Il successo annunciato del prossimo
fil Disny Pixar Alla ricerca di Dory
(esce settembre) potrebbe, anche se indirettamente, mettere in pericolo una
delle specie più delicate della barriera corallina: i Pesci chirurgo blu, ai
quali è ispirata la simpatica smemorata protagonista del film. A dare l’allarme
è un gruppo di biologi marini e ricercatori dell’Università di Queensland,
preoccupati dal fatto che il film possa lanciare la “moda” dei pesci blu per gli
acquari domestici con il rischio di eidurre il loro numero nella barriera e
minacciarne il delicato equilibrio. Non sarebbe la prima volta. All’inizio
degli anni 2000, il successo di Alla
ricerca di Nemo fece crescere del 40 per cento la richiesta dei Pesci
pagliaccio, la specie a strisce bianche e rosso-arancio cui apparteneva il
piccolo protagonista del film. Così, per proteggerli, nel 2005 in Australia
nacque la Saving Nemo Fundation, grazie alla quale furono create grandi vasche
dove far riprodurre questi pesci in modo da compensare la loro continua pesca.
“Molti non sanno che il 90 per cento delle specie marine che si trovano nei
negozi per acquari arriva direttamente dall’oceano” dice Carmen de Silva,
responsabile della fondazione.”La popolazione della barriera ha già abbastanza
problemi per il riscaldamento e l’acidificazione degli oceani: l’ultima cosa di
cui quei pesci hanno bisogno è di essere cacciati per finire in una vasca”. La
stessa sorte capitata ai Pesci pagliaccio dopo Nemo potrebbe capitare ora ai Pesci chirurgo blu,con l’aggravante
che questi ultimi, almeno per il momento, non si possono riprodurre in
cattività. “Il timore degli esperti australiani è fondato” conferma Mauro
Mariani, es direttore dell’acquario e della stazione idrobiologica di Milano. “Sia
Nemo” che “Dory” vivono difficilmente in un acquario. Il loro habitat è la
scogliera madreporica del Pacifico, dove l’acqua è tra i 26 e i 30 gradi. Una
temperatura difficile da mantenere in un acquario domestico semplice, perché
servirebbero riscaldatori durante l’inverno e refrigeratori durante l’estate. I
Pesci chirurgo blu inoltre si nutrono esclusivamente di alghe e hanno la
necessità di spazi ampi: servirebbe un acquario intorno ai 350-500 litri”.
Quindi, chi vuole avere una piccola Dory in soggiorno, rischia di causare due
danni: uno alla fauna dell’oceano e un altro al singolo pesce, perché
difficilmente potrà offrirgli le condizioni di vita ideali. Un Paracanthurus hepatus (questo il nome
scientifico di Dory), può vivere più di dieci anni, ma in acquario, senza le
condizioni adatte, a volte non supera nemmeno sei ore di sopravvivenza.
Luciana Grosso – Animali – Scienze – Il Venerdì di Repubblica
– 19 agosto 2016 -
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