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domenica 28 agosto 2016

Lo Sapevate Che:Dory torna al cinema e c'è chi teme per la sua vita...



Il successo annunciato del prossimo fil Disny Pixar Alla ricerca di Dory (esce settembre) potrebbe, anche se indirettamente, mettere in pericolo una delle specie più delicate della barriera corallina: i Pesci chirurgo blu, ai quali è ispirata la simpatica smemorata protagonista del film. A dare l’allarme è un gruppo di biologi marini e ricercatori dell’Università di Queensland, preoccupati dal fatto che il film possa lanciare la “moda” dei pesci blu per gli acquari domestici con il rischio di eidurre il loro numero nella barriera e minacciarne il delicato equilibrio. Non sarebbe la prima volta. All’inizio degli anni 2000, il successo di Alla ricerca di Nemo fece crescere del 40 per cento la richiesta dei Pesci pagliaccio, la specie a strisce bianche e rosso-arancio cui apparteneva il piccolo protagonista del film. Così, per proteggerli, nel 2005 in Australia nacque la Saving Nemo Fundation, grazie alla quale furono create grandi vasche dove far riprodurre questi pesci in modo da compensare la loro continua pesca. “Molti non sanno che il 90 per cento delle specie marine che si trovano nei negozi per acquari arriva direttamente dall’oceano” dice Carmen de Silva, responsabile della fondazione.”La popolazione della barriera ha già abbastanza problemi per il riscaldamento e l’acidificazione degli oceani: l’ultima cosa di cui quei pesci hanno bisogno è di essere cacciati per finire in una vasca”. La stessa sorte capitata ai Pesci pagliaccio dopo Nemo potrebbe capitare ora ai Pesci chirurgo blu,con l’aggravante che questi ultimi, almeno per il momento, non si possono riprodurre in cattività. “Il timore degli esperti australiani è fondato” conferma Mauro Mariani, es direttore dell’acquario e della stazione idrobiologica di Milano. “Sia Nemo” che “Dory” vivono difficilmente in un acquario. Il loro habitat è la scogliera madreporica del Pacifico, dove l’acqua è tra i 26 e i 30 gradi. Una temperatura difficile da mantenere in un acquario domestico semplice, perché servirebbero riscaldatori durante l’inverno e refrigeratori durante l’estate. I Pesci chirurgo blu inoltre si nutrono esclusivamente di alghe e hanno la necessità di spazi ampi: servirebbe un acquario intorno ai 350-500 litri”. Quindi, chi vuole avere una piccola Dory in soggiorno, rischia di causare due danni: uno alla fauna dell’oceano e un altro al singolo pesce, perché difficilmente potrà offrirgli le condizioni di vita ideali. Un Paracanthurus hepatus (questo il nome scientifico di Dory), può vivere più di dieci anni, ma in acquario, senza le condizioni adatte, a volte non supera nemmeno sei ore di sopravvivenza.
Luciana Grosso – Animali – Scienze – Il Venerdì di Repubblica – 19 agosto 2016 -

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