Nato a Torino, primogenito del re di Sardegna
Carlo Alberto, venne subito avviato alla disciplina militare, passando da
fuciliere a generale e nel 1846 a luogotenente generale. Medaglia d'oro durante
la Prima guerra di indipendenza (1848-1849), salì al trono
sabaudo dopo l'abdicazione del padre.
Dopo aver sciolto il Parlamento (contrario agli accordi di pace con l'Austria)
pubblicò il Proclama di Moncalieri (per spingere gli elettori
ad una maggioranza favorevole alla ratifica del trattato di pace con l'Impero
austriaco) e si occupò del risanamento dei conti dello Stato, del rinnovo
dell'esercito e di rilanciare il commercio con la Gran Bretagna.
L'ascesa al governo del conte di Cavour segnò una ripresa del
progetto unitario, prima con la partecipazione alla guerra di Crimea (per farsi
alleati Regno Unito e Francia) e poi con la Seconda guerra
d'indipendenza (aprile-luglio 1859) che portò all'annessione della
Lombardia.
Il successo dell'impresa dei Mille, condotta da Garibaldi, riunì sotto
la sua corona gran parte della penisola: il 17 marzo 1861 venne proclamato Re
del nuovo Regno d'Italia, con capitale Torino e comprensivo di Piemonte,
Lombardia, Granducato di Toscana, ducati di Parma e Modena, Regno delle Due
Sicilie, Sardegna e parte dei possedimenti pontifici.
Completata l'opera con la Terza guerra d'indipendenza (1866,
con l'annessione di Veneto, Friuli e provincia di Mantova) e la Breccia
di Porta Pia (20 settembre 1870), spostò la capitale a Roma, dove
scomparve nel gennaio del 1878, lasciando il trono al figlio Umberto I.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/284001
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