Almeno A Livello musicale, Napoli infligge una severa
sconfitta a Torino, con lo scambio di cittadinanza professionale fra il
direttore d’orchestra Juraj Valcuha e il calciatore Gonsalo Higuain,
soprannominato “El Pipita” finito alla Juventus. Infatti il quarantenne
direttore d’orchestra musicale dell’Orchestra Rai di stanza nella città della
Mole Antonelliana, ricoprirà la stessa carica
al Teatro San Carlo. Sarà inoltre affiancato dall’esperto e prestigioso
Zubin Mehta, con l’incarico di direttore onorario, che dunque si dividerà fra
Napoli e Firenze, oltre che fra le grandi orchestre regolarmente, a
incominciare dalla Filarmonica d’Israele. Anche Valcuha, grande appassionatato
di calcio, ha commentato la nomina riferendosi alla vicenda Higuain. “C’è chi
da Napoli va a Torino e chi da Torino viene a Napoli: un amore con quest’ultima
scattato dalla prima volta che vi ho diretto”. E a proposito della futura
collaborazione con Mehta: “Il maestro indiano è una presenza spirituale di grande
prestigio, molto importante per la vita musicale della città e sono molto
contento di questo cammino che ci vedrà lavorare insieme”. Sul rapporto con gli orchestrali, ha dichiarato:
“L’incontro con un’orchestra è come quello con una persona: un legame in
costante evoluzione che gioca sul piano delle emozioni”. Spesso questo diventa
più personale, com’è avvenuto in precedenza, a Torino: “Con i professori ci
trovavamo a parlare di musica e a confrontarci che gioca sul piano delle
emozioni”. Spesso questo diventa più personale, com’è avvenuto in precedenza, a
Torino: “Con i professori ci trovavamo a parlare di musica e a confrontarci
sulle scelte musicali anche fuori dall’orario di prova: fu per me una fonte di
grande arricchimento”. Valcuha è un affermato direttore sinfonico: ha
esercitato un po’ con tutte le grandi orchestre dell’antico e del nuovo mondo
(ultimamente è stato in tournée con la New York Philonic). Sul versante
operistico predilige autori che si situano fra l’ultimo Ottocento e il
Novecento: Janacek, Prokofiev, Puccini (avendo come frecce nell’arco “Boheme”,
Madama Butterfly” e “Turandot”). Recente la sua direzione del “Parsifal”
wagneriano all’Opera di Budapest. Prima dell’incarico di direttore musicale, al
San Carlo per l’anno a venire era già in programma la sua presenza sul podio di
“Elettra” di Strauss a marzo e “Carmen” di Bizet a l uglio. La prossima
stagione inoltre affronterà “La Dama di picche” di Ciaikovskij a Firenze e
“Peter Grimes” di Britten al Comunale di Bologna. Sicuramente i melomani più
tradizionalisti del San Carlo lo aspettano al varco con la Scuola napoletana e
con Bellini, Donizetti, Rossini e Verdi. Per quel che si sa da qualche ben
informato del Massimo partenopeo, non era affatto scontata la sua nomna. E
molto impegnativo il percorso per l’individuazione delle due figure di primo
piano, con un parterre de rois di bacchette prese in considerazione formato da
una mezza dozzina di artisti, fra i cui nomi spiccavano quelli di Fabio Luisi e
Pinchas Steinberg. Ma alla fine il “consiglio di indirizzo” del San Carlo, su
proposta della sovraintendente Rosanna Purchia e del direttore artistico Paolo
Pinamonti, ha nominato due direttori assolutamente complementari tra loro, per
formazione, repertorio, vivacità intellettuale, dialogo generazionale, appunto
Mehta e Valcuha. La “socvraintendessa”Purchia ringrazia in particolare Mehta:
“Per la vicinanza che ha sempre dimostrato al nostro teatro e me in questi
anni. E poi il maestro Valcuha, perché sono sicura che con le sue competenze e
le sue capacità la nostra magnifica orchestra e il nostro straordinario coro
troveranno un nuovo proficuo dialogo artistico”. E Pinamonti: “Queste due nomine sono un elemento importante di
ulteriore crescita artistica e musicale del nostro teatro. Generazionalmente e
artisticamente i due maestri non sono solo perfettamente complementari, ma sono
una certezza per ciò che costituisce la ricerca dell’eccellenza, in quella
inquieta curiosità per un ampiamento dei repertori”.
Riccardo Lenzi – Bacchette – L’Espresso – 14 agosto 2016 -
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