D’Estate, Si Sa, Alle Nostre Latitudini ci si ammala di meno. Merito del clima (niente
influenza o raffreddori, ad esempio) ma anche del sistema immunitario che
diventa più attivo, secondo una ricerca condotta da un team internazionale di
scienziati e pubblicata sulla rivista “Nature Communications”. Tuttavia anche
la stagione calda presenta i suoi problemi, dato che batteri e virus non vanno
in vacanza. Così gli esperti di WAidid (Associazione Mondiale per le Malattie
Infettive e i Disordini Immunologici) hanno stilato una lista delle malattie
più comuni nel periodo estico: al primo
posto, le infezioni cutanee. Al mare la più diffusa è l’impetigine,
un’infezione batterica che colpisce prevalentemente i bambini al di sotto dei
10 anni, causando piccole macchie rossastre, su cui si possono formare
vescicole e bollicine che solitamente scompaiono nel giro di 4-8 giorni.
Quest’anno si è già registrata qualche piccola emergenza: sulla costa di
Ponente ligure, ad esempio, sono andate esaurite le scorte di Bactroban, una
delle creme usate per la cura di questa patologia. In sé, avendo a disposizione
il farmaco, il problema non è grave: “Nelle forme più lievi è sufficiente un
trattamento con antisettici e antibiotici topici a base di mupirocina, da
applicare 2-3 volte al giorno per almeno una settimana dopo la scomparsa delle
lesioni”, dice Susanna Esposito, presidente di WAidid e direttore dell’Unità di
Pediatria del Politecnico dell’Università degli Studi di Milano. “Per lesioni
più estese e profonde può rendersi necessario un antibiotico orale, da assumere
dopo aver consultato un pediatra” Per prevenirla, gli esperti raccomandano di
rispettare le norme fondamentali d’igiene, di lavare bene dalla pelle i residui
di acqua salata del mare e di evitare di grattarsi quando si è punti da
insetti. Al secondo posto nella lista di WAidid troviamo i disturbi
gastrointestinali: gastroenteriti virali e batteriche, molto comuni al di sotto
dei 3 anni ma non solo. Spesso derivano da cibi mal cotti o guasti, talvolta da
altre cause: pochi giorni fa, ad esempio, in Sicilia sette bambini sono finiti
all’ospedale con sintomi di vomito e diarrea, secondo i medici dovuti a una
proliferazione batterica nell’acqua di una piscina in cui erano stati. La
piscina è talvolta considerata a rischio anche per i funghi: i sintomi sono
eritemi e squame sotto la pianta dei piedi, sul palmo delle mani e tra le dita.
Il trattamento è con creme antimicotiche da applicare due volte al giorno per
almeno due settimane. Prevenzione: ciabattine a bordo piscina e nelle docce,
teli, asciugamani e spazzole personali.
A seguire, tra i problemi estivi, prevedibilmente, le punture d’insetto:
api, vespe e calabroni, il cui morso si contrasta con pomate cortisoniche e
antipiretici in caso di febbre. Ma anche le zanzare, che possono trasmettere
diverse malattie nelle zone in cui queste sono endemiche, come febbre da
dengue, chikungunya e il tristemente noto virus Zika, da prevenire evitando di
esporsi alle punture, con pantaloni e magliette a maniche lunghe, e utilizzando
repellenti e zanzariere. Un altro grande classico sono le meduse: “Disinfettare
con acqua di mare e poi con bicarbonato, medicando la parte con un gel a base
di cloruro d’alluminio, raccomanda Esposito. Infine due malanni prettamente
estivi: colpi di sole e di calore. I soggetti più a rischio anche in questo
caso sono i bambini. E qui va sempre bene il consiglio della nonna: un bel
cappellino o un po’ d’acqua fresca sulla testa, se proprio si deve uscire
quando il caldo è al massimo.
Simone Valesini – Mali di stagione – L’Espresso – 28 luglio
2016 -
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