione a trasformare Mediaset in un grande player televisivo europeo, dalla Spagna alla Russia, è fallita quando il gruppo è stato spazzato via da Germania e Francia, dove i capi di governo non erano amici di Silvio. Quando si è trattato di sfidare davvero il libero mercato, al crollo della Prima repubblica e del sodale Craxi, Berlusconi si è buttato in politica, dove per sua fortuna e nostra disgrazia gli anni Ottanta sono durati fino alla crisi del 2007. E i governi del più ricco imprenditore d’Italia sono stati i più inetti della storia, in materia di politiche industriali, lasciando in eredità un Paese largamente deindustrializzato. Ora la parabola del Berlusconi imprenditore rischia di chiudersi con una vendita rapida a un gruppo straniero, prima che i conti finiscano fuori controllo per l’effetto della folle sfida a Sky sui diritti del calcio. Il fido Confalonieri, intelligente e pragmatico, consiglia l’amico Silvio di liquidare politicamente anche Forza Italia, in cambio dei favori del governo Renzi. L’avventura del berlusconismo sta esaurendosi con una grande svendita dei simboli che l’hanno sostenuta per un ventennio, le televisioni, il Milan e Forza Italia.
 Infin che ‘l mat fu sovra noi richiuso.
Curzio Maltese – Contromano – Il Venerdì di Repubblica – 5 agosto 2016 -

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