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giovedì 21 luglio 2016

Lo Sapevate Che: In vacanza? E' tutto calcolato...



Non esiste solo la vacanza intelligente, con la scelta sul calendario dei giorni in cui strade e località sono meno affollate. C’è anche la vacanza scientifica, quella che propone il giornalista, geologo e divulgatore Jacopo Pasotti con La scienza in valigia(Codice), agile  compendio di curiosità e consigli utili a viaggiare col cervello. Se si punta su una vacanza ecologica le mete top sono senza dubbio gli hotspot della biodiversità, dove abbondano le specie animali e vegetali. Certo, non si trovano proprio dietro l’angolo. “ Se il polmone del Pianeta + l’Amazzonia, il suo cuore è il parco naturale Yasumi, in Ecuador.  Poche centinaia di ettari per un concentrato di natura inimmaginabile” dce Pasotti. “Andarci con cognizioni scientifiche apre un universo altrimenti difficile da apprezzare molta della sua ricchezza è riconoscibile nei dettagli. Un aiuto può venire però dal centro di Quito, che accoglie i turisti per illustrare i segreti della foresta. Per i patti del mare, il paradiso della biodiversità è invece il parco nazionale di Bunaken, sull’isola di Sulawesi, in Indonesia: non ha rivali per varietà di coralli, pesci e spugne ed ospita ben sette delle otto specie di ostriche giganti esistenti”. Detto questo, c’è biodiversità e biodiversità. Perciò forse si preferirà sapere in anticipo quali sono le nazioni con più di 50 specie animali velenose per l’uomo: Australia, India, Brasile, Columbia e Messico. Seguendo Pasotti, anche chi punta sulla solitudine e non ama le mete facili potrebbe farlo in modo scientifico. L’isola Tristan da Cunha è la più lontana dal resto delle terre emerse: si trova nell’Atlantico meridionale e si raggiunge solo via mare con un viaggio di 2.400 chilometri da Città del Capo. Chi non vuol rischiare di sentire freddo può puntare invece sicuro sulle regioni tropicali, dove la temperatura media non scende sotto i 18 gradi, neppure di notte e indipendentemente dalle stagioni. Questo, unito all’umidità garantita da abbondanti piogge, rende i Tropici l’habitat ideale per il funzionamento del metabolismo. Ma bisogna fare attenzione a evitare la “zona di convergenza intertropicale”, ossia la fascia prossima all’Equatore, la zona più piovosa del Pianeta per l’instabilità creata dall’incontro tra gli alisei dell’emisfero boreale e australe (..). Quindi in primis rispettare ambiente e popolazione. Detto questo, e passando a questioni più lievi: per la nostra soddisfazione psicologica è meglio fare una vacanza lunga o varie brevi? Anche qui la scienza può dare una mano a rispondere: “ Due vacanze brevi danno maggiore felicità di una lunga” dice Dan Arielt, docente Duke University. “La ragione è che ci abituiamo presto anche alle cose più belle: l’ottavo giorno che passiamo in un posto stupendo è molto meno entusiasmante del primo”.(..). Sembra poi che esista anche una formula per migliorare i ricordi. La propone lo psicologo (e Nobel per l’economia) Daniel Kahneman, notando che quando rammentiamo un evento non lo giudichiamo nella sua interezza. Piuttosto, ci affidiamo a due “fotografie”: il momento più intenso e quello finale. L’emozione che resta di una vacanza sarà quindi una media tra questi due moment. Insomma, per garantirsi bei ricordi, vale la pena di curare particolarmente il giorno prima del ritorno a casa. Infine, una dritta per i patiti dei numero: il 22/7 non è solo una data, ma è anche una frazione che approssima il valore del pi greco. Perciò quel giorno è stato consacrato alla più famosa delle costanti matematiche: il 22 luglio ricordatevi di festeggiare.
Giuliano Aluffi -  Scienze – Viaggiare col cervello- Il Venerdì di Repubblica – 15 luglio 2016

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